martedì 28 giugno 2022
Il mio dip spinaci e mandorle per il Club del 27
mercoledì 27 aprile 2022
La mia qui che con asparagi arrostiti per il Club del 27
Questo sara un post molto breve, perche sono a Salisburgo da mia figlia e sto scrivendo dal suo computer, che, ovviamente, “parla” Tedesco e, tanto per cominciare, non ha le lettere accentate, come potete vedere, e anche la posizione delle lettere sulla tastiera e diversa. Non potevo pero mancare al consueto appuntamento col Club del 27, tanto piu che la ricetta che ho realizzato era davvero di una bonta tale, che vale assolutamente la pena tenerne traccia. Le ricette di questo mese sono tratte dal libro Savory Dinner Pies di Ken Haedrich.
Cominciamo con la ricotta della pasta che fa da guscio a questa quiche, una pasta cosi friabile e burrosa che credo non abbandonero piu.
Go to pie dough
120 g Burro
2 cucchiai Margarina
1 ½ tazza Farina 00
1 ½ cucchiaini Maizena
½ cucchiaino Sale
2 cucchiai Aceto bianco
1/3 scarso Acqua fredda
Tagliare il burro e la margarina a cubetti, disporli separatamente su un piatto spolverizzato di farina e mettere in frigo per 30 minuti. Mescolare la farina, la Maizena e il sale e mettere in frigo. Versare l aceto in un misurino e aggiungere tanta acqua fredda fino a raggiungere 1/3 di tazza. Refrigerare. Versare la farina in un food processor, aggiungere un po’ piu della meta del burro. Mescolare a intervalli di pochi secondi. Aggiungere il resto del burro e la margarina e impastare, sempre a intervalli di pochi secondi. Sgranare l’impasto con una forchetta e aggiungere meta dell’acqua, dare 3 brevi mescolate e unire il resto dell’acqua. Bisogna ottenere un impasto formato da grosse briciole. Trasferire l’impasto in una grossa ciotola e strofinarlo tra le mani, come per fare uno streusel, in modo da distribuire il grasso, senza lavorare troppo l’impasto. Una volta ottenuti dei grossi bricioloni, compattarli in una palla, rotolarla 2-3 volte su un piano infarinato, appiattirla, avvolgerla nella pellicola e mettere l’impasto in frigo per almeno 2 ore, meglio per tutta la note.
QUICHE CON ASPARAGI ARROSTITI E FORMAGGIO DI CAPRA
- Go-TO PIE DOUGH
500gr Asparagi
1 cucchiaio Olio evo
2 spicchi Aglio tritato
2 cucchiai Burro
1 Cipolla grande
150 g Formaggio di capra
4 Uova
½ tazza Latte intero (125 ml)
¼ tazza panna acida (70 ml)
1 cucchiaio Farina 00
1 ½ cucchiaino Senape di Digione
Basilico
1 tazza Panna fresca (250 ml)
Stendere la pasta e, con essa, rivestire uno stampo da 24 cm. Refrigerare per un’ora, dopodiche poggiarci sopra un disco di carta forno, distribuirci sopra del sale grosso e e cuocere parzialmente il guscio di pasta. Far raffreddare. Riscaldare il forno a 220 gradi. Nel frattempo, scartare la parte legnosa degli asparagi, mettere le punte in una ciotola, unire il cucchiaio d’olio e mescolare, in modo da ungere bene gli asparagi. Salare, pepare e metterli in forno, per circa 10 minuti, fino a che appariranno caramellati. Abbassare la temperature del forno a 180 gradi. Sciogliere il burro in una padella e farvi rosolare la cipolla tritata, finche sara dorata. Distribuire uniformemente la cipolla nel guscio di pasta. Unire meta degli asparagi, tagliati a rondelle. Sbriciolare il formaggio di capra e distribuirlo sugli asparagi. In una ciotola, sbattere le uova, unire il latte, la panna acida, la farina, la senape, il basilico, la panna fresca, sale e pepe. Mescolare bene. Versare nel guscio di pasta. Disporre sul tutto i rimanenti asparagi e infornare per circa 40-45 minuti.
lunedì 28 febbraio 2022
I miei Chocolate Brioche Buns per il Club del 27
Lo so, sono antica e non potrebbe essere diversamente, vista la mia età, ma sta di fatto che provo un fastidio crescente nel dover seguire una ricetta dal pc o dal telefono. Se non ho una ricetta scritta su carta, la probabilità che mi sfugga qualcosa o che legga male cresce esponenzialmente. Cosa che puntualmente mi è successa oggi, preparando la ricetta per il Club del 27, che, questo mese, propone golosissime ricette, tutte al cioccolato. Io ho scelto di fare dei buonissimi buns bicolori, perfetti per la prima colazione. Il mio errore è stato aggiungere al ripieno, oltre all'albume previsto, anche l'uovo intero che sarebbe, invece, dovuto servire per spennellare i buns, prima di essere infornati, col risultato che il ripieno mi è venuto troppo liquido e tendeva a scappare via. Vabbè...sono buonissimi lo stesso, soffici e cioccolatosissimi.
Le dosi potrebbero sembrarvi un po' strane, ma ho convertito le tazze e le once in grammi.
CHOCOLATE BRIOCHE BUNS
Per l'impasto
564 g Farina 330 W
12 g Lievito di birra
1½ cucchiaino Sale
175 g Acqua
2 Uova grandi
1 Tuorlo
98 g Zucchero
168 g Burro a t.a.
30 g Cacao amaro
Per il ripieno
60 g Cioccolato fondente
56 g Burro
3 cucchiai Cacao amaro
30 g Zucchero a velo
1 Albume
1 Uovo
Mettere in una ciotola l'acqua, le uova, il tuorlo, lo zucchero e il sale e mescolare. Nella ciotola della planetaria, versare la farina, unire il lievito sbriciolato, azionare la macchina e versare lentamente i liquidi mescolati. Lavorare fino a che l'impasto si staccherà completamente dalla ciotola. Pesare l'impasto e dividerlo a metà. Rimettere metà dell'impasto nella ciotola, aggiungere il cacao e impastare ancora. Prendere i due impasti e, sulla spianatoia infarinata, fare delle pieghe di tipo 2, arrotondare e porli in due ciotole leggermente unte, con la chiusura verso il basso. Coprire con pellicola e far lievitare per 45'-1 h.
Per il ripieno: sciogliere nel microonde il cioccolato tritato, insieme al burro e al cacao, ad intervalli di 30 secondi e mescolando tra un intervallo e l'altro ( a me è bastato 1 minuto in totale). Aggiungere lo zucchero e lasciar raffreddare completamente; a quel punto, aggiungere l'albume e mescolare.
Preparare un foglio di carta forno e spolverizzarlo di farina. Poggiarci sopra l'impasto bianco e stenderlo in un quadrato di circa 15x15 cm. Ripetere con l'impasto al cioccolato. Spalmare il ripieno sull'impasto bianco, fermandosi a mezzo centimetro dai bordi. Poggiarci sopra l'impasto al cioccolato e premere leggermente. Coprire con pellicola e mettere in frigo per 30 '. Trascorso questo tempo, trasferire l'impasto sulla spianatoia leggermente infarinata e allungarlo col matterello, formando un rettangolo di 30x40 cm. Con un coltello o con una rotella per pizza, tagliare delle strisce dal lato corto e arrotolarle, in modo da formare delle S. Disporre i buns su teglie rivestite di carta forno, coprire le teglie con pellicola e mettere in frigo, per un minimo di 2 h e fino a 24. Tirale poi fuori, tenerle a t.a. per un'ora e infornare a 180 C per 18-20 minuti, avendo cura, prima di infornare, di spennellare i buns con l'uovo sbattuto con un cucchiaio d'acqua.
lunedì 10 gennaio 2022
Ottolenghi non tradisce mai
Non tocca certo a me cantare le lodi di Yotam Ottolenghi, che è uno chef di fama mondiale, conosciuto da tutti. Da quando, anni fa comprai il suo primo libro "Jerusalem", me ne sono innamorata. Innamorata della sua scrittura non meno che delle sue ricette. Ricette che, a volte, scoraggiano un po', perché hanno liste di ingredienti lunghe come una Quaresima e alcuni di questi ingredienti non sempre rientrano tra quelli che normalmente abbiamo in dispensa. Tuttavia, se si ha il coraggio di cimentarsi, si aprirà un mondo di aromi e di accostamenti deliziosi. E, se è vero, com'è vero, che le ricette di Ottolenghi sono perfettamente calibrate così come sono, è anche vero che lui stesso, nel suo ultimo libro "Shelf Love", nato durante il lockdown, apre alle sostituzioni, al cucinare "con quel che c'è".(Se volete saperne di più su questo libro, vi consiglio di dare un'occhiata qui). Forte, quindi, della benedizione del Maestro, quando, grazie sempre ad Alessandra Gennaro, ho visto questa zuppa qui, mi son lanciata a farla, anche se non avevo esattamente tutto il necessario: costolette d'agnello, al posto del "boned lamb neck" (che accidenti di taglio è il collo di agnello??), cipolla al posto dello scalogno, Sherry dry al posto dello Shaoxing rice wine, melassa al posto dello sciroppo d'acero, tagliolini di Campofilone, al posto dei noodles orientali. E niente coriandolo, perché lo odio, giusto un gambo di prezzemolo, per dare una nota di colore alla foto. Nonostante queste sostituzioni, il risultato è stato spaziale: un brodo così buono e profumato io non lo avevo mai fatto e, in una giornata umida e uggiosa, come quella di ieri, ci stava benissimo.
Zuppa di agnello con tagliolini
600 g Costolette d'agnello
1 Cipolla media
4 Spicchi di aglio
1 cucchiaio Olio evo
1 bastoncino Cannella
20 g Zenzero fresco
3 Anice stellato
1/2 cucchiaino Grani di pepe nero
2 cucchiai Sherry dry
Sale
3 cucchiai Salsa di soia
4 cucchiai Melassa
4 nidi Tagliolini all'uovo
1 Lime
1 cucchiaio Semi di cumino
1/2 cucchiaio Semi di sesamo
Mettere l'agnello, la cipolla tritata e l'aglio su un tagliere; irrorali d'olio e massaggiarli, in modo che l'olio si distribuisca in maniera uniforme. In una casseruola rosolare a fuoco vivo i pezzi di agnello, un po' alla volta, in modo che facciano una crosticina dorata su entrambi i lati; metterli da parte. Nella stessa casseruola, mettere la cipolla e l'aglio e rosolarli. Versare nella casseruola un litro e mezzo d'acqua e unire l'agnello, lo zenzero pelato e tagliato a pezzetti, il bastoncino di cannella, l'anice stellato, i grani di pepe, lo sherry e 3/4 di cucchiaino di sale. Far sobbollire per 45 minuti a fuoco lento, fino a che la carne dell'agnello si staccherà dalle ossa. Se, durante la cottura dovesse formarsi della schiuma, rimuoverla con la schiumarola.
Nel frattempo, mettere in un mortaio i semi di cumino e quelli di sesamo e pestarli grossolanamente.
Con la schiumarola, tirare fuori l'agnello dal brodo e tenerlo da parte. Rivestire un colino con un panno bianco pulitissimo e filtrare il brodo; tenere in caldo. Versare in una padella la salsa di soia con la melassa e portare a ebollizione; a questo punto, unire l'agnello e girarlo in modo che la carne si rivesta bene di sciroppo. Cuocere i tagliolini e scolarli. Versare il brodo nelle fondine, unire i pezzi d'agnello e i tagliolini e spolverizzare col mix di sesamo e cumino. (Nella ricetta originale dice di servire la zuppa accompagnata da spicchi di lime, ma io non ho capito se, poi, il lime andava strizzato nel brodo. Nel dubbio, io non l'ho fatto e ho usato il lime solo per la foto).