Ho già avuto modo di dire che trovo il finger food divertente e stuzzicante. Stavolta ho scelto una ricetta poco conosciuta della tradizione napoletana: le uova alla monachina. Non si tratta di una ricetta popolare, anzi la presenza della bechamél fa pensare ad piatto creato dai Monzù, i cuochi francesi che venivano a lavorare nelle cucine della nobiltà borbonica. Nella versione originale si usano uova di gallina, ma, per i gusti di oggi, un intero uovo preparato in questo modo sembra un po' impegnativo. Da qui l' idea di farne una versione "mini", utilizzando le uova di quaglia.
Uova di quaglia alla monachina
Uova di quaglia 8
Farina 15 g.
Burro 15 g.
Latte 80 ml.
Prosciutto cotto 30 g.
Parmigiano grattugiato 3 tbs.
Pan grattato 2 tbs.
Uovo 1
Olio per friggere
Sale
Pepe
Noce moscata
Rassodare le uova di quaglia e sgusciarle. In una casseruolina sciogliere il burro e aggiungervi la farina. Aggiungere al roux così preparato il latte intiepidito, poco alla volta. Si otterrà una bechamel della consistenza di una polentina soda. Salare, pepare, aggiungere una grattatina di noce moscata, il prosciutto tritato ed il formaggio, amalgamando bene il tutto. Tagliare a metà le uova, asportare il tuorlo, schiacciarlo con una forchetta ed aggiungerlo alla bechamel. Prendere mezzo albume svuotato e "ricostruire" il mezzo uovo mancante utilizzando una nocciola del composto di bechamel e formaggio. Ripetere l' operazione con tutti i mezzi albumi. Battere l' uovo in un piatto e passarci le uova di quaglia ricomposte; rotolarle nel pan grattato e friggerle in abbondante olio caldo. Ho fritto anche dei tagliolini paglia e fieno, per creare un "nido", in cui presentare gli ovetti.
Ah beh: queste le devo proprio rifare. Ho giusto visto ieri le confezioni di uova di quaglia nel mio supermercato...
RispondiEliminaMa che bella ricetta! E poi a me, le uova di quaglia...;)
RispondiEliminaPatrizia,infatti, mentre le facevo,pensavo a te e alle innumerevoli uova di quaglia che abbiamo sgusciato assieme
RispondiEliminaMa che bella questa idea!! Mi sa che te la ruberò presto :-)))
RispondiEliminaGrazie mille per aver spiegato anche la storia della ricetta!
Ciao Mariella
RispondiEliminapiacere di conoscere il tuo blog e complimenti per il finger in questo post, mi sono aggiunto ai tuoi lettori, passa a trovarmi se hai tempo.
saluti Guerino
Auriemma's Kitchen
ma è geniale!
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