giovedì 13 settembre 2012

L' orto

Come molti cittadini, nutro aspirazioni bucoliche. Ma non anelo tanto alla quiete della campagna, quanto alla possibilità di avere un orto. L'idea di potermi coltivare personalmente le verdure per la mia cucina, senza pesticidi o porcherie varie, avendole sempre fresche a disposizione, s' inquadra perfettamente con il concetto di "home made" che sempre più si è radicato, in questi anni, nel mio approccio alla cucina. Per cui, quando, tre anni fa, in un vivaio, ho visto una grande cassetta di plastica con la scritta "fatevi l'orto sul balcone", non ho potuto resistere e ne ho acquistate due. Improvvisarsi contadina non è facile, di errori ne ho fatti e, soprattutto, non volendo usare antiparassitari, quando il parassita arriva, sono inerme. Però dopo tre anni, qualche  nozione l' ho acquisita. Ho capito che, non so per quale motivo, le verdure invernali, come verze, broccoli, cime di rapa non mi vengono bene ed è qualcosa su cui devo lavorare, per risolvere il problema. Ho capito che, dato lo spazio limitato, conviene di più concentrarsi su poche colture, in modo da avere una produzione che abbia un senso, piuttosto che mettere a dimora dieci tipi diversi di piante e poi trovarsi con 4 zucchine, 2 melanzane ed un peperone, come, nell' entusiasmo della novità,  ho fatto io il primo anno.  Per cui, quest'anno, mi sono concentrata su pomodori e peperoncini, "contornati" da basilico, salvia, rucola e cipolla. Ed ecco come si presentavano i miei pomodori, all'inizio di giugno.

E' stato quasi inevitabile che, mentre, l'altra mattina, coglievo questi meravigliosi peperoncini verdi,



mi si accendesse una lampadina, regalandomi un' idea per l' MTC di questo mese, che ha come tema la torta pasqualina, declinata sia in versione originale che con altri abbinamenti di verdure e formaggi. La cosa bella dell' MTC è che, non solo ti sprona a sguinzagliare la fantasia, ma ti "costringe" a cimentarti con una tecnica che, forse, non avresti mai preso in considerazione. E non vi dico la soddisfazione, quando impari una nuova tecnica e, per di più, scopri che non è un ostacolo così insormontabile, come temevi! E, in questo caso, devo ringraziare Vittoria, che mi ha insegnato tutti i segreti della pasta "soffiata".


TORTA COI PEPERONCINI RIPENI



Per la pasta:



Farina Manitoba                    300 g.

Olio evo                                 30 g.
Vino bianco                           75 ml.
Acqua                                    75 ml
Sale                                        q.b.


Impastare tutti gli ingredienti, dividere l'impasto in 5 palline uguali, avvolgerle nella pellicola e farle riposare 2 ore.



Per il ripieno:



Peperoncini:                        700 g.

Pomodorini del piennolo     12
Riso Roma                           100 g.
Pecorino grattugiato             2 tbs.
Aglio                                    1 spicchio
Olio  evo                               2 tbs
Sale

Lessare fino a metà cottura il riso in acqua bollente salata. Scolarlo e condirlo con un giro d'olio, il pecorino e lo spicchio d' aglio schiacciato e ridotto in pasta con la larga lama di un coltello. Tagliare il gambo ai peperoncini, svuotarli dei semi e farcirli con il riso. Tagliare i pomodorini in 4 e svuotarli dei semi.
Stendere una prima pallina il più sottile possibile, inizialmente col matterello, poi, quando si è stesa un po', sollevate il disco di pasta con i pugni chiusi ed allargatelo. Oppure, come ho fatto io, mettete il disco di pasta sul bordo della spianatoia, in modo che 2/3, "penzolino" nel vuoto; con una mano, tenete ferma la parte d'impasto rimasta sulla spianatoia e, con l'altra, tirate delicatamente verso il basso l'impasto "penzolante". Ruotare  l'impasto, ripetendo più volte l'operazione, fino ad avere un disco di pasta sottile e trasparente come un velo. Niente paura: l'impasto è bello elastico e, se lo trattate con delicatezza, non si straccerà. Man mano, procedete così anche per la altre palline.
Rivestire col primo disco di pasta così ottenuto una teglia da 24 cm. unta d'olio anche sul bordo, facendo leggermente debordare l'impasto; spennellare la pasta con dell'olio e ricoprirla con un secondo disco steso sottile. Disporre nella teglia i peperoncini farciti e i quarti di pomodorini, salare e ricoprire con ancora un altro disco di pasta. Spennellare d'olio ed ricoprire col quarto disco di pasta, che andrà anch'esso ad essere spennellato d'olio.  Una volta adagiato il quinto disco, sigillare tutti gli strati, arrotolando la pasta a cordoncino; lasciare solo una piccola apertura, in cui insinuare una cannuccia, attraverso la quale soffiare aria tra gli strati di pasta. Levare la cannuccia, sigillando rapidamente l'apertura e spennellando, ancora una volta, con dell' olio. Può sembrare difficile, e, invece, non lo è ed è pure divertente! Ecco che cosa ho ottenuto:


Certo il cordoncino di pasta tanto -ino non è...sembra piuttosto una gomena, ma ero troppo felice del mio "palloncino"!
Infornare a 180 gradi, per 40 min.


Due note:
a) avrei dovuto mettere più ripieno, perchè, cuocendosi, si è un po' "ritirato" e la torta sembra un po' vuota
b) io ho usato una teglia da 13 cm, ma le dosi che ho riportato qui sono per una teglia da 24 cm.

Con questa ricetta partecipo all' MTC di settembre 2012


9 commenti:

  1. una meraviglia e che idea quella di imbottire i peperoncini verdi!!! geniale!!

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  2. anch'io ho una vena bucolica che con l'età si sta inevitabilmente ispessendo:-), in modo inversalmente proporzionale al muscolo della memoria, che fa sì che mi dimentichi operazioni fondamentali, come bagnare le aromatiche del poggiolo. Ho appena tentato un salvataggio in extremis della salvia, che è passata dal rischio di morte per disidratazione a quello dell'annegamento: ma mi immagino sempre di più come Nonna Papera, con la casetta nella fattoria e le cesoie in mano. E questa tua Pasqualina me le ricorda tantissimo, le torte della mitica Nonna: solo che quelle eran disegnate, tu le realizzi per davvero, a riprova che la perfezione non esiste, ma ogni volta che passo di qua non ne son mica così sicura :-)
    E' solo il prim giorno di sfida e già mi sto appassionando ai ripieni, specialmente a quelli del Sud: non poteva essere diversamente, con la ricchezza delle vostre terre e dei vostri ingegni, ma resto ogni volta sorpresa, per la varietà degli abbinamenti, anche insoliti, come in questo caso. Noi i peperoncini verdi li troviamo solo da poco, sui banchi del mercato, e non sappiamo cucinarli, se non fritti in padella: ora scopro uno spunto del tutto nuovo, per giunta dentro la sfoglia "di casa"... e non posso che confermare quanto dici: l'mtc è una grande scuola di cucina, dove tutti hanno sempre qualcosa da imparare, da tutti.
    Grazie ancora e buona serata
    ale

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  3. Una "pasqualina" che farebbe la felicità di mio marito con quie peperoncini.
    la cupoletta ( ma chiamiamolo pure cupolone!!) perfetta!
    Non parlarmi di pollice verde che io faccio morire con lo sguardo qualunque cosa verde ;)

    ciao loredana

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  4. Ricetta geniale. l‘idea di farcire la pasqualina con dei peperoncini a loro volta farciti...beh, non posso che farti i complimenti!

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  5. Ho capito, la devo fare anche io.Io la Pasqualina non la mangio perchè non mi piace l'uovo ma sta cosa di gonfiarla con la cannuccia è tropo carina..potrei comunque metterci delle verdure come hai fatto tu! brava, bel blog, ti seguo volentieri.Bacio

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  6. Eh eh ....pure io adoro l'orto ...e avrei anche lo spazio da mia mamma.... però mi piace solo raccogliere!!!! ...e anche quello stanca!
    Avete mai provato a raccogliere un filare di fagiolini?
    con le zanzare che vi masticano?
    E la schiena a pezzi?
    però sono così buoni che me li mangio crudi!!!!!
    Bella l'idea della torta matrioska di ripieno in ripieno!
    Vitto

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  7. Io ho il pollice nero quindi non ci provo neanche ma mi piacerebbe molto avere delle mie verdurine :) Se poi le potessi usare per una pasqualina così buona...gnam!

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  8. cavoli che versione sorprendente! ne vorrei veramente assaggiare un pezzettino... L'orto: ho la fortuna di averne tre che mi riforniscono, mamma&papy, suoceri, e nonni. e a quanto pare il prossimo anno anche il marito si vorrà cimentare! eppure... se stanca! un bacino! sere

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