giovedì 11 maggio 2017

Mission impossible?

Io amo fare la spesa, ma bisogna precisare che amo fare la spesa a Napoli, al mercato. Amo aggirarmi fra le bancarelle, confrontando prezzi e qualità, amo il rapporto con i commercianti che non è mai una mera transazione economica, ma è sempre, salvo rarissime eccezioni, condito da una battuta, un commento, una gentilezza, qualcosa che ti fa sentire un essere umano prima ancora che un cliente. E, poi, la varietà esuberante della merce a prezzi che non credo sia facile trovare altrove, come queste foto possono testimoniare.





 La giornata di oggi è dedicata dal Calendario del cibo alla figura di Petronilla ed al recupero dei suoi insegnamenti su una cucina sana, buona ed attenta al risparmio, cosa quanto mai opportuna in questi tempi di crisi. 
Nell'ambito di questa celebrazione, la van Pelt ci ha lanciato una sfida: preparare un menu di tre portate, per due persone con soli 3 euro. Impossibile? No, se si sa fare la spesa con oculatezza e si recupera anche quanto normalmente va sprecato. Un impegno virtuoso, che lancia una segnale ben preciso: basta sprechi per il bene dei nostri portafogli ed anche dell'ambiente.
Due parole sulla pasta che ho impiegato. Un paio di volte l'anno, magari approfittando di una gita in Costiera, vado a fare provvista di pasta presso un piccolo pastificio di Gragnano. Tra i pacchi di vari formati di cui faccio scorta, non mi faccio mai mancare un pacco di "scarti". Si tratta di un miscuglio di pasta lunga che si è spezzata e che è perfetta da cucinare con i legumi e con le verdure (zucca, cavolfiore, patate ecc.) o anche per fare una frittata di pasta. La qualità è la stessa dell'altra pasta che compro, ma, in questo caso, un pacco da 3 k costa solo 3 euro. Del resto, la tradizione popolare di cucinare certi piatti con la pasta "mista" risale a quando la pasta si vendeva sfusa. Capitava, così, che sul fondo dei sacchi rimanesse un po' di pasta, magari un po' "acciacatella", che veniva messa tutta assieme e venduta ad un prezzo più basso e, quindi,  acquistata dagli strati più poveri della popolazione. La geniale intuizione, nata dal bisogno, ha fatto si che, ormai, molti pastifici producano della pasta mischiata ad hoc, ma allo stesso prezzo dei formati singoli. Non così il mio piccolo pastificio. E' stato, quindi, naturale, per me, usare questa pasta nel mio menu a 3 euro.
Sia l'olio evo che il Parmigiano li compro direttamente dai produttori, spuntando un buon prezzo (8 euro/l per l'olio e 14 euro/k per il Parmigiano 36 mesi), in cambio di un'ottima qualità.
Ho preparato:

Pasta e piselli "scappati"
Tortini di alici
Sorbetto di fragole.

Pasta e piselli "scappati"

Pasta mista                     200 g (20 cent)
Baccelli di piselli           400 g
Pancetta                          50 g (50 cent)
Cipollotto                       1  
Olio evo                          30 ml (24 cent)
Parmigiano                     15 g (21 cent) 
Sale

Una volta sgusciati i piselli, tenere da parte i baccelli e cuocerli in acqua bollente per una decina di minuti. Scolarli e passarli al passaverdure, raccogliendo la purea che ne verrà fuori. Rosolare il cipollotto fresco nell'olio, aggiungere la pancetta e, successivamente, e la purea di baccelli. 


Cuocere la pasta in acqua bollente salata, scolarla e saltarla in padella con il condimento. Spolverizzare col Parmigiano e servire. 


Tortini di alici

Alici                             150 g (15 cent)
Ricotta romana             80 g (76 cent)
Pangrattato                   1/2 cucchiaio 
Scorza di limone
Olio evo                        1/2 cucchiaio
Sale

Ungere due stampini da creme caramel e spolverizzarli col pan grattato. Rivestirli con le alici, facendo debordare le code. Mescolare la ricotta con della buccia di limone grattugiata e riempire gli stampini. Chiudere ripiegando le code verso il centro dello stampino, spolverizzare con un po' di pan grattato, aggiungere un filo d'olio ed infornare a 180 gradi per una decina di minuti o, comunque, fino a che si sarà formata una crosticina dorata.
Prima della cottura





Sorbetto di fragole

Fragole                        300 g (60 cent)
Arancia                       1/2 (10 cent)
Zucchero                     30 g (20 cent) 

Lavare le fragole e metterle in congelatore per 2-3 ore. Devono congelarsi, ma non completamente. Trascorso questo tempo, metterle nel frullatore con il succo della mezza arancia e lo zucchero. Frullare. Se il sorbetto dovesse apparire ancora un po' liquido, rimetterlo in congelatore, avendo cura di mescolarlo di tanto in tanto, fino a che avrà raggiunto la giusta consistenza.     


Totale: 2,96 euro


15 commenti:

  1. Ma che brava. Io sono stato molto più terra-terra. Complimenti

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  2. Bellissimo il tuo menu Mariella, anch'io volevo usare le bucce dei piselli, ma li ho trovati bruttini, perciò ho cambiato piatto. Ma tu sei stata fantastica, primo secondo e dolce!!! Mitica!!!

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  3. Bellissimo il tuo menù Mariella! La pasta con le bucce di piselli specialmente

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  4. ... Mi unisco a Gianni, anche il mio menu è molto più terra-terra. E a proposito di "terra", la tua è meravigliosa e offre tantissimo; non vedo l'ora di tornarci. Sto facendo il giro di chi ha già postato e qui ho trovato un grande menu, da copiare :D Ciao

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  5. Bel menu. Vario, gustoso ed anche colorato. Bravissima.

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  6. Bravissima Mariella!!! Questi menù sono di stimolo ed insegnamento!!!

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  7. Mariella quel tortino vale tutto il menù per me! Il menù è stagionale,vivace e intelligente.

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  8. Un menu delizioso semplice ma fatto d'ingredienti molto gustosi, complimenti

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  9. Che meraviglia le foto di questi banchi, anche io frutta, verdura e pesce le prendo al mercato, ma il pesce non è bellissimo come quello che si può trovare da te. Complimenti per il menù, i tuoi tortini di alici te li ruberò presto!

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  10. Mariella, sei stata veramente creativa. In effetti a Napoli i prezzi sono tutt'altra cosa che in altre città (qui a Firenze, le fragole a 2€ al kilo non le ho mai viste, nemmeno in piena stagione)... ma le idee che hai avuto mi piacciono molto! Penso che rifarò i tortini e pure userò i baccelli dei piselli (mi si stringe il cuore quando mi tocca buttarli nell'umido)!

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  11. posso partire dalle foto del mercato? e che bei prezzi,mariella,che bei prezzi. Non ti parlo da singaporiana,ma da genovese: li troviamo anche da noi,sia chiaro,ma bisogna proprio andarseli a cercare, macinando chilometri (e spendendo di benzina e parcheggio quello che poi si finisce per risparmiare). E quella freschezza,invoglia a comprare.
    La pasta rotta ce l'abbiamo anche qui,non nei pacchi in commercio,ma nella tradizione. una volta,il minestrone si faceva con gli spaghetti rotti rimasti nel cassetto.. siccome i negozianti non li potevano vendere a prezzo intero,si erano inventati questa usanza che poi si è cementata negli anni. E recuperare queste tradizioni è una cosa buona e giusta,specialmente se poi prendono la forma di questo menu,oltretutto con un secondo piatto a base di pesce. lo hai strutturato all'italiana, quindi scegliendo la via più difficile,con due portate impegnative- e alla fine hai reso la tua missione impossibile non solo possibile,ma anche capace di far venir fame a tutte le ore.Bravissima!

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  12. Bello il tuo menu ed intelligente, sfiziosa la pasta, molto appetitoso il tortino di alici e delizioso il sorbetto. Brava e che meraviglia le foto del mercato :-)

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  13. Mi fa una gola pazzesca il tuo menù, e le ricette sono tutte da copiare, bravissima Mariella!

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  14. A parte l'invidia per i prezzi che trovi al mercato a Napoli (da noi si moltiplicano per 3!) tanto che volevo venire a far spesa da te perché comunque anche con il costo del viaggio in treno mi sa che rischierei di guadagnarci.
    A parte ciò, le ricette di Petronilla sono un must di casa mia. Ereditai un libretto di Petronilla alcuni anni fa da una zia e lo tengo come l'oro. Ha le pagine sgualcite ed ingiallite dal tempo; gli appunti della zia a margine e (addirittura!) delle ricette trascritte sul retro di una tessera annonaria. Insomma: un piccolo tesoro!
    Brava Mariella, come sempre.
    Nora

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