Credevo che, una volta andata in pensione, mi sarei dedicata di più a questo blog e, invece, da quando son tornata dalle vacanze, ho finito col trascurarlo un po'. La cosa in parte è dovuta al fatto che, proprio perché ho più tempo libero, in questi mesi, sono stata parecchio in giro e in parte al fatto che sto cercando di mangiare in maniera più controllata e, quindi, cerco di non cucinare cose che mi inducano in tentazione. Ma non è solo questo... In realtà, sono un po' in crisi: mi interrogo sempre più spesso sul senso di tenere un blog, mi sembra di non possedere le capacità per fargli compiere un salto di qualità. Non mi interessa fare di questo blog un lavoro, ma che senso ha l'impegno che ci metto, se poi mi leggono quattro gatti?
Poi, però, mi dico che il blog mi serve comunque come stimolo a sperimentare e a tener traccia di queste sperimentazioni, oltre a permettermi di giocare con l'MTC o con i vari contest ai quali partecipo e, quindi, vado avanti.
Persino della mia ultima "fatica" son stata tentata di non scrivere, perché non ero soddisfatta delle foto, ma poi ho pensato, appunto, che volevo non perdere la memoria di quello che avevo preparato. E, poi, magari, qualcuno poteva prendere spunto dal mio buffet, non solo per le ricette che ho realizzato, ma anche in termini di organizzazione e tempistica.
L'occasione è stata data dal Battesimo dell' ultima nipotina (solo in ordine di tempo, perché ce n'è già un'altra in arrivo per aprile...), il cui buffet, secondo la consolidata tradizione familiare, ho preparato io.
La stesura del menu è stata la parte più difficile, sia perché, dopo tanti buffet preparati, volevo provare almeno un paio di cose nuove, sia perché l'orario (metà pomeriggio) collocava questo rinfresco in una specie di terra di nessuno: non era un pranzo, né una cena e nemmeno un aperitivo e la carta dell' "high tea" me l'ero già giocata. Direi che di quest'ultimo aspetto avrei anche potuto non preoccuparmi, visto che gli invitati (60!) hanno comunque spazzolato via tutto.
Ecco il menu:
Salato
Sfogliatine al confit di cipolle e chevre
Tortilla di patate
Rose pere e gorgonzola
Arancini al ragù e fior di latte
Due colori di Montersino
Torta di zucchine
Panini napoletani
Olive ascolane
Mini quiches feta e peperoni
Pizzette
Dolce
"Ringo" alle castagne
Cake pops
Le pizzette sono state fatte con l'impasto da rosticceria palermitana.
Cipolle rosse 500 g
Aceto balsamico 50 ml
Olio evo 2 cucchiai
Zucchero di canna 2 cucchiai
Pasta sfoglia 2 rotoli
Chevre 300 g
Pinoli 2 cucchiai
Sale
Rosolare a fuoco lento le cipolle tagliate finemente nell'olio d'oliva. Quando le cipolle saranno sfatte, spolverizzarle con lo zucchero, aggiungere l'aceto balsamico e proseguire la cottura per qualche minuto.
Stendere la pasta sfoglia, bucherellarla con i rebbi di una forchetta e ritagliare dei quadrati di 5 cm. Distribuire un po' di composta di cipolle su ogni quadratino e poggiarvi sopra qualche pinolo ed un pezzetto di chevre. Infornare a 180 gradi, per 15 minuti.
Io ho usato doppia dose ed ho omesso il maltitolo, sostituendolo con un cucchiaio di zucchero, per montare le uova.
Rose pere e gorgonzola
Pasta sfoglia 4 rotoli
Pere 700 g
Gorgonzola 500 g
Burro 40 g
Zucchero 1 cucchiaio
Questa è una versione salata delle roselline di mele, che tanto hanno spopolato sul web.
Tagliare le pere a fettine molto sottili e metterle in una ciotola con acqua fredda, per evitare che anneriscano. Sgocciolarle dall'acqua e cuocerle in una larga padella, in cui si sarà sciolto il burro, in modo da farle ammorbidire; spolverizzare con lo zucchero.
Tagliare la pasta sfoglia in strisce alte circa 5 cm. Disporre le fettine di pera, in modo che sporgano un po' dal bordo; sbriciolare il gorgonzola e distribuirlo alla base delle fettine di pera. Ripiegare il bordo libero della sfoglia su ripieno e tagliare la stiscia così ottenuta a metà. Arrotolare le strisce, formando le roselline e metterle in uno stampo da muffins. Infornare a 180 gradi, per circa 20 minuti.
Gli arancini (84) sono stati fatti con 700 g di riso Roma, conditi con ragù napoletano (ragù per il quale ho ricevuto reiterati complimenti da mio cognato: evento così raro, che solo chi lo conosce può capire la portata della cosa!)
Le olive ascolane sono state fatte con questa ricetta. Per colpa mia, c'è stato un piccolo equivoco: quando ho stilato la lista della spesa per mia nipote, ho scritto "capocollo di maiale", senza specificare che intendevo il taglio di carne fresca, per cui lei, ovviamente, mi ha preso il salume... I puristi mi perdoneranno, ma, a quel punto, non c'era modo di rimediare ed ho usato il salume, anche se in minore quantità.
Tortilla di patate
Patate 1 k
Uova 4
Farina 4 cucchiai
Latte 100 ml
Olio evo 2 cucchiai
Sale
Sbucciare le patate e tagliarle a dadini; rosolarle in una padella con l'olio, finché saranno dorate e croccanti. Metterle ad asciugare su carta da cucina. In una ciotola, battere le uova con il latte e la farina, aggiungere le patate e versare il tutto in uno stampo imburrato ed infarinato. Infornare a 180 gradi, fino a che si sarà formata una crosticina dorata. Una volta freddo, tagliare a cubotti.
Ringo alle castagne
Preparare una dacquoise alle castagne, come descritto qui. Ritagliarne dei dischetti (col senno di poi, anziché dei dischetti, farei dei quadrati, per ridurre lo scarto). Preparare una chantilly ai marroni, con 280 ml di panna e 220 g di pasta di marroni. Mettere in frigo per tutta la notte. Il giorno dopo, scaldare 50 ml di panna e sciogliervi un foglio di gelatina ammollata e strizzata. Una volta che la panna si sarà intiepidita, aggiungerla al resto della chantilly e montarla con le fruste elettriche. mettere la chantilly in un sac a poche e distribuirla su metà dei dischetti di dacquoise. Poggiare su ogni ciuffo di chantilly un pezzetto di marron glacè e chiudere con l'altro dischetto.
Veniamo alla tempistica.
Primo giorno:
Preparazione del ragù e del ripieno per le olive ascolane
Secondo giorno:
Preparare le olive e gli arancini e congelarli crudi.
Preparare la composta di cipolle.
Preparare la brisè e conservarla in frigo.
Terzo giorno:
Preparare e cotti panini napoletani e pizzette; congelarli.
Preparare il Pan di Spagna per i cake pops.
Preparare i gusci per le mini quiches, cotti in bianco e conservarli in una scatola di latta.
Preparare le sfogliatine e congelarle.
Quarto giorno:
Preparare la torta di zucchine e la tortilla.
Preparare le mini quiches.
Preparare i cake pops.
Preparare il due colori e congelare.
Preparare le rose.
Preparare la dacquoise e la chantilly ai marroni.
A sera, tirar fuori le olive e gli arancini, per farli scongelare in frigo.
Quinto giorno:
Friggere le olive e gli arancini
E questo è il nostro angioletto Ludovica