Del, a dir poco, "problematico" rapporto di mia suocera con la cucina, ho già parlato qui. E mio marito mi racconta di aver capito molto presto che, a casa sua, si mangiava male. Per questo motivo, a 5 anni, ogni volta che poteva, "scappava" da un amichetto, la cui famiglia era originaria di Cesena. A quei tempi, famiglia allargata non significava includere nel nucleo familiare figli di matrimoni diversi, bensì avere in casa nonni e zie zitelle. Infatti, la famiglia dell'amichetto di mio marito comprendeva una nonna ed una zia, che, da brave romagnole, tiravano la soglia con grande perizia. Queste "fughe" di mio marito, allo scopo, non solo di giocare con un coetaneo, ma anche di farsi invitare a pranzo, hanno avuto come conseguenza che il mio consorte è rimasto , da allora e per sempre, fissato con la pasta all'uovo, ripiena e non. Un vero e proprio imprinting, proprio come i pulcini di Konrad Lorenz.
A me, ovviamente, la pasta all'uovo piace, ma trovo che, specie se fresca, richieda più condimento della pasta senza uovo e, quindi, tendo a non farla spessissimo, sicuramente meno di frequente di quanto vorrebbe lui.
E' successo che, guardando Masterchef, mio marito abbia scoperto l'esistenza dello "scrigno di Venere" e sia rimasto folgorato. Potevo non farglielo? Tanto più che gli impongo la visione di un programma che, di certo, lui non sceglierebbe?
Tra l'altro, nel freezer, avevo una porzione di tortellini, avanzati da Natale (ricetta di Stefania Degli Esposti) ed anche del ragù bolognese, per cui, alla fine, si è trattato di impastare un po' di brisè, fare un po' di bechamel, assemblare e via. Sinceramente, mi aspettavo un "mappazzone", invece, è venuta fuori una cosa saporitissima, con una bella crosta croccante. Certo non è un piatto da tutti i giorni, ma, semel in anno e servito come piatto unico, rende felice un marito! Penso, quindi, che valga la pena pubblicare questa ricetta, che, per noi, ha rappresentato una piacevole scoperta.
Scrigno di Venere
Per i tortellini
Farina 100 g
Uovo 1
Mortadella 50 g
Prosciutto crudo 50 g
Parmigiano reggiano 60 g
Uovo 1
Noce moscata
Sale
Impastare la farina con l'uovo, formare una palla, avvolgere nella pellicola e fa riposare mezz'ora. Stendere la sfoglia sottile,, ritagliare dei quadratini e poggiare su ognuno una pallina di ripieno, ottenuto tritando assieme le carni, aggiungendo sale, noce moscata e l'uovo. Chiudere i tortellini.
Per il ragù bolognese
Cipolla 1
Carota 1
Sedano 1 gambo
Carne trita 200 g
Passata di pomodoro 100 ml
Olio evo 1 cucchiaio
Burro 40 g
Vino bianco 50 ml
Sale
Tritare le verdure e farle rosolare dolcemente nei grassi, sfumando con metà del vino. Quando le verdure saranno ben rosolate, aggiungere la carne, farla rosolare, sfumare col resto del vino e, quando questo è evaporato, aggiungere il pomodoro. Proseguire la cottura a fuoco lentissimo per 2-3 ore.
Per la brisè
Farina 100 g
Burro 50 g
Acqua 30 ml
Sale
Impastare velocemente gli ingredienti, fare una palla, avvolgere in pellicola e far riposare in frigo per mezz'ora.
Assemblaggio
Stendere la brisè e rivestire una teglia. Lessare i tortellini e condirli con la bechamel, il ragù ed una spolverata di parmigiano grattugiato. Mettere i tortellini nella teglia, ribaltare i lembi della brisè, in modo da chiudere dentro il ripieno e tagliando via gli eccessi di pasta. Spennellare con un tuorlo d'uovo sbattuto ed infornare a 180 gradi.
L'imprinting è l'imprinting, ca va sans dire, ma tu sei sicuramente una donna *da sposare*!
RispondiEliminaAdoro la pasta fresca e questo scrigno l'ho fatto qualche volta per presentare in maniera *figa* i ravioli ai miei commensali.
Pensa che puoi fare qualcosa di simile anche con le tagliatelle, Un po' laborioso ma di gran effetto.
A presto Mariè.
Nora