giovedì 27 marzo 2014

Una crema versatile

E, quando si va di corsa, si recupera qualcosa dall'archivio...
Questo è un dolce che avevo fatto per l' MTC, ai tempi in cui ancora non avevo aperto il blog. Il tema di quella sfida era la crema frangipane, una di quelle cose che volevo provare da tempo, e con cui l'MTC mi ha dato l'occasione di cimentarmi.  L'ho trovata una crema così versatile che l'ho utilizzata in ben cinque dolci!

Crostata frangipane ai lamponi con crema chibouste

Pasta frolla:

200 gr di farina 00
100 gr di burro
55  gr di zucchero Zefiro
2  tuorli
vaniglia 1 baccello
1 pizzico di sale.

Crema Frangipane:

100g di farina di mandorle (o mandorle pelate)
100g di burro appena ammorbidito
100g di zucchero semolato
1 uovo
30g di maizena

CREMA CHIBOUSTE   (Montersino)

150 g. di crema pasticcera
2,5     di fogli di gelatina
60 g.  di albumi
100 g. di zucchero
½        bacca di vainiglia

INOLTRE:
200 g. di lamponi
2   tbs  di zucchero
1         foglio di gelatina


Preparare la frolla. Stendere la  frolla in una teglia. Preparare la frangipane, montando  l’uovo con il burro e aggiungendo,poi, il resto degli ingredienti. Spalmare la frangipane sulla frolla stesa nella teglia, avendo cura di non riempirla completamente,ma lasciando un dito abbondante dal bordo della frolla. Infornare a 180 gradi per 30-35 minuti. Far raffreddare la crostata .
Frullare i lamponi e passarli al colino, per eliminare i semini. Mettere a mollo il foglio di gelatina. Scaldare leggermente  il  frullato di lamponi e sciogliervi la gelatina ammollata e strizzata. Quando la gelatina comincia a tirare, versarla sulla torta. Scaldare la crema pasticcera, aggiungervi i semini della mezza bacca di vainiglia e sciogliervi gli altri fogli di gelatina, ammollati e strizzati. Montare gli albumi a neve ferma; intanto preparare uno sciroppo con lo zucchero e  un cucchiaio d’acqua e portarlo a 121 gradi. Quando lo sciroppo è arrivato a temperatura, versarlo a filo sugli albumi, continuando a montare fino a raffreddamento.  Unire delicatamente la crema agli albumi. Mettere la chibouste in un sac a poche e fare dei ciuffi, in modo da ricoprire tutta la torta. Con un cannello, fiammeggiare la chibouste.



lunedì 24 marzo 2014

Andrea


Sembra ieri che mi son trovata a preparare il buffet per il Battesimo del figlio di uno dei miei nipoti che già è venuto il momento di festeggiare il suo primo compleanno. Ed, anche stavolta, ci ha pensato il "catering zia Mariella".
Ci siamo dati come tema il brunch, quindi, preparazioni essenzialmente legate alla tradizione americana, con qualche piccola digressione. Ad esempio, invece di fare i "pigs in the blankets", cioè dei mini wurstel in crosta, ne ho fatta una versione "napoletanizzata", utilizzando dei tocchetti di cervellatine (salsicce napoletane lunghe e sottili), avvolti nell'impasto dei panini semidolci.
Un evento così impegnativo, sia per la diversità delle portate che per il numero di ospiti (40 adulti e 18 bambini...), richiede un'organizzazione teutonica. Io ho proceduto in questo modo:
Due giorni prima: preparazione e congelamento dei pancakes e dei panini; preparazione della pasta brisè e sua conservazione in frigo; preparazione dell'impasto per i cinnamon rolls.
Il giorno prima: preparazione della tortilla, dei plum cake (ben avvolti, una volta freddi, nella pellicola, si son conservati benissimo), della quiche e della crostata, dell'insalata di pollo, delle olive in crosta, dei cinnamon rolls, dei brownies e della cheese cake. Inoltre, ho cotto le cervellatine, preparato e messo in frigo l'impasto per avvolgerle e preparato l'insalata di pollo. A questo proposito, credo di aver fatto la scoperta dell'acqua calda; ho sempre fatto l'insalata di pollo, utilizzando del pollo lesso, stavolta, invece, ho leggermente unto d'olio le fette di petto di pollo e le ho cotte sulla bistecchiera: tutta un'altra storia! molto, molto più saporito!
Il giorno della festa: appena alzata, ho tolto dal freezer pancakes e panini, in modo che si scongelassero a temperatura ambiente, ho preparato i muffins, avvolto le cervellatine nell'impasto e le ho infornate, ho cotto il bacon in padella e farcito i panini. Da ultimo, ho decorato la cheese cake con le ciliegie sciroppate, che avevo fatto l'anno scorso. Alle 10,30, era tutto pronto!

Il menu

Tortilla di patate
Olive in crosta
Plum cake cotto e gruyere
Crostata ricotta, crudo, emmental e asparagi
Quiche Lorraine
Panini con insalata di pollo
Panini BLT (bacon, lattuga e pomodoro)
O' puorco din't 'e cuperte
Pancakes
Cinnamon rolls
Brownies
Muffins al cioccolato
Muffins ai mirtilli
Cheese cake

Oltre a tutto ciò, c'erano due teglie di pizza, fatta mia sorella per i bambini, della tartare di tonno e degli involtini primavera, fatti da una signora indonesiana e fritti al momento.

Sono tutte preparazioni note, per le quali non ci sarebbe bisogno di trascrivere le ricette, ma lo faccio, più che altro, per appuntarmene qualcuna, nel caso mi servisse ancora in futuro (e senza dover rifare le conversioni cups/grammi...).

Olive in crosta (di Nadia Ambrogio)

18/20 olive verdi snocciolate
50 gr farina
30 gr parmigiano
30 gr burro
1 cucchiaio di acqua fredda

Impastare farina, burro e parmigiano, aggiungere l'acqua. Far riposare l'impasto in frigo per una mezz'ora e, con esso, rivestire le olive. Infornare a 180 gradi fino a doratura.

Plum cake cotto e gruyere

Farina 00                                                180 g
Uova                                                       3
Latte                                                       100 ml
Olio evo                                                 100 ml
Gruyere                                                  150 g
Prosciutto cotto                                      150 g
Lievito chimico per torte salate            1 bustina
Sale

In una ciotola, battere le uova con con il latte e l'olio. In un'altra ciotola, setacciare la farina con il lievito e aggiungerla, insieme al formaggio grattugiato, ai liquidi. Aggiustare di sale, versare in uno stampo imburrato e infarinato ed infornare a 180 gradi, per 45 minuti. Nota mia: questi cakes sono una furbata: si preparano in pochi minuti e sono estremamente versatili.


Brownies (di Peter Reinhart)

Burro                                   180 g
Cioccolato fondente            180 g
Farina 00                             90 g
Cacao amaro                        20 g
Zucchero                              200 g
Uova                                     2
Vainiglia                              1 bacca
Lievito chimico                   1/4 di cucchiaino

Sale                                                 "

Sciogliere a bagnomaria il cioccolato, insieme al burro e al cacao, girando, una volta sciolto, per amalgamare bene il tutto. In una ciotola, setacciare la farina con il lievito ed il sale. In un'altra ciotola, battere le uova con lo zucchero per qualche minuto. Aggiungere i semi della bacca di vainiglia ed il cioccolato intiepidito. mescolare bene ed, infine, aggiungere la farina. Imburrare  molto bene uno stampo 20x20, versarvi il composto ed infornare a 180 gradi, per 30-35 minuti. Far raffreddare bene, prima di tagliare i brownies in rettangoli.

Cinnamon rolls  ( di Peter Reinhart)

Farina 00                             800 g
Sale                                     14 g
Zucchero                             85 g
Lievito di birra                   16 g
Latte scremato                    490 g
Olio evo                              113 g
Buccia di limone
Uvetta                                  130 g
Cannella

Il giorno prima, setacciare la farina con il sale in una ciotola; aggiungere lo zucchero. Sciogliere il lievito nel latte tiepido ed aggiungerlo alla farina, insieme all'olio e alla buccia grattugiata di 2 limoni. Impastare fino ad incordatura, coprire con pellicola e mettere in frigo. Il giorno dopo, stendere la pasta in due rettangoli, spolverizzarli di cannella, distribuirvi sopra l'uvetta, fatta rinvenire in acqua tiepida e arrotolare, formando due cilindri. Avvolgere i cilindri nella pellicola e metterli in freezer per 1 ora. Trascorso questo tempo, tirarli fuori, tagliarli a fette e mettere i rolls su una placca rivestita di carta forno a lievitare per un'ora. Infornare a 180 gradi per mezz'ora. A questo punto, andrebbero glassati, ma io ho saltato questo step.

Muffins  (di Paul Hollywood)

Burro                                   200 g
Zucchero                             150 g
Uova                                    4
Farina 00                             200 g
Lievito chimico                  1/2 bustina
Sale                                     1 pizzico
Latte                                    1 cucchiaio
Gocce di cioccolato            150 g
oppure
Mirtilli                                 250 g

Mescolare il burro ammorbidito con lo zucchero e aggiungere le uova, una alla volta ed il latte. Setacciare la farina con il sale ed il lievito ed aggiungerla alle uova, amalgamando il tutto, ma senza mescolare troppo. Aggiungere le gocce di cioccolato, oppure i mirtilli. Distribuire il composto nei pirottini ed infornare a 200 gradi per 15-20 minuti.

Cheese cake  (di Betty Crocker)

Per il guscio

Biscotti Digestive                  1 pacco 
Burro                                      60 g
Uova                                       2

Ridurre i biscotti in polvere ed impastarli col burro ammorbidito e le uova. Rivestire con questo composto il fondo ed i lati di uno stampo a cerniera  da 24 cm, unto di burro. Infornare a 180 gradi per 15 minuti

Per il ripieno

Cream cheese                          1, 150 kg      
Zucchero                                  175 g
Farina 00                                  3 cucchiai
Burro morbido                         115 g
Sale                                          1 pizzico
Uova                                         5
Tuorli                                       2
Panna fresca                            125 g   
Buccia di limone                         

Mescolare con le fruste elettriche il cream cheese, lo zucchero, la farina, il sale, la buccia grattugiata di 2 limoni e due uova. Continuare a lavorare il composto, aggiungendo le altre uova ed i tuorli, uno alla volta. Da ultima, aggiungere la panna. Versare la crema nel guscio di biscotti ed infornare a 250 gradi per 10 minuti, poi abbassare la temperatura a 100 gradi e proseguire la cottura per  un'ora.

                                     
    Il buffet prima dell'assalto ( per questa foto ringrazio Camilla Isotti)




Le cervellatine in crosta


La tortilla 



La quiche lorraine



Uno dei cakes



Le olive in crosta



I panini farciti



La crostata agli asparagi

I cinnamon rolls




La cheese cake


Le torte decorate, l'ho detto altre volte, non sono nelle mie corde pratiche ed "ideologiche", per cui ci hanno pensato la mamma del festeggiato ed una di lei amica.



Il più dolce di tutti



giovedì 20 marzo 2014

Ale bread

Continua la sperimentazione con i pani del libro di Paul Hollywood. Stavolta, ho provato un pane alla birra, anche questo un pane facile e veloce da fare. Il risultato sono stati dei panini con una bella crosta croccante ed una mollica soffice e saporita, perfetti per essere farciti. Nella ricetta del libro, Hollywood usa, insieme alla farina forte, della farina integrale, io non l'avevo ed ho usato della farina di cereali misti,, ma direi che la sostituzione nulla toglie al risultato finale, anzi. Per i nostri gusti, è risultato leggermente sciapo, per cui, credo che, la prossima volta (perché ci sarà senz'altro una prossima volta, da tanto che ci è piaciuto) userò un tantino più di sale.

Pane alla birra

Farina Manitoba            200 g
Farina di cereali misti    50 g
Sale                               5 g
Lievito di birra              5 g
Burro                            15 g
Birra chiara                   150 g
Olio evo                        1/2 cucchiaio

Mettere nella ciotola della planetaria le farine, il burro ammorbidito e metà della birra ed impastare. Man mano aggiungere il resto della birra e, da ultimo, il sale. Quando l'impasto apparirà incordato, versarlo sulla spianatoia ed impastarlo ancora a mano per un paio di minuti. Formare una palla, ungerla d'olio e metterla in un ciotola unta d'olio. Coprire con pellicola e far lievitare per un paio d'ore. Trascorso questo tempo, rovesciare l'impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e dare un giro di pieghe del primo tipo. Dividere l'impasto in 5-6 pezzi di ugual peso e rotolarli sulla spianatoia, formando delle palline. Metterle le palline sulla leccarda rivestita di carta forno e, con le forbici, praticare dei tagli sui panini. Coprire a campana e far lievitare ancora per circa un'ora. Spruzzare i panini con un po' d'acqua ed infornare a 210 gradi per circa 30 minuti. Volendo, prima d'infornare, si possono spolverizzare con semola rimacinata di grano duro.
Aggiornamento: non avendo della Manitoba in casa, l'ho rifatto sostituendola con della comunissima farina del super ed è venuto buonissimo lo stesso.








lunedì 17 marzo 2014

Soufflé di gamberetti

Nei prossimi giorni, il "Catering zia Mariella" si produrrà in un buffet (per 50 persone...) per il primo compleanno di uno dei pronipotini e, quindi, sono qui a redigere menu, lista della spesa, piani di lavoro ecc ecc. Tuttavia, non ho voluto perdermi l'occasione di preparare un secondo soufflé, per l' MTC di questo mese.
Ho preparato la base del soufflé, come descritto qui e vi ho aggiunto 80 g di gamberetti sgusciati (mi sono attenuta alle proporzioni indicate da Fabiana, ma, dovessi rifarli, credo che ce ne metterei un po' di più),  grossolanamente tritati al coltello e la buccia grattugiata di mezza arancia. 
Ho visto che anche altri partecipanti all' MTC hanno impiegato i gamberi, eppure tutte le ricette sono, in qualche modo, diverse. La parte del leone, nel diversificare le ricette, la fa, ovviamente, la salsa. Io mi sono lontanamente ispirata all'ajo blanco spagnolo e devo dire che ci stava perfettamente come abbinamento.

Per la salsa

Carota                     1
Cipolla                    1/2
Sedano                    1 gambo
Farina                     15 g
Burro                      15 g
Mandorle                50 g
Aglio                       1/2 spicchio

Con il sedano, la carota e la cipolla preparare un brodo vegetale. Con il burro e la farina preparare un roux e diluirlo con 150 ml di brodo filtrato. Salare e cuocere fino ad avere una vellutata della giusta consistenza. Tostare le mandorle e frullarle con il mezzo spicchio d'aglio; aggiungere il tutto alla salsa e servirla insieme al soufflé, decorando con zeste d'arancia.





venerdì 14 marzo 2014

In principio fu Hermé

Quando, la settimana scorsa, ho sentito le mie istruttrici di Pilates esultare per il rinvenimento nella borsa di un pacchetto dimenticato di cioccolatini, dentro di me, ho gongolato. Bene, ho pensato, questa è l'occasione buona per provare a fare un altro tipo di quei libidinosi cioccolatini che ho adocchiato su PH10. Così, uscendo dallo spogliatoio, ho detto: "Ragazze, la prossima volta, ve li porto io i cioccolatini!" 
Tornata a casa, ho preso l'imponente tomo ed ho iniziato a sfogliarlo, per decidere quali cioccolatini fare. Sono stata immediatamente attratta dagli Absolutement Chocolat au lait. 
Al momento di prepararli, però, ho modificato così tanto la ricetta che, alla fine, dell'ispirazione di Hermé, è rimasto solo il croccante di mandorle. Ovviamente, non so come sarebbero venuti se avessi seguito fedelmente la ricetta originale, quello che so con certezza è che questi sono i cioccolatini più peccaminosi che io abbia mai fatto!

Absolutement Mariellà (viva la modestia...)
(circa 30)

Per il croccante

Mandorle spellate               150 g
Zucchero                             90 g
Miele                                  1 cucchiaino
Arancia                               1
Scorze d'arancia candite    50 g

Mettere lo zucchero ed il miele in un pentolino, aggiungere la buccia grattugiata dell'arancia, bagnare con un cucchiaio d'acqua e cuocere fino ad avere un caramello biondo. A questo punto, aggiungere le mandorle tostate e ancora calde e mescolare, in modo da rivestirle bene di caramello. Versare il tutto su un foglio di carta forno, appiattendo il croccante con l'aiuto dell'arancia.
Una volta che il croccante si sarà completamente raffreddato, romperlo grossolanamente e metterlo nel mixer, insieme ai 50 g di scorze d'arancia candite (io ho usato quelle che avevo fatto da me), fino a che, con l'azione delle lame e del calore derivante dall'attrito, si sarà formata una pasta omogenea.

Per i cioccolatini

Cioccolato al latte              150 g
Cioccolato fondente           150 g
Cioccolato bianco               25 g
Burro                                   25 g
Granella di mandorle          50 g

Tostare la granella di mandorle nel forno. In un bagnomaria, sciogliere il cioccolato al latte, insieme al burro e al cioccolato bianco. Aggiungere la pasta ottenuta dal croccante ed amalgamare. Versare il tutto in un quadrato di 16x16 cm, appoggiato su un foglio di carta forno e con i lati rivestiti di strisce di acetato. Livellare il composto, dandogli uno spessore uniforme. Versarvi sopra la granella tostata, pressandola leggermente con le mani, per farla aderire. Lasciar raffreddare. A questo punto, togliere il quadrato e, con un coltello affilato, tagliare il composto in rettangoli di circa 2x3 cm. Temperare il cioccolato fondente ed immergervi le barrette di ripieno, rivestendole ben bene. Sgocciolare il cioccolato in eccesso e mettere i cioccolatini ad asciugare su un foglio di carta forno.







Con questa ricetta partecipo al Glu-Fri-Day

giovedì 13 marzo 2014

Leggero come un soffio


Ed è ancora MTC. Stavolta, a vincere è stata Fabiana, la cui abilità tecnica, unita ad una creatività pirotecnica, mi lascia a bocca aperta ad ogni sfida.  Non dirò altro sull'ammirazione che provo per lei per tema di essere accusata di piaggeria. 
Veniamo, piuttosto, alla ricetta che ci ha proposto: il soufflé. Ma mica un soufflé "normale", con la bechamel, come lo abbiamo sempre fatto. No, no, Fabiana ci ha proposto la ricetta di Cyril Lignac, nientepopodimenoche uno chef stellato! Una ricetta che, già solo a leggerla, prometteva di essere saporita e delicata al tempo stesso. Oltre a prestarsi ad un'infinità di variazioni, così tante che ho corso il rischio di perdermi, prima di riuscire a decidere quale combinazione di gusti scegliere.
Alla fine, ho deciso di andare lontano, di combinare la delicatezza del soufflé con i gusti decisi della cucina straniera, che, come ho detto ripetutamente, amo di più: quella indiana. 
Il dahl è una zuppa speziata (ovviamente...) di lenticchie, che costituisce uno dei pilastri dell'alimentazione nel Subcontinente ed io ho provato ad unire il suo sapore al soufflé, con un risultato che ci è piaciuto tantissimo.

Chana Masala Dahl Souffle'

Per il dahl

Lenticchie decorticate    150 g
Cipolla                           1/2
Burro chiarificato           25 g
Chana Masala                2 cucchiaini
Brodo di carne
Sale

Affettare sottilmente la cipolla e farla rosolare dolcemente nel burro chiarificato, insieme alle spezie ( i 2 cucchiaini sono indicativi: la dose può essere aumentata o diminuita, a seconda del gusto, tenendo, però  presente che il gusto andrà un po' a "diluirsi", una volta che il passato di lenticchie verrà aggiunto al resto) .
Quando la cipolla sarà ben rosolata, aggiungere le lenticchie e tanto brodo quanto basta a coprirle (per una versione vegetariana, usare acqua, al posto del brodo). Portare le lenticchie a cottura, scolarle, nel caso vi fosse dell'acqua in eccesso, e passarle al setaccio. Mettere il passato in una padella e farlo asciugare un po' sul fuoco.

Per il soufflé

Panna fresca                   100 ml
Maizena                         10 g
Burro                             10 g
Uova                              2
Pan grattato                   1 cucchiaio
Burro per ungere
Sale

Accendere il forno a 200 gradi. Con l'aiuto di un pennello,  ungere accuratamente col del burro fuso 
gli stampini. Questa fase è cruciale, perché, se gli stampi non sono unti in maniera perfetta, il soufflé non crescerà in maniera uniforme. Infatti, per quanta cura io abbia messo in questa operazione, non devo essere stata perfetta ed il mio soufflé è risultato un tantino sbilenco da un lato. Spolverizzare gli stampini unti con del pan grattato e riporli in frigo.
Sciogliere a freddo in un paio di cucchiai di panna la maizena. Portare a bollore il resto della panna e, a questo punto, aggiungere la maizena diluita nella panna. Abbassare la fiamma e proseguire la cottura, sempre mescolando con una frusta, fino ad ottenere una crema densa. Fuori dal fuoco, aggiungere il burro e, uno alla volta, i tuorli. Aggiungere al composto 70-80 g di passato di lenticchie. Montare a neve gli albumi ed unirli delicatamente al resto, amalgamandoli senza smontarli. Distribuire il tutto negli stampini, riempiendoli per 2/3 ed infornare per 15/18 minuti.

Per la salsa

Brodo di carne             120 ml
Farina 00                     10 g
Burro                           10 g
Chana Masala              1 cucchiaino
Sale

Con la farina ed il burro, preparare un roux, scioglierlo sul fuoco e aggiungere il chana masala e, successivamente, il brodo caldo, in 2-3 volte. Completare la cottura della salsa. Quando il soufflé è cotto, affondarvi un cucchiaio e versare, nell'incavo che si sarà formato, la salsa.         





lunedì 10 marzo 2014

Speedy bread

Per gran parte della mia vita, ho pensato che fare il pane fosse roba solo da professionisti. Una convinzione abbastanza illogica, visto che, per secoli, il pane si è fatto in casa. Anche mia nonna, da giovane, ad Ischia, lo faceva, utilizzando l'acqua di mare, per risparmiare il sale... Altri tempi, altro mare! Poi, ho scoperto le soddisfazioni della panificazione casalinga. Il mio primo pane è stato il biove delle Simili. Da quel punto di partenza, è stato tutto un approfondimento sulla forza delle farine, i tempi di lievitazione, il lievito madre, la biga ecc. ecc. Anche con la "rivoluzione" rappresentata dal pane senza impastare, o dalla macchina del pane (alla quale non sono mai riuscita a convertirmi), panificare mi è sempre sembrata comunque un'operazione che richiedeva tempo e tecniche adeguate. 
Forse è per questo che la lettura dei libri di Paul Hollywood mi sta affascinando tanto. Perché lui la fa semplice... tremendamente semplice... Risolvendo, tra l'altro, quello che, per me, era sempre stato un mistero: come fosse possibile che, in certi romanzi americani che leggevo, il/la protagonista, che, per un centinaio di pagine, era sopravvissuto esclusivamente a furia di pranzi di lavoro a base di sushi e di cene rappresentate da pizza o da cibo cinese take away, avendo a cena una lei o un lui su cui far colpo, si mettesse a fare il pane... Insomma, il pane, per me, aveva una sua sacralità, richiedeva passione e abilità, come poteva essere che simili incolti, gastronomicamente parlando, si dedicassero, di punto in bianco, alla sua "liturgia"? Bè, forse leggevano i libri di Paul Hollywood...
E', quindi, con uno stupore incredulo che mi sto dedicando all'esecuzione dei suoi pani. Dopo il primo, che ci è piaciuto molto, ho voluto provare il più veloce di tutti: il soda bread. Il risultato è stato più che soddisfacente. Forse non sarà il pane migliore che io abbia mai mangiato, però, in meno di un'ora si ottiene un pane più che dignitoso, da tener presente per un'emergenza dell'ultimo minuto.
La ricetta prevede l'uso del buttermilk, che come ho appreso nel corso di un'interessante discussione su Facebook, a proposito di questo pane qui, non è, come credevo, il latticello che si ottiene dalla preparazione delle mie caciottine home made, bensì il siero ottenuto dalla preparazione del burro e poi lasciato acidificare. Io l'ho sostituito con latte diluito con acqua al 50% e acidificato con succo di limone. Resta per me un mistero ( e chi saprà spiegarmelo mi farà un favore) il perché la mollica del pane sia venuta giallognola, pur avendo usato io una normale farina 00 (ho letto altrove che il soda bread non "ama" farine di forza).

Soda bread


Farina 00                        250 g
Latte                              125 ml
Acqua                            125 ml
Succo di limone             2 cucchiaini
Bicarbonato di sodio     1/2 cucchiaino
Sale                               1 cucchiaino

Accendere il forno a 200 gradi. Setacciare la farina con il sale ed il bicarbonato. Aggiungere i liquidi ed impastare velocemente. Formare una palla e, con una spatola, incidere a croce. Infornare per 20-25 minuti. That's all, folks!





sabato 8 marzo 2014

Parfait al cioccolato bianco con gelè ai lamponi per UnLAMPONEl cuore





Con questa iniziativa, i food blogger che aderiscono a "unlamponelcuore" intendono far conoscere il progetto "lamponi di pace" ella Cooperativa Agricola Insieme (http://coop-insieme.com/),nata nel giugno del 2003 per favorire il ritorno a casa delle donne di Bratunac, dopo la deportazione successiva al massacro di Srebrenica, nel quale le truppe di Radko Mladic uccisero tutti i loro mariti e i loro figli maschi. Per aiutare e sostenere il rientro nelle loro terre devastate dalla guerra civile, dopo circa dieci anni di permanenza nei campi profughi, è nato questo progetto, mirato a riattivare un sistema di microeconomia basato sul recupero dell'antica coltura dei lamponi e sull'organizzazione delle famiglie in piccole cooperative, al fine di ricostruire la trama di un tessuto sociale fondato sull'aiuto reciproco, sul mutuo sostegno e sulla collaborazione di tutti. A distanza di oltre dieci anni dall'inaugurazione del progetto, il sogno di questa cooperativa è diventato una realtà viva e vitale, capace di vita autonoma e simbolo concreto della trasformazione della parola "ritorno" nella scelta del "restare".

 Tutto è partito da qui, da questo post, grazie al quale Anna Maria ci ha fatto conoscere una realtà costruita da donne che hanno immensamente sofferto, ma che hanno saputo rialzarsi e ricominciare, come solo le donne sanno fare. Una realtà fatta di speranza e di pace. 
E' nata così l'idea di celebrare la festa della donna facendo conoscere, il più diffusamente possibile, l'attività di questa cooperativa. L'adesione è stata entusiastica ed oggi uno tsunami di lamponi inonderà blog, social networks e testate giornalistiche. Per ricordare che la guerra è una sporca faccenda, ma, per le donne, fin dalla notte dei tempi, lo è sempre stata un po' di più.  E per parlare di pace, proprio quando i venti di guerra hanno ripreso a soffiare più forte.


Parfait al cioccolato bianco e lamponi

Per  la gelé ai lamponi

Lamponi                  125 g
Zucchero                  35 g
Gelatina in fogli       2 g

Ammollare la gelatina in acqua fredda. Frullare i lamponi e setacciare il frullato, per eliminare i semini. Aggiungere lo zucchero, versare il tutto in un pentolino e scaldarlo. Aggiungere la gelatina ammollata e strizzata. Distribuire il composto in uno stampo di silicone a semisfere da 3 cm, far raffreddare e congelare. 

Per il croccante

 Mandorle tostate     50 g
Zucchero                  25 g
Miele                       1 cucchiaino

Mettere lo zucchero in un pentolino, insieme al miele e ad un mezzo cucchiaio d'acqua. Cuocere fino ad ottenere un caramello biondo. Aggiungere le mandorle, possibilmente calde, e girare, in modo che si rivestano di caramello. Versare il croccante su un foglio di carta forno e, con l'aiuto di un'arancia, appiattirlo. Una volta freddo, metterlo in una bustina di plastica e, col matterello o col batticarne, frantumarlo.

Per il parfait
Panna                       150 g
Cioccolato bianco    100 g
Zucchero                  60 g
Latte                         50 g
Tuorli                       2

Mettere in un pentolino lo zucchero con 50 g di acqua, mettere sul fuoco e controllare che la temperatura dello sciroppo arrivi a 112 gradi. Intanto, montare i tuorli con le fruste e, quando lo sciroppo sarà pronto, versarlo a filo sui tuorli montati. Sempre sbattendo, posizionare la ciotola coi tuorli sopra un bagnomaria bollente, dopo aver spento il fuoco. Continuare a montare, fino ad ottenere un composto cremoso. Levare dal bagnomaria ed aggiungervi il cioccolato fuso. Trasferire la ciotola in un bagnomaria freddo e continuare a lavorare il composto, fino a che sarà freddo. Semimontare la panna ed aggiungerla delicatamente al resto. Aggiungere il croccante frantumato, meno un cucchiaio, che servirà per la decorazione.
Versare una parte del composto negli stampini e metterli in freezer per una decina di minuti. Estrarre le semisfere di gelé dallo stampo e unirle a due a due, facendole aderire una all'altra. Disporre ogni sfera al centro di ogni stampino e riempirli col resto del composto. Mettere in freezer per almeno 12 ore.









Ecco dove si possono trovare i prodotti della Cooperativa Agricola Insieme: - sono distribuiti da Coop-Adriatica e NordEst quindi si trovano più facilmente nel Veneto, Friuli Venezia Giulia, parte dell'Emilia e della Lombardia al confinte.
I punti vendita che hanno in assortimento i prodotti partono dai 1000mq in su;
- sono distribuiti anche da Altromercato e dal commercio equosolidale e dal loro sito (altromercato.it) è possibile, tramite anche una richiesta via email, ottenere i punti vendita;
- nel milanese vengono distribuito da MioBio (http://www.mio-bio.it/), un gas molto attivo;
- Rada Zarcovick, la responsabile della cooperativa, sta prendendo accordi con le Coop che si occupano dei punti vendita della Lombardia e della Toscana per poter distribuire anche in queste zone i loro prodotti.

Per quanto riguarda Coop Adriatica le confetture dei frutti della pace è in assortimento solo nel canale iper:
ADRIATICA BOLOGNA IPER BORGO
ADRIATICA BOLOGNA NOVA
ADRIATICA BOLOGNA LAME
ADRIATICA VENETO SAN DONA'
ADRIATICA VENETO SCHIO
ADRIATICA VENETO CONEGLIANO
ADRIATICA VENETO VIGONZA
ADRIATICA ROMAGNA IMOLA
ADRIATICA ROMAGNA RIMINI
ADRIATICA ROMAGNA LUGO
ADRIATICA ROMAGNA FAENZA
ADRIATICA ROMAGNA RAVENNA
ADRIATICA MARCHE PESARO
ADRIATICA MARCHE CESANO
ADRIATICA ABRUZZO SAN BENEDETTO
ADRIATICA ABRUZZO CHIETI
ADRIATICA ABRUZZO ASCOLI