giovedì 27 maggio 2021

Il mio picnic per il Club del 27

Benché questo mese di maggio non sia stato particolarmente clemente, dal punto di vista meteorologico, il Club del 27 non poteva non intercettare il desiderio di uscire e di stare all'aria aperta che tutti proviamo dopo questo anno di reclusione più o meno severa. E visto che all'aperto i rischi di contagio sono minori e che, ancora per qualche giorno, l'accesso all'interno dei ristoranti sarà precluso, cosa c'è di meglio di un bel picnic? Sull'argomento, il Club del 27 è andato a spulciare The outdoor table, libro interamente dedicato a ricette per picnic. Le proposte sono davvero tante e tutte molto invitanti. Io ho scelto dei biscottini salati alle erbe e delle uova ripiene, che mi ricordano mia zia Maria, che me le faceva sempre.

Uova ripiene

12                          Uova

1/2 tazza                Maionese light

1 cucchiaio            Senape

2 cucchiaini           Salsa Worchester

1/4 cucchiaino       Pepe nero di mulinello

1/4 cucchiaino       Sale

1 tazza                  Cheddar grattugiato

1/2 tazza               Prosciutto cotto a dadini

Mettere le uova in una pentola, coprirle d'acqua e cuocerle il tempo necessario a farle rassodare. Raffreddarle immediatamente in acqua fredda. Pelarle e tagliarle a metà. Mettere tutti i tuorli in una ciotola, unire la maionese, la senape, la salsa Worchester, il pepe, il sale e schiacciarli con una forchetta, fino ad ottenere una consistenza liscia. Aggiungere il formaggio e riempire con questo composto le mezze uova. Riscaldare un padellino e rosolarvi i dadini di prosciutto, facendoli caramellare. Distribuire il prosciutto sulle uova. Tenere in frigo, fino al momento di servire.

Biscotti salati alle erbe

2 tazze                                      Farina 00

1 cucchiaio                               Lievito per torte salate

1 cucchiaino                             Sale

1/2 cucchiaino                          Aglio in polvere

1 cucchiaio                               Erba cipollina tritata

1 cucchiaio                               Coriandolo fresco tritato  

90 g                                          Burro freddo

1 tazza                                     Latte  

Accendere il forno a 180°C . Mettere la farina, l'aglio, l'erba cipollina, il coriandolo e il sale nel mixer  e mescolare, azionando l'apparecchio ad intervalli. Unire il burro a cubetti e impastare ancora un po', fino a che l'impasto formerà delle grosse briciole. Unire, un po' alla volta il latte, fermandosi appena il latte sarà stato incorporato. (In realtà, a me è bastata circa la metà del latte indicato nella ricetta, per cui il consiglio è di aggiungerlo poco alla volta, fermandosi quando l'impasto raggiunge la giusta consistenza).

Con l'impasto, formare un cilindro, che andrà avvolto nella pellicola e messo in frigo per almeno un'ora. Trascorso questo tempo, tagliare delle fette spesse 3-4 mm, disporle su una teglia rivestita di carta forno e infornarle fino a doratura.   



         






Preheat the oven to 425 degrees. Place the flour, baking powder, salt, garlic

powder, chives, and dill in the bowl of a food processor, and pulse until well

mixed. Add the cold butter, and pulse until the mixture resembles small peas.

Slowly add the milk while pulsing the dough, stopping as soon as the milk is

incorporated.

Drop the dough by heaping tablespoonsful onto a baking sheet, and bake the

biscuits for 12 to 14 minutes, until the tops are golden.

 

venerdì 21 maggio 2021

Potato pie di Ottolenghi

Yotam Ottolenghi è uno chef che non sbaglia un colpo. Non ho mai avuto la fortuna di mangiare in uno dei suoi ristoranti, però so che, tutte le volte che ho provato una delle sue ricette, ho sempre ottenuto degli ottimi risultati. Sarà che mi sento molto in sintonia con la sua cucina così mediterranea, sarà che le ricette sono precisissime, sia nelle dosi che nella spiegazione dell'esecuzione, fatto sta che, con lui, è impossibile sbagliare.

Appena mi sono imbattuta (qui) nella ricetta di questa torta salata, ho capito che ci sarebbe piaciuta tantissimo e che dovevo farla subito, prima che finisse a languire nel pozzo senza fondo delle ricette da provare. E avevo ragione: non si tratta della solita torta salata, grazie a una perfetta armonia di sapori. 

Avevo un po' di paura che le patate non si cuocessero bene e, invece, son venute perfette. La mia versione è un po' meno verde dell'originale, perché, a causa del mio rapporto conflittuale col prezzemolo, non ce l'ho messo, per cui il verde è dato solo dalla menta e dalle olive. Inoltre, non ho usato il gruyere, perché in frigo avevo della fontina che reclamava di essere utilizzata.

Potato and herb pie

2 confezioni                                   Pasta sfoglia

200 g                                              Gruyere grattugiato

200 g                                              Feta sbriciolata

75 g                                                Olive verdi snocciolate tritate

12                                                    Cipolline fresche tritate

15 g                                                 Foglie di menta

30 g                                                 Prezzemolo

500 g                                               Patate 

4                                                      Uova

1                                                      Tuorlo

200 g                                               Panna fresca

100 g                                               Creme fraiche

1/2 cucchiaio                                   Semi di sesamo

Sale

Pepe nero

Accendere il forno a 200°C. Pelare le patate e affettarle moto sottili, possibilmente con la mandolina. Mettete in una ciotola i formaggi, le cipolle, le olive, le erbe e le fettine di patate; salate e pepate (tenete presente che feta e olive sono piuttosto salate). Mescolate bene con le mani. Srotolate il rettangolo di pasta sfoglia e rivestite con esso il fondo e i lati di una teglia, lasciando la carta che avvolge il rotolo. Distribuite nella teglia il ripieno di patate. In un'altra ciotola, sbattete le 3 uova con la panna e la creme fraiche. Salate e versate il composto sulle patate. Prendete l'altro rotolo di sfoglia e, con esso, coprite la teglia, pressando leggermente per farlo aderire. Sbattete il tuorlo rimasto e spennellate la superficie della torta. Spolverizzare con i semi di sesamo e infornare per mezz'ora a 200°C e per mezz'ora  a 180°C. Far raffreddare, prima di servire.







giovedì 13 maggio 2021

Tempo di cambiamenti

 Io non sono, per natura, una persona che ama i cambiamenti. Ho un bel ripetermi che il cambiamento è inevitabile, che, anche stando fermi, la Terra comunque gira, che il cambiamento è vita, che è foriero di nuove possibilità, io tendo comunque a preferire la mia comfort zone. Ma, a riprova dell'ineluttabilità del cambiamento, mi trovo ad affrontare una vera rivoluzione nella mia vita. Nel giro di pochi mesi, mi troverò a lasciare non solo la casa nella quale ho vissuto per 33 anni, ma anche la mia città. Sono decisioni prese da me, nessuno mi costringe, ma comunque questo scombussolamento mi turba.

Di fatto, a Milano, a parte mia figlia, c'è tutta la mia famiglia ed è per questo che, la settimana scorsa, approfittando del fatto che siamo diventati zona gialla, sono andata nella città meneghina, per stare un po' con loro. Sono rientrata il giorno della festa della mamma, ma, prima di partire, ho lasciato una torta. Si è trattato di una torta fonda mentalmente ispirata a questa, di cui ho utilizzato due basi e resa solo un po' più fresca da una namelaka all'arancia. C'è stato qualche piccolo intoppo, dovuto al fatto ho utilizzato una gelatina diversa da quella che uso di solito, che, evidentemente, aveva un potere gelificante minore, per cui sia il cremoso che la namelaka mi sono venuti un po' più morbidi di quanto mi aspettassi, ma, nel complesso, in risultato finale non ne ha risentito più di tanto.

Torta della mamma

Pan di spagna al cioccolato

Cremoso al cioccolato e mascarpone

Per la namelaka all'arancia (da qui)

360g di Panna (di cui 60g da far bollire insieme al latte)

300g di Cioccolato Bianco

180g di Latte

100g di Succo  di Arancia

15g di Zucchero

8g  di Gelatina

La buccia grattugiata di un'arancia 

Mettere la gelatina a bagno in acqua fredda.

In un pentolino mettere: il latte, lo zucchero e i 60g di panna e far bollire.

In una ciotola abbastanza capiente mettere il cioccolato bianco spezzettato e la buccia di arancia grattugiata.

Quando il latte e la panna hanno raggiunto il bollore, toglierli dal fuoco e unirvi la gelatina ben strizzata dopo di che versarli nel cioccolato bianco e girare con una frusta.

Passare il composto con un frullatore ad immersione, quindi unire il succo d'arancia ed emulsionare sempre usando il frullatore ad immersione. Una volta emulsionato il succo d'arancia unire anche la panna restante che dovrà essere ben fredda ed emulsionare anche questa.

Coprire la namelaka all'arancia con della pellicola, avendo cura di metterla a contatto con la crema stessa, quindi riporla in frigo per almeno 12h. Trascorso tale tempo, si può decidere se utilizzare la namelaka così, in tal caso basterà frustarla leggermente, oppure decidere di montarla usando le fruste elettriche, così facendo si otterrà una namelaka più spumosa, molto simile ad una mousse.

Sciroppo all'arancia

100 g                    Succo d'arancia

70 g                      Acqua

100 g                    Zucchero

Mettere tutto in pentolino, mettere sul fuoco e portare a ebollizione. Far raffreddare.

Montaggio del dolce

Tagliare il pan di spagna in due dischi. Con un pennello, inumidire con lo sciroppo il primo dei due dischi, senza esagerare. Mettere il cremoso in una sacca da pasticceria con bocchetta liscia e formare tanti ciuffetti su tutta la superficie del disco. Poggiarvi sopra l'altro disco, inumidire anch'esso con lo sciroppo e ricoprirlo con ciuffetti di namelaka. Decorare con buccia d'arancia grattugiata. Tenere in frigo per un paio d'ore, prima di servire.