giovedì 27 febbraio 2014

L'imprinting


Del, a dir poco, "problematico" rapporto di mia suocera con la cucina, ho già parlato qui. E mio marito mi racconta di aver capito molto presto che, a casa sua, si mangiava male. Per questo motivo, a 5 anni, ogni volta che poteva, "scappava" da un amichetto, la cui famiglia era originaria di Cesena. A quei tempi, famiglia allargata non significava includere nel nucleo familiare figli di matrimoni diversi, bensì avere in casa nonni e zie zitelle. Infatti, la famiglia dell'amichetto di mio marito comprendeva una nonna ed una zia, che, da brave romagnole, tiravano la soglia con grande perizia. Queste "fughe" di mio marito, allo scopo, non solo di giocare con un coetaneo, ma anche di farsi invitare a pranzo, hanno avuto come conseguenza che il mio consorte è rimasto , da allora e per sempre, fissato con la pasta all'uovo, ripiena e non. Un vero e proprio imprinting, proprio come i pulcini di Konrad Lorenz.
A me, ovviamente, la pasta all'uovo piace, ma trovo che, specie se fresca, richieda più condimento della pasta senza uovo e, quindi, tendo a non farla spessissimo, sicuramente meno di frequente di quanto vorrebbe lui. 
E' successo che, guardando Masterchef, mio marito abbia scoperto l'esistenza dello "scrigno di Venere" e sia rimasto folgorato. Potevo non farglielo? Tanto più che gli impongo la visione di un programma che, di certo, lui non sceglierebbe?
Tra l'altro, nel freezer, avevo una porzione di tortellini, avanzati da  Natale (ricetta di Stefania Degli Esposti) ed anche del ragù bolognese, per cui, alla fine, si è trattato di impastare un po' di brisè, fare un po' di bechamel, assemblare e via. Sinceramente, mi aspettavo un "mappazzone", invece, è venuta fuori una cosa saporitissima, con una bella crosta croccante. Certo non è un piatto da tutti i giorni, ma, semel in anno e servito come piatto unico, rende felice un marito! Penso, quindi, che valga la pena pubblicare questa ricetta, che, per noi, ha rappresentato una piacevole scoperta.

Scrigno di Venere

Per i tortellini

Farina                                 100 g
Uovo                                  1
Mortadella                         50 g 
 Prosciutto crudo               50 g
Parmigiano reggiano         60 g
Uovo                                  1
Noce moscata
Sale

Impastare la farina con l'uovo, formare una palla, avvolgere nella pellicola e fa riposare mezz'ora.  Stendere la sfoglia sottile,, ritagliare dei quadratini e poggiare su ognuno una pallina di ripieno, ottenuto tritando assieme le carni, aggiungendo sale, noce moscata e l'uovo. Chiudere i tortellini.

Per il ragù bolognese

Cipolla                           1
Carota                            1
Sedano                           1 gambo
Carne trita                      200 g
Passata di pomodoro     100 ml
Olio evo                         1 cucchiaio
Burro                              40 g
Vino bianco                   50 ml
Sale 

Tritare le verdure e farle rosolare dolcemente nei grassi, sfumando con metà del vino. Quando le verdure saranno ben rosolate, aggiungere la carne, farla rosolare, sfumare col resto del vino e, quando questo è evaporato, aggiungere il pomodoro. Proseguire la cottura a fuoco lentissimo per 2-3 ore.

Per la brisè

Farina                                100 g
Burro                                 50 g
Acqua                                30 ml
Sale               

Impastare velocemente gli ingredienti, fare una palla, avvolgere in pellicola e far riposare in frigo per mezz'ora.

Assemblaggio

Stendere la brisè e rivestire una teglia. Lessare i tortellini e condirli con la bechamel, il ragù ed una spolverata di parmigiano grattugiato. Mettere i tortellini nella teglia, ribaltare i lembi della brisè, in modo da chiudere dentro il ripieno e tagliando via gli eccessi di pasta. Spennellare con un tuorlo d'uovo sbattuto ed infornare a 180 gradi.











1 commento:

  1. L'imprinting è l'imprinting, ca va sans dire, ma tu sei sicuramente una donna *da sposare*!
    Adoro la pasta fresca e questo scrigno l'ho fatto qualche volta per presentare in maniera *figa* i ravioli ai miei commensali.
    Pensa che puoi fare qualcosa di simile anche con le tagliatelle, Un po' laborioso ma di gran effetto.
    A presto Mariè.
    Nora

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