mercoledì 23 settembre 2015

Non chiamateli brioches

Chissà perché i Milanesi i croissants li chiamano brioches... Mi sembra un modo per non render loro giustizia, perché, se è vero che fare una pasta brioche comme il faut non è semplice, fare dei croissants sfogliati come dio comanda, è molto, molto più difficile.
Infatti, quando si è saputo che la ricetta proposta da Luisa Jane per questa cinquantesima sfida dell' MTC era il croissant, la community degli mtcini è stata percorsa dal panico: chi si strappava le vesti, chi meditava seriamente di giocarsi il "passo", chi iniziava a studiarsi ossessivamente tutti i video di youtube che mostrano tutti i segreti per una sfogliatura perfetta, chi veniva perseguitato nei sogni da croissants lanciati come frisbee... E, invece, quello che si sta constatando, guardando le foto dei partecipanti alla sfida che vengono man mano pubblicate è che, anche questa volta, la magia dell'MTC è entrata in azione. Tutti hanno gettato il cuore oltre l'ostacolo e anche chi non aveva mai nemmeno pensato di potersi avvicinare ad un impasto sfogliato ha prodotto meraviglie tali da far impallidire famosi boulanger parigini.
Io, avendo più volte preparato delle viennoiseries, come testimoniato qui, qui e qui, in teoria, non avrei dovuto avere particolari patemi. In teoria... In pratica, mi son fatta prendere dall'ansia da prestazione ed è finita che ho dimenticato di fotografare, come prescritto dal regolamento, le fasi della lavorazione. Mi sarei presa a schiaffi per la mia sbadataggine, ma mi son dovuta rassegnare al fatto che non avrei avuto il tempo (si, sono andata in pensione, ma mi sembra di avere più impegni di prima...) per fare un altro tentativo.
E invece no, non mi sono rassegnata ed il tempo l'ho fatto uscire, incastrandolo tra i vari impegni. Ma forse è stato quello l'errore: i croissants richiedono dedizione e concentrazione assoluta. Aggiungiamoci che ho lavorato con 34 gradi ed un'umidità che si tagliava a fette... Non sono giustificazioni, cerco solo di capire dove ho sbagliato. Fatto sta che questa versione non mi è venuta sfogliata come avrebbe dovuto.
Per carità, buoni eran buoni, ma, forse, è proprio il caso di chiamarli brioches...

Croissants speziati con namelaka al pistacchio (x 12)

Farina integrale Uniqua rossa           400 g
Latte                                                  220 ml
Burro morbido                                  40 g
Zucchero                                           30 g
Lievito di birra istantaneo                4 g
Sale                                                   9 g
Aceto bianco                                    4 g
Burro per sfogliare                           200 g
Pisto*                                               2 cucchiaini

* Il pisto è un mix di spezie tritate, che si usa per fare i roccocò ed è composto da cannerlla, noce moscata, chiodi di garofano ed anice stellato. 

Mettere in una ciotola la farina, il lievito, il pisto ed il latte ed impastare brevemente. Aggiungere il sale, l'aceto, lo zucchero ed i 30 g di burro. Impastare quel tanto che basta per ottenere un impasto grezzo. Formare un panetto schiacciato, avvolgerlo nella pellicola e metterlo in frigo per circa 6 ore. Un'oretta prima di tirar fuori l'impasto dal frigo, mettere il panetto di burro per la sfogliatura tra due fogli di carta forno leggermente infarinati e cominciare a batterlo col matterello per ammorbidirlo; a questo punto, iniziare a stenderlo, fino ad ottenere un rettangolo che sia la metà dell'impasto finale. Io ho seguito il prezioso consiglio di Caris e, con la carta forno, ho formato un "pacchettino" delle dimensioni volute, all'interno del quale ho steso il burro, che è stato poi rimesso in frigo, fino al momento della sfogliatura. 


Le varie fasi della sfogliatura sono perfettamente illustrate nella figura preparata da Dani-pensacuoca




Una volta preparati i croissants, si possono scegliere due strade: o farli lievitare per un paio d'ore, oppure metterli in frigo per tutta la notte, tirarli fuori il mattino dopo e, trascorse un paio d'ore, infornarli a 200 gradi per circa 10-15 minuti, dopo averli spennellati con un tuorlo battutto con un cucchiaio di latte. Io ci ho aggiunto un po' di granella di pistacchi




Erano venuti meglio i primi.. 



P.S.
Poiché ero troppo arrabbiata per aver toppato proprio all'MTC, appena ho avuto un po' di tempo, li ho rifatti, intenzionata a cancellare l'onta del fallimento. E, stavolta, son venuti perfetti.



Namelaka al pistacchio

Latte intero                 100 g
Gelatina in fogli          2,5 g
Cioccolato bianco       170 g
Panna liquida fresca   200 g
Pasta di pistacchio     1 cucchiaio

Sciogliere il cioccolato a bagnomaria. Scaldare il latte e sciogliervi la gelatina, precedentemente ammollata e strizzata. Versare in tre volte il latte sul cioccolato fuso, amalgamando con una frustina. Aggiungere la panna fredda e la pasta di pistacchio e mescolare col minipimer, cercando di non inglobare aria. Coprire con pellicola a contatto e mettere in frigo. Il giorno dopo, mettere la namelaka in una sacca per pasticceria e distribuirla nei cornetti tagliati a metà.




lunedì 14 settembre 2015

Vita nuova

Credo che ormai lo sappiano anche le pietre che, da poco più di un mese, sono in pensione, ma io sto cominciando a realizzarlo solo ora. In effetti, agosto è stato un mese di vacanza come tanti altri, anche se, stavolta, mi son potuta concedere di rimanere in Sardegna anche la prima settimana di settembre. E' solo adesso che son rientrata che sto realmente prendendo coscienza del cambiamento epocale che è intervenuto nella mia vita. Tanto per cominciare, continuo a svegliarmi, al mattino, con l'idea che devo andare in Dipartimento... poi realizzo che non è così ed il cuore mi si allarga...
Tra i progetti fatti su come riempire le mie giornate c'era anche quello di dedicarmi un po' di più al mio amato blogghino e, invece, non so com'è, ma, da quando sono rientrata, stento a riprenderlo in mano. Un po' c'entra il fatto di essere tornata con propositi molto bellicosi riguardo al rimettermi un po' in forma e, quindi, cerco di stare più in palestra che in cucina.
Però, via, è il momento di ricominciare!
E, come d'abitudine, il primo post settembrino è dedicato  alla festa di fine estate, quella per il compleanno del figlio più grande di mio nipote. Come sempre, ho fatto quasi tutto da sola, ma la cosa ormai non mi spaventa, anche se comincio ad essere un po' a corto d'idee ed urge trovarne di nuove, visto che, tra un paio di mesi, mi aspetta un altro Battesimo.
La cosa più complicata è stata, al solito, la torta. Ho detto a mia nipote che io avrei fatto tutte le basi, ma, per la decorazione, doveva pensarci lei, perché io non son capace. Avendo deciso di fare una torta a forma di campo di calcio, inizialmente, si era pensato di ricorrere alla "maledetta" pasta di zucchero verde per ricoprirla, poi, per fortuna, abbiamo optato per una finissima codetta verde, che ben simulava l'erba. La torta era un semplice pan di Spagna, bagnato con sciroppo all'arancia e farcita con crema chantilly all'italiana (crema pasticcera + panna montata) e fichi dell'albero che abbiamo in giardino. Il tutto ricoperto con una ganache al cioccolato. Benché non fosse nata sotto i migliori auspici, è stata apprezzatissima e ci son state persone che, ancora a distanza di giorni, mi ripetevano quanto fosse loro piaciuta.

Il menu

Arancini al limone
Arancini al pesto
Arancini al ragù napoletano
Frittatine di bucatini
Corona con melanzane a funghetto
Parigine
Tramezzini sushi
Muffins gorgonzola e noci
Torta

Si nota la crisi di idee, visto che si tratta di cose che ho fatto e rifatto più volte. La cosa simpatica è stata che abbiamo servito i fritti caldi caldi nei "coppetielli" (= coni) di carta.

Parigine

 L'unica novità è stata rappresentata dalle parigine (da alcuni chiamate anche francesine), che sono un classico della rosticceria napoletana e che avevo visto sul blog della mia amica Elisabetta.  Per semplicità, ho usato lo stesso impasto impasto impiegato per la corona con melanzane, che non differiva di molto da quello indicato dalla mia amica. 
Si stende l'impasto sul fondo di una teglia, come se fosse una focaccia, Una volta che questo è lievitato, vi si distribuisce sopra del sugo di pomodorini freschi, fette di prosciutto cotto e mozzarella. Si copre il tutto con della pasta sfoglia, sigillando con cura, si spennella con tuorlo d'uovo e si inforna a 180 gradi per circa 15-20 minuti. 
Il mio errore è stato quello di non stendere abbastanza sottile l'impasto sul fondo, per cui l'insieme è risultato troppo "panoso" e squilibrato nel rapporto tra impasto e ripieno. Da tener presente per una prossima volta.

I muffins

Le parigine

L'anguria alla spina. Un'idea vista in rete e subito appuntata, in vista della festa. La polpa dell'anguria è stata frullata con della vodka e servita in questo simpatico modo.

La torta

Il festeggiato



sabato 5 settembre 2015

50 E NON SENTIRLE! IL GIUBILEO DELL' MTC!

E siamo arrivati alla 50esima sfida per l’MTC! Un traguardo davvero notevole per quello che era partito come uno dei tanti contest tra bloggers ed è diventato il gioco più longevo del web. Ma quello che rende l’ MTC unico e diverso è lo spirito di squadra che lo anima: si gioca insieme per imparare e divertirsi e non l’uno contro l’altro. Avendo partecipato a 33 di queste 50 sfide, posso orgogliosamente definirmi una fedelissima.  Sto scrivendo questo post dal cellulare, per cui sono necessariamente stringata, ma credo che il mio augurio all’ MTC, per questa celebrazione giubilare, possa riassumersi in un AD MAIORA!