martedì 12 marzo 2024

Delattosata

Ho già avuto occasione di parlare qui  delf atto che, qualche anno fa, ho ritrovato un bel gruppetto delle mie compagne di liceo, con le quali, ogni tanto ci incontriamo. Non spesso, prese come siamo dai nostri impegni, spesso relativi ai nipotini, ma la volontà di vedersi c'è. Ultimamente, una di noi, ha avuto l'idea di un "cineforum", cosa che ci vede riunirci a casa di qualcuna per vedere e commentare insieme un film. Io ho saltato i primi incontri, perché ero a Salisburgo (i nipotini, appunto), ma ieri ho finalmente potuto esserci anch'io. Con noi, c'era anche un nostro amatissimo ex professore, anzi Professore, con la P maiuscola, perché credo che pochi incarnino come lui la missione dell'insegnamento. Non a caso è circondato da tantissimo affetto da parte dei suoi innumerevoli ex alunni. Al solito, io il mio affetto lo esprimo cucinando, per cui, nel corso di questi incontri, mi premuro di preparare un dolce che anche lui, che è intollerante al lattosio, possa mangiare. Stavolta, ho "delattosato" la crostata al cioccolato di Knam. La ricetta gira da tanto sul web, ma io, oltre ad eliminare il lattosio, ho fatto qualche piccola modifica, oltre a riproporzionare gli ingredienti per una tortiera da 26 cm.

Non volendo ricorrere alla margarina (che già mi sembrava troppo usare la panna vegetale!) e nemmeno al burro senza lattosio, che, secondo me, non dà una frolla friabile come dico io, ho usato lo strutto, che ormai è demonizzato, ma vi assicuro che dà ottimi risultati. Tant'è che, essendo la confezione da 500 g, ho in mente di usare quello che è avanzato, per le prossime pastiere.


Crostata al cioccolato senza lattosio

Per la frolla


280 g                           Farina 00

150 g                           Strutto

120 g                           Zucchero a velo

5 g                               Lievito per torte

25 g                             Cacao amaro

1                                  Uovo

1                                  Tuorlo 

1/2                               Bacca di vaniglia

Sabbiare lo strutto con lo zucchero, aggiungere l'uovo e il tuorlo e impastare velocemente. Unire la farina setacciata insieme al lievito e al cacao e ai semini della mezza bacca di vaniglia. Lavorare il minimo indispensabile per compattare gli ingredienti, formare un panetto schiacciato, avvolgerlo nella pellicola e metterlo in frigo per almeno due ore.

Per la crema pasticcera

335 ml                             Latte senza lattosio

3                                      Tuorli

15 g                                 Maizena

15 g                                 Amido di riso

55 g                                 Zucchero

Versare il latte in un pentolino, insieme allo zucchero immergervi un colino, nel quale andranno messi i tuorli e gli amidi; mescolarli, in modo da stemperarli nel liquido. Mettere il pentolino su fuoco dolce e far addnsare, mescolando continuamente con una frusta. Coprire con pellicola a contatto e far raffreddare.

Per la ganache

240 g                               Cioccolato fondente 70%

200 g                               Panna vegetale

Tritare il cioccolato in scaglie finissime. Scaldare la panna e versarla, in 3 riprese, sul cioccolato, mescolando per amalgamare bene i due ingredienti. Unirla alla crema pasticcera.

Prendere uno stampo (possibilmente con fondo amovibile), ungerlo con un po' d'olio e rivestirlo con la frolla al cacao. Versarci il composto ganache+crema pasticcera e rifinire la torta con la classica grata di strisce di pastafrolla. Infornare, nella parte bassa del forno a 180°C per 40 minuti.






lunedì 4 marzo 2024

Vegetariana/vegana

Improvvisamente, in un supermercato che ha aperto da pochi mesi, sono comparsi i funghi portobello, mai trovati altrove. Mi era capitato di vedere questi funghi impiegati in tante ricette, soprattutto vegane, perché, grazie alla loro consistenza, vengono usati come "sostituti" di una bistecca. Altre ricette, invece, utilizzano le cappelle per farle ripiene. Ero, quindi, curiosa di provarli. Il primo tentativo (molto ben riuscito) è stato questo. Stavolta, invece, ho realizzato dlle cappelle ripiene e anche questo esperimento mi ha molto soddisfatta.

Cappelle di fungo ripiene

Funghi Portobello                  3 1/2

Feta                                        50 g

Pangrattato                            2 cucchiai

Aglio                                      1 spicchio

Prezzemolo

Salsa di soia                           2 cucchiai

Salsa Worchestershire           1 cucchiaio

Aceto balsamico                     1 cucchiaio

Olio                                         1 cucchiaio


Per la versione vegana

Eliminare la Worchestershire  e sostituire la feta con 2 cucchiai di noci tritate

Pulire i funghi e separare le cappelle dai gambi. Mescolare la salsa di soia, la Worchestershire  e l'aceto in una ciotola e metterci a marinare  le cappelle per un paio d'ore. Nel frattempo, tritare finemente i gambi, la mezza cappella, l'aglio e il prezzemolo; aggiungere la feta sbriciolata, il pangrattato e il cucchiaio d'olio. Mescolare bene e, con questo composto, farcire le cappelle. Spruzzare con un po' d'olio e cuocere in friggitrice ad aria a 180°C per 12 minuti. Oppure, cuocere in forno o in padella.