giovedì 10 ottobre 2013

La scoperta di un mondo

Da qualche giorno, la mia bacheca su Facebook è inondata da foto e filmati che mostrano golosissimi dolci lievitati stupendamente intrecciati. Mi sono incuriosita ed ho cercato di approfondire l'argomento. Mi si è spalancato un mondo: quello della pasticceria russa o, più genericamente, slava, dove pare che questi intrecci siano molto diffusi, dando origine a delle preparazioni davvero belle da vedere. Finora, l'unico esempio di questa tecnica che conoscevo era l'Angelica delle Simili, ma, a quanto pare,  esistono realizzazioni ancora più complesse.
A questo punto, la voglia di provarci era tanta e così ho fatto qualche primo, timido esperimento. Nulla a che vedere con le meraviglie che ho visto in giro, ma è stato un primo passo e mi sa che, prossimamente, tenterò qualcosa di più ardito.
Ho utilizzato l' impasto per brioche che uso di solito e che è descritto qui.
La prima treccia l'ho farcita con una composta di mele e cannella, ottenuta cuocendo a fuoco dolce una mela annurca, coperta a filo di acqua, con l'aggiunta di due cucchiai di zucchero di canna e cannella in polvere. Quando l'acqua si asciugata e la mela è risultata spappolata, ho spalmato la composta su un rettangolo,  di pasta brioche, vi ho sparso dei pinoli e l'ho arrotolato stretto.

A quel punto, ho praticato un taglio nel centro del rotolo. L'idea era di formare una treccia, facendo passare le due estremità non tagliate del rotolo all'interno del taglio stesso, per poi tirarle verso l'esterno, in modo da far arrotolare ciascuno dei due "bracci" su se stesso. 


In realtà, la cosa, come si può vedere, non mi è riuscita molto bene... Peccato, perché, come sapore, era eccellente.



Per la seconda treccia, sono andata su un classico: cioccolato al 70% ridotto in scaglie e nocciole tritate.

Formato il rotolo, l'ho tagliato longitudinalmente, senza dividerlo completamente in due metà e, successivamente, ho intrecciato le due "braccia" così ottenute, ho spennellato la treccia con tuorlo d'uovo ed infornato a 180 gradi.



Risultato decisamente migliore, rispetto alla treccia con le mele. Ad ogni modo, ci riproverò, ah se ci riproverò!




2 commenti:

  1. Mi state facendo ingrassare solo a leggervi!!!!
    Tu, Dauly, Francesca e tutte le altre che pubblicano queste meraviglie!
    Intrecci o non intrecci sono speciali tutte. Brava Mariella!
    Nora

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  2. Avrei bisogno di un'altra vita per preparere tutte queste meraviglie... io scelgo di sicuro la treccia con le mele, anche se è venuta "spettinata".
    Claudette

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