martedì 19 novembre 2024

Meno carne

Nella mia ricerca di ricette che mi permettano di ridurre il consumo di carne e di incrementare quello di proteine vegetali, mi sono imbattuta in questo video, che mi è sembrato interessante. Certo, ho dovuto un po’ ricostruire la ricetta, perché mancavano sia dosi che ingredienti, ma devo dire che il risultato ci è davvero piaciuto e mia figlia mi ha già detto che, prima di tornare a Napoli, li devo rifare.

Tacos vegetariani

6                       Tortillas o piadine 

500 g                Lenticchie lessate

1 tazza              Noci tritate

1                       Cipolla media

1 cucchiaio       Concentrato pomodoro

1 tazza               Brodo vegetale

1 cucchiaio        Olio evo

1 spicchio         Aglio

1 cucchiaino     Cumino

1 cucchiaino     Paprika

1/2 cucchiaino  Origano

q.b.                    Sale

Tritare aglio e cipolla e rosolarli dolcemente nell’olio; aggiungere le lenticchie, le noci, il concentrato di pomodoro, le spezie e, dopo un paio di minuti di ulteriore rosolatura, il brodo. Cuocere finché il brodo sarà stato assorbito. Ungere da entrambi i lati le tortilla, distribuire su ciascuna il ripieno di lenticchie e piegarle a mezzaluna. Disporle sulla leccarda del forno e poggiarci sopra un’altra teglia che le tenga schiacciate. Infornare a 180 gradi per 10 minuti; levare la teglia superiore e lasciare in forno ancora qualche minuto, fino a doratura.

Per la salsa

2                       Avocado

200 g                Panna acida

1 spicchio         Aglio

1                       Lime (succo)

q.b.                   Sale

Mettere nel mixer tutti gli ingredienti e frullare. Servire coi tacos


lunedì 28 ottobre 2024

I miei sablé al pralinato di nocciole per il Club del 27

 Questo mese, le ricette per il Club del 27 sono prese dal libro Petits Gateau di Frédéric Anton e Christelle Brua, uno scrigno di piccole delizie tentatrici, per cui, se siete golosi, vi consiglio di farvi un giro dalle altre amiche del Club per scoprirle tutte.

Io ho scelto questi biscottini col pralinato di nocciole, tanto friabili che si sciolgono in bocca. Nella ricetta del libro, non viene spiegato come fare il pralinato, ma non è stato un problema, perché già sapevo come farlo. Le dosi riportate nel libro erano decisamente eccessive per i nostri consumi, per cui le ho divise per due, ottenendo due dozzine di biscotti.

Sablè al pralinato di nocciole

Per il pralinato

100 g                             Nocciole

100 g                             Zucchero

1 cucchiaio                    Acqua

1 cucchiaino                 Succo di limone

Mettere lo zucchero, l'acqua e il succo di limone in un pentolino e cuocere fino a ottenere un caramello biondo. Scaldare un po' le nocciole nel forno e aggiungerle al caramello, girandole, in modo che si rivestano completamente. Versare su un piano, rivestito di carta forno, appiattendo il composto il più possibile, in modo che, una volta freddo, si possa spezzare facilmente. Mettere i pezzi di croccante in un mixer e frullarli a lungo, fino ad ottenere una crema.

Per i sablè

135 g                                     Burro

125 g                                     Zucchero

75 g                                       Farina di mandorle

250 g                                     Farina 00

1                                            Uovo

1/2                                         Tuorlo

50 g                                       Latte

100 g                                     Zucchero a velo

In una ciotola, mettere il burro morbido a pezzi, la farina di mandorle, lo zucchero semolato, l'uovo e il mezzo tuorlo e mescolare. Aggiungere la farina e amalgamare il tutto, senza impastare troppo a lungo. Formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola e metterlo in frigo per almeno 2-3 ore.

Trascorso questo tempo, stendere l'impasto ad uno spessore di 3 mm e, con un coppapasta, ritagliare i biscotti. Con un coppapasta più piccolo, ritagliare il centro di metà dei biscotti. Spennellare leggermente con il latte i biscotti interi e poggiarci sopra i biscotti "bucati", premendo delicatamente per farli aderire. Cuocere a 160°C per circa 10 minuti. Una volta che saranno cotti, farli raffreddare, spolverizzarli con lo zucchero a velo e, con una sacca da pasticceria, distribuire il pralinato nel foro centrale.






venerdì 25 ottobre 2024

Tanti auguri a me!

 Qualche settimana fa ho compiuto gli anni, un giro di boa importante, come accade ogni volta che la prima cifra della nostra età cambia. Pungolata da mia nipote, ho deciso di festeggiare in grande stile e di farlo a Milano, visto che quasi tutta la mia famiglia vive lì e che, comunque, il ramo austriaco ci ha raggiunti. Una persona sana di mente avrebbe festeggiato in un locale, io, invece, ho scelto di fare tutto da sola. Stilare il menu è stato particolarmente difficile, perché anche se ho comunque colonizzato la cucina di mia sorella per preparare tutto, la festa si è svolta altrove, nel tentativo di cercare di ridurre un po' l'impatto su casa sua. Le preparazioni, quindi, dovevano essere abbastanza facilmente trasportabili e assemblabili in loco il più possibile. Credevo di aver avuto una buona idea preparando delle creme da spalmare su crostini di baguette, ma non hanno riscosso il successo sperato. Peccato, perché erano davvero buone.

La cosa che mi ha dato più ansia è stata la torta, perché fare una torta per 40 persone è un'impresa da far tremare i polsi, tant'è che ho calcolato male la quantità di namelaka (qui riporto le dosi che avrei dovuto usare), col risultato che lo strato di gelé  di lamponi e quello di cioccolato ruby non erano nettamente distinguibili. Ma, al solito, l'ho notato solo io, perché la torta è piaciuta tantissimo e, il giorno dopo, ancora ricevevo messaggi in cui mi si diceva quanto era buona. Ho come la sensazione che questo sia stato il mio ultimo buffet, un po' perché non vedo nuove occasioni all'orizzonte e un po' perché mi sembra di non avere più idee e, forse, nemmeno le forze.

Questo il menu, con il solito caposaldo rappresentato dal Danubio e che finisce sempre con l'essere quello che viene spazzolato per primo, insieme alle mozzarelline arrivate da Napoli. Le cream tarte di piselli, visto che, la volta scorsa, non erano arrivate sul tavolo, me le son potute giocare come novità. 

Come si può vedere, Giove Pluvio è stato clemente e, dopo una settimana di pioggia, ci ha regalato un sabato di sole, con temperature miti, che ci hanno permesso di stare in terrazza.





Danubio (dosi rapportate a 1 k di farina)

Ciliegine di cucunci (1 k di carne)

Cream tarte ai piselli

Bavaresi al peperone con cuore di robiola

Panini insalata russa e avocado

Hummus di lenticchie rosse

Crema di zucca e feta

Rillette tonno e zenzero

Crostini di polenta con tapenade

Simil snickers

Torta ricotta e funghi

Torciglioni speck e stracchino

Ciliegine di mozzarella

Torta ai lamponi

Tabella di marcia

Giorno 1: al mattino, spesa, al pomeriggio, preparazione dei Danubi. In freezer

Giorno 2: ciliegine di cucunci, bavaresi al peperone. In freezer. Pasta brisè, in frigo.

Giorno 3: panini, gelè ai lamponi,  snickers. In freezer. Ganache al cioccolato ruby, in frigo.

Giorno 4: hummus, crema di zucca, tapenade, crema di piselli e caprino

Giorno 5: torte ricotta e funghi, namelaka al cioccolato bianco, polenta. In frigo

Giorno 6: assemblaggio torta, preparazione torciglioni

Nota: avrei fatto meglio a fare l'assemblaggio della torta il giorno 5, in modo da tenerla più a lungo in freezer, tirandola fuori il giorno della festa, così che, da congelata, fosse più semplice trasportarla.

Danubio

Riporto le dosi rapportate a 1 k di farina, per il procedimento, rimando al blog di Adriano Continisio.

1 k                         Farina W300

6                            Uova

1,5                         Tuorli

100g + 21 g           Burro (non ho usato strutto)

86 g                       Zucchero

20 g                       Sale

14 g                       Lievito di birra

14 g                       Olio evo

1 tbs+2tsp              Miele

400 g                      Fontina

100 g                      Prosciutto cotto

150 g                      Salame

100 g                      Mortadella



Bavaresi al peperone con cuore di robiola

2 k                            Peperoni (1k cotti e spellati)

15 g                          Gelatina in fogli

180 g                        Latte

3                               Tuorli

100 g                        Robiola

Sale

Un'ora prima, formare delle palline di robiola e metterle in freezer. Io avevo uno stampo in silicone a forma di piccoli chicchi di caffè e ho usato quello. Arrostire e spellare i peperoni; salarli e metterli in un colapasta a perdere acqua per un'oretta; frullarli. Con il latte e i tuorli, preparare una crema inglese; salare. Mettere in ammollo i fogli di gelatina e, quando la crema inglese si sarà un po' intiepidita, strizzarli e aggiungerli alla crema. Unire anche la crema di peperoni e mescolare. Versare metà del composto negli stampini, posizionare al centro la pallina di robiola e coprire col resto della crema. Mettere in freezer.

Panini con insalata russa e avocado

Per i panini (48 pz)

1 k                               Farina 00

140 g                           Burro

4 tbs                            Zucchero

400 ml                        Latte

2                                 Tuorli

15 g                            Lievito di birra

100 ml                        Acqua

4 tsp                           Sale                        

Sciogliere il lievito nel latte, aggiungere 400 g di farina, mescolare, coprire e far lievitare per circa un'ora (il tempo, ovviamente, può variare, in base alla temperatura dell'ambiente). Quando l'impasto formerà delle bollicine, montare la frusta piatta della planetaria, unire 2-3 cucchiai di farina e incordare. Aggiungere un po' d'acqua, un cucchiaio di zucchero, 1 cucchiaino di sale e 2 cucchiai di farina; incordare. Continuare così fino a esaurimento della farina. Unire in 3 volte il burro morbido, capovolgendo l'impasto dopo ogni inserimento. Accertarsi che l'impasto sia ben incordato e che faccia "il velo", cioè, prendendo un po' di impasto tra le dita e allargandolo, questo deve formare uno strato semitrasparente, senza rompersi. Fare lievitare coperto fino al raddoppio. A questo punto, pesare porzioni da 25 g di impasto, rotolarlo tra le mani, formando delle palline. Far lievitare ancora. Spennellare coi tuorli sbattuti con un cucchiaio di latte e infornare a 180°C 7-8 minuti.

Per l'insalata russa

2                                  Carote

3                                  Patate

2                                  Uova sode

150 g                           Piselli

1                                  Avocado

1 vasetto                      Maionese 

Tagliare a cubetti piccoli carote e patate e lessarle separatamente; lessare anche i piselli. Tagliare a dadini anche le uova e l'avocado. Aggiungere la maionese  e mescolare. Farcire i panini.

Crema di zucca e feta

1,5 k                              Zucca

250 g                             Feta

150 g                            Yogurt greco

1 tbs                             Miele

2 tbs                             Noci tritate grossolanamente

Timo

Sale

Pepe

 Tagliare la zucca a pezzi, salarli e infornare a 180°C, finché la zucca sarà tenera. Frullare la feta con lo yogurt, unire la zucca (privata della scorza, ovviamente), il miele e una generosa macinata di pepe e frullare ancora. Controllare che la crema sia giusta di sale. Metterla in una ciotola, spolverizzare con le noci tritate e con del timo fresco.

Rillette di tonno all'arancia e zenzero

320 g                             Tonno al naturale

240 g                             Caprino

2 tbs                              Panna acida

4                                    Cipollotti

1                                    Arancia

Zenzero fresco  

Prezzemolo

Sgocciolare il tonno dal liquido di governo e frullarlo con il caprino e la panna acida. Unire il succo e la buccia grattugiata dell'arancia, lo zenzero e il prezzemolo tritati e i cipollotti, tagliati a rondelle sottili. Verificare il sale.

Torta ricotta e funghi (x 2 stampi 30x20)

2,2 k                            Ricotta

1 confezione               Funghi misti surgelati

40 g                             Porcini secchi

4                                  Uova

900 g                           Pasta brisè

4 tbs                            Parmigiano grattugiato

Aglio                           1 spicchio

2 tbs                             Olio evo

Sale

Mettere a mollo in acqua calda i porcini per una ventina di minuti. Rosolare l'aglio nell'olio, unire i funghi e i porcini sgocciolati; salare e finire di cuocere. Frullare la ricotta con le uova e il Parmigiano, aggiungere i funghi e distribuire il composto tra le due teglie, rivestite di pasta brisé. Infornare a 180°C per 45 minuti.



Torciglioni speck e stracchino

4 confezioni                                Pasta sfoglia rettangolare

300 g                                           Speck

400 g                                           Stracchino

2                                                  Tuorli

2 tbs                                             Latte

Stendere i rettangoli di pasta sfoglia e spalmarci sopra lo stracchino; adagiare su metà della sfoglia le fette di speck e ripiegarci sopra l'altra metà. Pressare leggermente i bordi per sigillarli. Spennellare con i tuorli sbattuti con un po' di latte e ritagliare tante strisce, larghe un paio di cm. Prendere ogni striscia e torcerla. Infornare a 180°C fino a doratura.





Torta ai lamponi (40cm x 30cm)

Per lo streusel

250 g                                             Farina 00

250 g                                             Burro

250 g                                             Zucchero

Impastare velocemente tutti gli ingredienti, formare un panetto, avvolgerlo nella pellicola e metterlo in frigo per almeno un paio d'ore. Tirarlo fuori e, con una grattugia a fori larghi, formare un briciolame, che andrà infornato a 180°C per 10-15 minuti.

Per la gelé ai lamponi

1 k                                              Lamponi

150 g                                          Zucchero

25 ml                                         Succo di limone

15 g                                           Gelatina in fogli

Frullare i lamponi e passare la polpa con un setaccio fine, per eliminare i semini; pesarne 750 g. Mettere a mollo i fogli di gelatina in acqua fredda. Scaldare la polpa di lamponi con lo zucchero e il succo di limone, facendo in modo che lo zucchero si sciolga completamente; unire i fogli di gelatina ammollati e strizzati e mescolare. Rivestire con pellicola uno stampo 25x35, versarci la polpa di lamponi e, quando il composto si sarà raffreddato, metterlo in freezer per almeno una notte.

Per la ganache al cioccolato Ruby

400 g                                    Cioccolato Ruby

266 g                                    Panna fresca

53 g                                      Burro

Scaldare la panna con il burro e versarla in 3 volte sul cioccolato tritato finemente, mescolando con una frusta. Versare in una ciotola, coprire con pellicola a contatto e metterla in frigo.

Per la namelaka al cioccolato bianco

1,2 k                                       Cioccolato bianco

705 ml                                    Latte

14 g                                        Gelatina in fogli

1,4 k                                       Panna fresca

35 g                                        Miele

Mettere a mollo in acqua fredda i fogli di gelatina. Tritare il cioccolato e versarci sopra, in più riprese, il latte caldo, nel quale si sarà fatta sciogliere la gelatina ammollata e strizzata e il miele. Unire la panna fredda ed emulsionare col frullatore a immersione. Coprire con pellicola a contatto e mettere in frigo per tutta la notte.

Serviranno anche 1 vaschetta di lamponi freschi e dei lamponi liofilizzati per decorare.

Montaggio del dolce

Prendere un quadro d'acciaio di 40 x 30 cm, chiuderne il fondo con la pellicola, rivestirne i lati con strisce di acetato e poggiarlo su un tagliere. Lasciare la namelaka e la ganache a temperatura ambiente per una mezzoretta e poi montarle entrambe con le fruste. Mettere la namelaka in una sacca da pasticceria e coprire il fondo del quadro; mettere in freezer per 1 ora. Trascorso questo tempo, adagiare sullo strato di namelaka il rettangolo di gelè ai lamponi e ricoprire il tutto con un altro strato di namelaka. Di nuovo in freezer. Fare ancora uno strato con la ganache, servendovi di una sacca da pasticceria. Coprire con uno strato di namelaka, sul quale andrà distribuito lo streusel, pressandolo un po' per farlo ben aderire. In freezer per tutta la notte. Liberare la torta dal quadro d'acciaio, decorare i fianchi con la namelaka avanzata e la superficie con lamponi freschi e lamponi liofilizzati.  (per la decorazione, mi ha aiutata la mia nipotina, quindi, per me, è bellissima)                            






mercoledì 17 luglio 2024

Svuotafrigo

 Le sospirate vacanze si avvicinano ed è d'uopo dedicarsi allo svuotamento di frigo/freezer. Le sorprese che questa operazione riserva possono rivelarsi fonte di spunti interessanti. In particolare, il ritrovamento di un panetto di pasta frolla e della glassa per colombe, avanzi della preparazione di pastiere e lievitati pasquali, mi hanno portata a improvvisare una crostatina buona buona, che, pubblicata su Facebook, ha ridestato un erto interesse, per cui ho pensato di pubblicarla anche qui. Su suggerimento di un'amica e non per megalomania, ho scelto di darle il mio nome.

Crostata Mariella

Per la frolla

200 g                               Farina 00

100 g                               Burro

80 g                                 Zucchero a velo

2                                      Tuorli

1 pizzico                         Sale

Impastare velocemente la farina col burro, ottenendo un briciolame. Unire il resto degli ingredienti e impastare il minimo indispensabile per compattare il tutto. Formare un panetto basso, avvolgerlo nella pellicola e metterlo in frigo per almeno mezz'ora.

Per la crema pasticcera

200 ml                                       Latte

2                                                Tuorli

10 g                                           Amido di riso

10 g                                           Amido di mais

40 g                                           Zucchero

Versare il latte e lo zucchero in un pentolino; immergervi un colino a maglie fitte e, attraverso di esso, stemperare i tuorli e gli amidi nel latte. Cuocere a fuoco dolce, girando costantemente, fino a che la crema si addensa. Coprire con pellicola a contatto.

Montaggio del dolce 

Rivestire con la pasta frolla uno stampo microforato da 20 cm di diametro. Mettere lo stampo in freezer per una mezz'ora. Trascorso questo tempo, coprire il fondo dello stampo con un disco di carta forno e riempirlo di sale grosso; infornare a 160°C per 20 minuti.
Sfornare il guscio, versarci dentro la crema, sulla quale distribuire qualche cucchiaio di confettura di albicocche. Completare con uno strato di glassa per colombe e infornare nuovamente per altri 15 minuti. (Ovviamente, per una tortina piccina come questa, basterà mezza dose di glassa, rispetto alle dosi indicate nel link).




domenica 2 giugno 2024

Sul finire di stagione

 Si, lo so, la stagione degli asparagi è quasi finita, ma io ho fatto questa ricetta mentre ero a Salisburgo e ho dovuto aspettare di rientrare alla base per trascriverla. Non ho voluto rimandare, per timore che cadesse nell'oblio. E sarebbe stato un vero peccato, perché si tratta di una ricetta facilissima, veloce, che utilizza solo 3 ingredienti principali e che vi farà fare un figurone, nel caso aveste ospiti. Utilizzando solo le punte degli asparagi e facendo, quindi, dei rotolini più piccoli, li vedrei bene anche come finger food.

Asparagi e feta

1 mazzo                       Asparagi

1 rotolo                       Pasta phyllo

400 g                           Feta

1/2 tazza                     Olio evo

1 cucchiaio                 Semi di sesamo

1                                 Uovo 

Prendere un foglio di pasta phyllo e spennellarlo d'olio; sovrapporvi un altro foglio e spennellare anch'esso. Dividere a metà trasversalmente e su ogni metà poggiare 2-3 asparagi privi della parte più legnosa del gambo. Aggiungere un bastoncino di feta e arrotolare. Spennellare il cilindro così ottenuto prima con l'olio e poi con l'uovo sbattuto. Spolverizzare coi semi di sesamo. Proseguire fino a esaurimento degli ingredienti. Infornare per 10 minuti a 180°C.



             

sabato 27 aprile 2024

I miei gnudi per il Club del 27

 Il libro scelto questo mese, per il Club del 27 è "Leaf" di Catherine Phipps. Come è facile dedurre dal titolo, si tratta di ricette a base di verdure a foglia. Potrebbe sembrare un punto di vista limitato e, invece, ci dimostra l'enorme versatilità di questi ingredienti. Come ha detto Nigella Lawson, nel recensirlo: "non è un libro di insalate!"

La ricetta che ho scelto, ha richiesto da parte mia qualche modifica, vuoi per l'impossibilità di reperire alcuni ingredienti, tipo i germogli di piselli o il dragoncello, che, dalle mie parti è praticamente sconosciuto, vuoi perché c'era qualcosa che non mi convinceva, per cui, ho preferito aggiungere un albume alla ricotta, per timore che gli gnudi mi si disfacessero, al momento di immergerli nell'acqua bollente. Ma devo dire che non mi sembra che le variazioni che ho apportato abbiano inciso negativamente sul risultato, dando luogo a un piatto molto fresco e che sa di primavera. Ad ogni modo, metterò le mie modifiche tra parentesi.

Un'ultima considerazione: non ho idea di come l'autrice abbia pensato di collocare questo piatto all'interno di un pasto, sta di fatto che, se vogliamo considerare gli gnudi come un primo, così com'è nella nostra tradizione, di sicuro le dosi indicate non sono sufficienti per 4 persone, visto che io ho ottenuto 9 gnudi, bastanti al massimo per 2 persone.

Gnudi di ricotta con vinaigrette al pistacchio

Per gli gnudi

250 g                       Ricotta

75 g                         Piselli

2 cucchiai               Parmigiano

250 g                      Semola rimacinata

1                             Albume

1 cucchiaio             Olio evo

                               Sale

                               Pepe nero di mulinello

Per la vinaigrette

2 cucchiaio             Pistacchi

1 cucchiaio             Pecorino

1/2 spicchio            Aglio

qualche rametto     Dragoncello (Menta fresca)

    "           "             Foglie di finocchio

50 ml                      Olio evo

1 cucchiaio             Succo di limone

1/2                          Arancia spremuta

                               Sale

                               Pepe di mulinello

Per l'insalata

50 g                        (Germogli di piselli)

10 punte                  Asparagi

                                Basilico 

                                Dragoncello (Menta)

                                Cerfoglio

                                Foglie di finocchio

Per prima cosa, preparare gli gnudi, inziando la sera prima. Mettere la ricotta a sgocciolare in un colino per un paio d'ore. Lessare i piselli in acqua salata e schiacciarli, riducendoli in una purea grossolana. Mescolare la purea di piselli alla ricotta, all'albume e al formaggio. Salare e pepare. Con l'aiuto di due cucchiai, formare delle quenelles con l'impasto di ricotta e poggiarle su un vassoio, spolverizzato con parte della semola. Spolverizzare gli gnudi col resto della semola e metterli in frigo per tutta la notte. Il giorno dopo, versare gli gnudi in acqua bollente salata e tirarli su con una schiumarola, quando vengono a galla. Irrorarli col cucchiaio di olio.

Per la vinaigrette: mettere i pistacchi in un frullatore e sminuzzarli senza però ridurli in polvere; aggiungere il pecorino e le erbe, sminuzzando il tutto non troppo finemente. Versare in una ciotola e unirvi l'olio, il succo di limone e quello d'arancia, il sale e il pepe; mescolare. Se la salsa dovesse risultare troppo densa, aggiungere un po' d'acqua.

Con un pelapatate, tagliare gli asparagi a strisce e metterli in una ciotola con acqua ghiacciata.

Disporre in un piatto gli gnudi, i germogli di piselli se disponibili, gli asparagi, irrorare con la vinaigrette e guarnire con le erbe.

P.S. I germogli di piselli si possono ottenere mettendo dei piselli su un substrato (anche dello Scottex) tenuto costantemente umido e aspettando un paio di settimane, tempo che io non avevo.



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mercoledì 24 aprile 2024

Non si butta via niente

 Adoro quando leggo una ricetta interessante e mi rendo conto di avere già in casa tutto il necessario. Ancor di più se questa ricetta mi permette di usare un ingrediente comprato appositamente per realizzare una ricetta e che, poi, non ho più saputo come impiegare. Nel caso di questa ricetta del mitico Ottolenghi, l'ingrediente rimasto  a "dormire" in frigo è il miso, che mi ero procurata per realizzare questo piatto. L'unica cosa che mi mancava, erano le olive verdi, ma le ho sostituite con delle olive taggiasche. Devo, però, ammettere che, probabilmente, le olive verdi ci sarebbero state meglio. In ogni caso, un modo un po' diverso dal solito di mangiare gli asparagi, che sono un ortaggio che amo molto e che mangio spessissimo, quando sono di stagione.

Asparagi grigliati col miso, pinoli e olive

700 g                              Asparagi

1 + 2 cucchiai                Olio evo

50 g                               Olive

1,5 cucchiaio                 Pinoli

1 cucchiaio                    Miso

2 cucchiai                      Succo di limone

Sale

Eliminare la parte legnosa del gambo degli asparagi, lavarli e metterli in una ciotola; irrorarli con il cucchiaio d'olio, salarli e mescolare in modo che si rivestano bene di olio. Cuocerli in più riprese in friggitrice ad aria, 200°C per 6 minuti (i miei asparagi erano piuttosto sottili, per degli asparagi più grossi ci vorranno 2-3 minuti di più). In mancanza di una friggitrice ad aria, grigliarli su una bistecchiera ben calda. Mettere gli altri 2 cucchiai di olio in una padella, aggiungere i pinoli e cuocere a fiamma vivace, finché i pinoli diventano dorati. Unire il miso, le olive tritate (io ho dimenticato di tritarle) e il succo di limone e irrorare con questa salsina gli asparagi arrostiti. Se piace, aggiungere delle foglioline di aneto.



lunedì 22 aprile 2024

Snack tolleranti

 Ancora una volta ho raccolto la sfida di preparare un dolce senza lattosio e, incidentalmente, anche senza glutine. Ormai, su Pinterest, ho una bacheca dedicata a raccogliere proprio preparazioni con queste caratteristiche. Ed è stato proprio su Pinterest che ho visto un video su TikTok, nel quale si preparavano una specie di Snickers e, dal momento che a me l'abbinamento arachidi/caramello è sempre piaciuto, mi è parso un dolcino adatto da portare al prossimo incontro con le compagne di liceo. Ho dovuto un po' ricostruire la ricetta, perché nel video non erano riportate le dosi e, in più, non si capiva bene se dentro ci fosse del burro di arachidi o del caramello. Inoltre, mentre nel video si fa un'unica base, che poi viene tagliata a bastoncini, io nel timore (che era quasi una certezza) di non riuscire a farli tutti uguali, ho preferito usare uno stampo di silicone con dei "pozzetti" cubici.

Snickers per intolleranti (x18)

ispirato dal libro "No-bake vegan desserts"

di Christina Leopold

Per la base

100 g                     Datteri Medjoul

50 g                       Arachidi sgusciate

Frullare insieme i datteri e le arachidi e dividere il composto negli stampini, pressandolo bene per creare una base uniforme.

Per il caramello

150 g                    Zucchero

75 g                     Panna vegetale

1 cucchiaino        Succo di limone

2 cucchiai            Arachidi

Versare lo zucchero in un pentolino, aggiungere un cucchiaio di acqua e il succo di limone; cuocere fino a un caramello biondo, senza mai mescolare. Nel frattempo, scaldare la panna e unirla al caramello. Aggiungere le arachidi grossolanamente tritate. Distribuire il composto sulla base di datteri, riempiendo gli stampini.

Mettere in freezer per un'oretta.

Per la glassa pinguino

50 g                    Cioccolato fondente

50 g                    Burro di cacao

Sciogliere cioccolato e burro di cacao nel microonde oppure a bagnomaria e mescolare, per formare un'emulsione. Far intiepidire e tuffarci gli snickers ancora congelati. Poggiare su carta forno per permettere alla glassa di cristallizzare. (Nel video originale, credo che le barrette fossero immerse semplicemente nel cioccolato fuso, ma io amo la croccantezza di questa glassa pinguino, per cui mi è parsa più adatta)





martedì 12 marzo 2024

Delattosata

Ho già avuto occasione di parlare qui  delf atto che, qualche anno fa, ho ritrovato un bel gruppetto delle mie compagne di liceo, con le quali, ogni tanto ci incontriamo. Non spesso, prese come siamo dai nostri impegni, spesso relativi ai nipotini, ma la volontà di vedersi c'è. Ultimamente, una di noi, ha avuto l'idea di un "cineforum", cosa che ci vede riunirci a casa di qualcuna per vedere e commentare insieme un film. Io ho saltato i primi incontri, perché ero a Salisburgo (i nipotini, appunto), ma ieri ho finalmente potuto esserci anch'io. Con noi, c'era anche un nostro amatissimo ex professore, anzi Professore, con la P maiuscola, perché credo che pochi incarnino come lui la missione dell'insegnamento. Non a caso è circondato da tantissimo affetto da parte dei suoi innumerevoli ex alunni. Al solito, io il mio affetto lo esprimo cucinando, per cui, nel corso di questi incontri, mi premuro di preparare un dolce che anche lui, che è intollerante al lattosio, possa mangiare. Stavolta, ho "delattosato" la crostata al cioccolato di Knam. La ricetta gira da tanto sul web, ma io, oltre ad eliminare il lattosio, ho fatto qualche piccola modifica, oltre a riproporzionare gli ingredienti per una tortiera da 26 cm.

Non volendo ricorrere alla margarina (che già mi sembrava troppo usare la panna vegetale!) e nemmeno al burro senza lattosio, che, secondo me, non dà una frolla friabile come dico io, ho usato lo strutto, che ormai è demonizzato, ma vi assicuro che dà ottimi risultati. Tant'è che, essendo la confezione da 500 g, ho in mente di usare quello che è avanzato, per le prossime pastiere.


Crostata al cioccolato senza lattosio

Per la frolla


280 g                           Farina 00

150 g                           Strutto

120 g                           Zucchero a velo

5 g                               Lievito per torte

25 g                             Cacao amaro

1                                  Uovo

1                                  Tuorlo 

1/2                               Bacca di vaniglia

Sabbiare lo strutto con lo zucchero, aggiungere l'uovo e il tuorlo e impastare velocemente. Unire la farina setacciata insieme al lievito e al cacao e ai semini della mezza bacca di vaniglia. Lavorare il minimo indispensabile per compattare gli ingredienti, formare un panetto schiacciato, avvolgerlo nella pellicola e metterlo in frigo per almeno due ore.

Per la crema pasticcera

335 ml                             Latte senza lattosio

3                                      Tuorli

15 g                                 Maizena

15 g                                 Amido di riso

55 g                                 Zucchero

Versare il latte in un pentolino, insieme allo zucchero immergervi un colino, nel quale andranno messi i tuorli e gli amidi; mescolarli, in modo da stemperarli nel liquido. Mettere il pentolino su fuoco dolce e far addnsare, mescolando continuamente con una frusta. Coprire con pellicola a contatto e far raffreddare.

Per la ganache

240 g                               Cioccolato fondente 70%

200 g                               Panna vegetale

Tritare il cioccolato in scaglie finissime. Scaldare la panna e versarla, in 3 riprese, sul cioccolato, mescolando per amalgamare bene i due ingredienti. Unirla alla crema pasticcera.

Prendere uno stampo (possibilmente con fondo amovibile), ungerlo con un po' d'olio e rivestirlo con la frolla al cacao. Versarci il composto ganache+crema pasticcera e rifinire la torta con la classica grata di strisce di pastafrolla. Infornare, nella parte bassa del forno a 180°C per 40 minuti.






lunedì 4 marzo 2024

Vegetariana/vegana

Improvvisamente, in un supermercato che ha aperto da pochi mesi, sono comparsi i funghi portobello, mai trovati altrove. Mi era capitato di vedere questi funghi impiegati in tante ricette, soprattutto vegane, perché, grazie alla loro consistenza, vengono usati come "sostituti" di una bistecca. Altre ricette, invece, utilizzano le cappelle per farle ripiene. Ero, quindi, curiosa di provarli. Il primo tentativo (molto ben riuscito) è stato questo. Stavolta, invece, ho realizzato dlle cappelle ripiene e anche questo esperimento mi ha molto soddisfatta.

Cappelle di fungo ripiene

Funghi Portobello                  3 1/2

Feta                                        50 g

Pangrattato                            2 cucchiai

Aglio                                      1 spicchio

Prezzemolo

Salsa di soia                           2 cucchiai

Salsa Worchestershire           1 cucchiaio

Aceto balsamico                     1 cucchiaio

Olio                                         1 cucchiaio


Per la versione vegana

Eliminare la Worchestershire  e sostituire la feta con 2 cucchiai di noci tritate

Pulire i funghi e separare le cappelle dai gambi. Mescolare la salsa di soia, la Worchestershire  e l'aceto in una ciotola e metterci a marinare  le cappelle per un paio d'ore. Nel frattempo, tritare finemente i gambi, la mezza cappella, l'aglio e il prezzemolo; aggiungere la feta sbriciolata, il pangrattato e il cucchiaio d'olio. Mescolare bene e, con questo composto, farcire le cappelle. Spruzzare con un po' d'olio e cuocere in friggitrice ad aria a 180°C per 12 minuti. Oppure, cuocere in forno o in padella.