Con tutto il parlare del temperaggio che si è fatto in questi giorni, mi son tornate alla mente le mie prime esperienze con la lavorazione del cioccolato.
La primissima volta è stata moltissimi anni fa (non ero nemmeno sposata), quando mi misi in testa di fare le uova di Pasqua per i nipotini. All'epoca, per i non addetti ai lavori, era molto più difficile di adesso trovare le attrezzature adatte, per cui ricordo che già solo trovare lo stampo fu un'impresa. Una volta entratane in possesso, credevo di aver risolto, credevo che mi bastasse sciogliere il cioccolato, colarlo nello stampo e aspettare che si freddasse per avere le mie mezze uova. Potete immaginare come andò a finire...il cioccolato fu rimosso dallo stampo praticamente con lo scalpello...
Qualche anno dopo, andai a seguire un corso tenuto da un noto cioccolatiere napoletano. Alla prima lezione, costui esordì dicendo: "il cioccolato va temperato, ma poiché per voi sarebbe difficile, è inutile che vi spieghi come si fa". Se non fossi stata ignorante com'ero, a quel punto, ci sarebbe stato da alzarsi, pretendere la restituzione di quanto pagato e andarsene...
Poi venne l'era di Internet, ho cominciato a leggere, documentarmi, ho fatto altri corsi e, finalmente, il temperaggio non ha avuto più segreti per me.
Veniamo, ora, agli altri due tipi di bacio che ho fatto per questo MTC n. 45.
Per i primi, ho scelto una frase del mio poeta preferito (cantautore sarebbe riduttivo): Leonard Cohen, un uomo che con la sua musica, i suoi testi fitti di simbolismi e la sua voce di velluto riesce sempre a darmi i brividi. Il suo concerto, in una notte d'estate a Piazza San Marco, a Venezia, è stato uno dei regali più belli che io mi sia mai fatta.
Baci autunnali (x 15)
Cioccolato fondente 150 g + 300
Panna 75 g
Burro 30 g
Confettura di castagne 170 g
Rum 1 cucchiaio
Rottami di marroni 60 g
Sciogliere i 150 g di cioccolato a bagnomaria. Scaldare la panna col burro e versarla, in due riprese, sul cioccolato fuso, girando per amalgamare il tutto. Aggiungere la confettura ed il rum e mescolare ancora. Mettere la ganache in frigo per tutta la notte. Il giorno dopo, dividere la ganache in porzioni grandi quanto una noce e modellarle con le mani, dando loro la classica forma a cupola. Mettere su ogni cupoletta un pezzo di marron glacè. Temperare i rimanenti 300 g di cioccolato ed immergervi i cioccolatini. Sgocciolarli bene e metterli ad asciugare su carta forno.
La seconda versione, invece, prende spunto dai torroni dei morti, che si preparano da noi, ad inizio novembre, alcuni dei quali racchiudono, nel guscio di cioccolato, diversi strati. E, a questi, ho accostato una frase di Neruda.
Baci a strisce
Per la ganache al pistacchio
Cioccolato bianco 100 g
Pasta di pistacchio 50 g
Sciogliere il cioccolato a bagnomaria e mescolarvi la pasta di pistacchio. Colarla sul fondo di stampi di silicone a semisfera e mettere a rassodare in frigo.
Per la ganache al cioccolato bianco
Cioccolato bianco 120 g
Panna fresca 50 g
Burro 20 g
Estratto di vaniglia 1/2 cucchiano
Scaldare la panna col burro e versarla sul cioccolato fuso a bagnomaria. Mettere la ganache in un sac a poche, farla raffreddare e stratificarla su quella al pistacchio, ormai rassodata. Di nuovo in frigo.
Per la ganache gianduia
Cioccolato fondente 150 g
Pasta di nocciole 75 g
Procedere come per quella al pistacchio e, con questa, formare l'ultimo strato del cioccolatino.
Una volta rassodati, smodellare i cioccolatini, e poggiare su ognuno un pistacchio, premendo leggermente per farli aderire. Temperare 300 g di cioccolato ed immergervi i cioccolatini. Sgocciolarli bene e metterli ad asciugare su carta forno.
Ma allora dillo che sei una baciatrice seriale!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
RispondiEliminaSfacciatamente seducenti.................50 "euri" ben investiti, tu sai come produrre gioia!!:))))
Anche io avevo pensato al torrone dei morti, ma ho desistito...... wow sono bellissimi
RispondiEliminastupendi, entrambi, non posso scegliere, li voglio tutt'e due!!!
RispondiEliminaanch'io avevo pensato a marroni cioccolato e rum ma poi il castagnaccio ha preso il sopravvento :-D
questi sono veramente stupendi, a stisce per un tripudio per la vista e il gusto, bravissima!
RispondiEliminaAndare ad un corso sul cioccolato e sentirsi dire che il temperaggio è troppo difficile ....e che ve lo insegno a fare......mi verrebbe da ridere se non fosse tragico...mi chiedo cosa vi abbia insegnato allora. Meno male che la voglia ti ha fatto recuperare e alla grande direi. La prima versione è piena di aromi che amo, ma la seconda a strati è incredibile. Mi piace moltissimo.
RispondiEliminaDue versioni una più golosa dell'altra;-) bellissimi! Lidia
RispondiEliminaNon so se mi piace di più l'ispirazione (Cohen e Neruda WOW!) o i baci...dai diciamo fantastici entrambi
RispondiEliminasi va bè.....mi hai anche rottamato i marroni!!! ahahah sei una forza! Complimenti and more and more and more.....
RispondiEliminaGli ultimi sono stupendi, un arcobaleno!
RispondiEliminaBrava!
:*
Favolosi i baci a strisce, è un piacere vederli, ma mi sa che a mangiarli sia tutta un'altra musica! Un bacio (tanto per rimaner in tema)
RispondiEliminaSono splendidi entrambi, ma quelli a strisce sono superlativi!!
RispondiEliminaBravissima!
Quoto i commenti precedenti, sono meravigliosi entrambi, ma quelli a strisce sono fenomenali! Sei bravissima!!! :O
RispondiEliminaConfettura di castagne e rum?! Adooooooro!
RispondiEliminaHo visto anche quelli a strisce, inutile dirti che ho apprezzato tantissimo anche per il riferimento al nostro torrone dei morti!
E questi stampini li vorrei anch'io!!
Bravissima Mariella, ogni bacio è una chicca speciale! In bocca al lupo!
Ciao Mariella, i tuo i baci alla castagna sono fenomenali! Sarà che adoro la castagna in ogni forma ma...mi hai proprio fatto venir voglia di provarli!
RispondiEliminaAlice
è la tua gara, mariella- e ti stai esprimendo a livelli altissimi. temperaggi perfetti, sapori sempre ben combinati, cultura e gusto e classe che si fanno cioccolatini. Veramente senza parola: bravissima!
RispondiEliminaEcco altri due capolavori che non riuscirò mai a ripetere.
RispondiEliminaPer me il temperaggio continua ad essere un oceano di misteri, aggiungi poi che non ho il piano di marmo ed ho fatto filotto.
Splendidi tutti e due.
Grande
Nora
Trovo che questi siano davvero fantastici, la foto dell'interno è perfetta e il sapore deve essere sublime!
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