giovedì 6 marzo 2014

Bread again

Ancora una volta non ho resistito al richiamo dei libri di cucina. Appena letto qui delle offerte che c'erano su Amazon.uk, ho messo mano alla carta di credito e ne ho ordinati 4... Puntualmente, martedì scorso, sono arrivati. Non sapendo da quale iniziare e non volendo rischiare di fare la fine dell'asino di Buridano (io che muoio di fame?? seeeeeeeeeee), mi son detta che era un po' che non facevo del pane e così ho preso "100 Great Breads" di Paul Hollywood e me lo sono studiato un po'. 
Onestamente, sono rimasta un po' perplessa: nessuna disquisizione sulla forza delle farine, nessun impiego di biga o poolish, niente folding,  quantità abbastanza importanti di lievito e, di conseguenza, lievitazioni piuttosto veloci. Insomma, il dubbio di aver fatto un acquisto sbagliato mi ha assalita. Bè, non c'era che da fare una prova e la mia scelta è stata facile, perché avevo della ricotta in frigo e l'erba cipollina che cresce rigogliosa nel mio orto urbano. Ho usato, come farina, la Caputo Rossa ed ho leggerissimamente ridotto il lievito da 10 ad 8 grammi. Per il resto, ho seguito la ricetta di Hollywood alla lettera. Si tratta di un pane molto soffice, quasi briosciato, che vedrei bene con dei formaggi stagionati, oppure, tostato e spalmato con del foie gras. Ecco...adesso che ho evocato questa immagine, chi me la leverà dalla testa?...

Pane alla ricotta ed erba cipollina

Farina 00                              250 g
Lievito di birra                      8 g
Olio evo                               38 ml
Acqua                                  150 ml
Ricotta                                 60 g
Sale                                     1 cucchiaino
Erba cipollina tritata

Mettere tutti gli ingredienti in una ciotola, meno il sale, e cominciare ad impastare per qualche minuto. Rovesciare l'impasto sulla spianatoia infarinata, aggiungere il sale e continuare ad impastare per 5-6 minuti, sbattendolo un po'. Si otterrà un impasto molto morbido, ma non particolarmente appiccicoso. Rimetterlo nella ciotola, coprire e far lievitare per un'ora. Trascorso questo tempo, rovesciare nuovamente l'impasto sulla spianatoia, appiattirlo con la punta delle dita e arrotolarlo stretto, formando un filone. Con una lametta, praticare con leggerezza dei tagli obliqui e far lievitare ancora 2 ore e mezza (nel libro diceva 1 ora). Spolverizzare con un po' di semola di grano duro. Infornare a 220 gradi, per 25 minuti. Esame superato!






2 commenti:

  1. Direi che ti è venuto davvero bene!

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  2. hollywood è così: leggi- e sei perplessa. provi- e sei addicted.
    Poi, sai meglio di me che coi lievitati sono ammesse tante modifiche quanti sono i tipi di lievito e le quantità che si vogliono usare: ma personalmente ritengo che questi libri siano una gran bella risorsa, anche dal punto di vista della varietà delle proposte. E in più, ci sono i primi piani dell'autore, che non guastano ;-)
    ottimo risultato, comunque!

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