domenica 28 ottobre 2012

Una tradizione rivisitata

Ho già avuto modo di dire che trovo il finger food divertente e stuzzicante.  Stavolta ho scelto una ricetta poco conosciuta della tradizione napoletana: le uova alla monachina. Non si tratta di una ricetta popolare, anzi la presenza della bechamél fa pensare ad piatto creato dai Monzù, i cuochi francesi che venivano a lavorare nelle cucine della nobiltà borbonica. Nella versione originale si usano uova di gallina, ma, per i gusti di oggi, un intero uovo preparato in questo modo sembra un po' impegnativo. Da qui l' idea di farne una versione "mini", utilizzando le uova di quaglia.

Uova di quaglia alla monachina

Uova di quaglia                 8
Farina                               15 g.
Burro                                15 g.
Latte                                 80 ml.
Prosciutto cotto                30 g.
Parmigiano grattugiato     3 tbs.
Pan grattato                      2 tbs.
Uovo                                1
Olio per friggere
Sale
Pepe
Noce moscata

Rassodare le uova di quaglia e sgusciarle. In una casseruolina sciogliere il burro e aggiungervi la farina. Aggiungere al roux così preparato il latte intiepidito, poco alla volta. Si otterrà una bechamel della consistenza di una polentina soda. Salare, pepare, aggiungere una grattatina di noce moscata, il prosciutto tritato ed il formaggio, amalgamando bene il tutto. Tagliare a metà le uova, asportare il tuorlo, schiacciarlo con una forchetta ed aggiungerlo alla bechamel. Prendere mezzo albume svuotato e "ricostruire" il mezzo uovo mancante utilizzando una nocciola  del composto di bechamel e formaggio. Ripetere l' operazione con tutti i mezzi albumi. Battere l' uovo in un piatto e passarci le uova di quaglia ricomposte; rotolarle nel pan grattato e friggerle in abbondante olio caldo. Ho fritto anche dei tagliolini paglia e fieno, per creare un "nido", in cui presentare gli ovetti.



Con questa ricetta partecipo alla raccolta di sosidolcesalato "Facciamo un ovetto?"


6 commenti:

  1. Ah beh: queste le devo proprio rifare. Ho giusto visto ieri le confezioni di uova di quaglia nel mio supermercato...

    RispondiElimina
  2. Ma che bella ricetta! E poi a me, le uova di quaglia...;)

    RispondiElimina
  3. Patrizia,infatti, mentre le facevo,pensavo a te e alle innumerevoli uova di quaglia che abbiamo sgusciato assieme

    RispondiElimina
  4. Ma che bella questa idea!! Mi sa che te la ruberò presto :-)))
    Grazie mille per aver spiegato anche la storia della ricetta!

    RispondiElimina
  5. Ciao Mariella
    piacere di conoscere il tuo blog e complimenti per il finger in questo post, mi sono aggiunto ai tuoi lettori, passa a trovarmi se hai tempo.
    saluti Guerino
    Auriemma's Kitchen

    RispondiElimina