Mio marito è assolutamente incapace di cucinare alcunché, ma proprio zero: non saprebbe farsi nemmeno due spaghetti al burro. Il suo contributo in cucina si esprime nell'affettare il pane, nello sbaccellare legumi freschi e, nel caso io abbia dimenticato di acquistare qualcosa, la domenica, si aggira nel supermercato, giocando al tenente Colombo: "mia moglie mi ha detto..."
Ovviamente, lui è il mio assaggiatore ufficiale, ruolo nel quale lo apprezzo molto, perché so che il suo giudizio è sempre assolutamente sincero e perché so che il suo gusto, in tanti anni vicino alla sottoscritta, si è molto affinato.
Io credo che proprio questa sua "naiveté" ( ci andrebbe la dieresi sulla i, se solo sapessi come si fa...) rispetto alla cucina, unita ad un "pensiero laterale" molto sviluppato, lo rendano particolarmente libero nell'immaginare accostamenti e rivisitazioni che a me non verrebbero in mente.
Per questo, quando ieri mi ha detto: "Ma perché non provi a fare un pane con gli ingredienti ed i sapori dei taralli sugna e pepe?", ho accolto subito la proposta e, visto che avevo tutto il necessario, persino la sugna che, a casa mia, è già tanto se entra una volta l'anno, mi son messa all'opera.
L'aver usato un mix di farine è nato più dall'esigenza di liberare la dispensa da alcune confezioni quasi vuote che da un progetto meditato. Come che sia, il risultato è stato notevole ed ho intenzione di replicarli la prossima settimana, per farli assaggiare alla "soror senior", che ama tanto i taralli...
Pantarallo 'nzogna e pepe
Farina Manitoba 120 g
Farina 00 90 g
Farina Garofalo W 350 40 g
Strutto 40 g
Lievito di birra 10 g
Acqua 150 ml
Mandorle con la buccia 70 g
Sale
Pepe nero di mulinello
Setacciare le farine nella ciotola della planetaria e aggiungervi il lievito sbriciolato e metà dell'acqua. Iniziare ad impastare e, gradatamente, aggiunere il resto dell'acqua, e, da ultimo il sale ed il pepe (abbondante). Aggiungere lo strutto un po' alla volta e, quando l'impasto avrà preso corda, le mandorle grossolanamente tritate. Coprire con pellicola e far lievitare 2 ore. Trascorso questo tempo, dividere l'impasto in 8 pezzi di ugual peso, formare delle palline, rotolarle sulla spianatoia e, col pollice, forarle al centro, allargando il foro, in modo da creare delle ciambelle ( io avrei dovuto allargarlo di più, perché, in cottura, si è "obliterato", lasciando un specie di ombelico...). Far lievitare ancora un'ora ed infornare a 200 gradi, per 30 minuti.