giovedì 27 aprile 2017

Il mio kheer rice pudding per il club del 27

Confesso che l'argomento del mese di Aprile per il Club del 27 non era molto nelle mie corde: i dolci a base di riso cotto nel latte non mi fanno impazzire. Certo, avrei potuto scegliere di fare le verdure ripiene di riso, ma il senso della mia partecipazione a questa iniziativa sta molto nello sperimentare ricette mai provate prima. 
Così, alla fine, ho scelto il kheer rice pudding, confidando che l'amore per la cucina indiana e per le spezie sarebbero bastati a farmi piacere un dolce di riso. Purtroppo, così non è stato, ma dev'essere un limite del mio gusto personale, visto che altre amiche, come Dauliana, che lo hanno provato, ne sono rimaste entusiaste.
Riporto la ricetta che era stata pubblicata qui e che ho seguito pedissequamente. L'unica variazione che ho apportato è stata tostare le lamelle di mandorle in padella, prima di aggiungerle al riso. 

Kheer rice pudding

4 tazze di latte
1 tazza di riso a grani lunghi (basmati)
2 semi di cardamomo
1/4 di cucchiaino di zafferano (in molte ricette non è previsto)
3 cucchiaio di zucchero
Mandorle, uva passa, pistacchi (o altra frutta secca a scelta)

Mettete a mollo il riso per un paio d’ore in acqua tiepida. Sgranatelo con le mani e colatelo.
Mettete a scaldare il latte a fuoco medio unite il cardamomo e lo zafferano precedentemente disciolto in poco latte.
Appena il latte arriva a ebollizione versare il riso e cuocere a fuoco lento mescolando ogni 5 minuti per 45-50 minuti, sino a che sia ben cremoso.
Unite lo zucchero e l’uva passa e la frutta secca.  Lo zucchero farà diventare di nuovo liquida la preparazione, continuando a rimestare sino a che torni cremosa.
Versare nelle coppette e servire freddo, ma alcuni lo mangiano anche tiepido.






18 commenti:

  1. Adesso hai la conferma che questo tipo di preparazione non è nelle tue corde :) Però trovo sempre lodevole aprirsi a nuove ricette, provarci quantomeno. Il bello, secondo me, è tutto qui! Proprio come per l'MTC, che quasi tutti i mesi mi fa dire: "no, ma io questa cosa non la so fare/non la mangio/l'ho sempre temuta". Però alla fine ci provo :D Anzi, ora che ci penso, vado a vedermi il tuo sartù!

    RispondiElimina
  2. Leggendo il tuo post, vedo che eravamo proprio sintonizzate! A presto

    RispondiElimina
  3. idem ho fatto la ricetta e non è andata benissimo... mi consolo!

    baci

    RispondiElimina
  4. Mi trovi concorde, al massimo preferisco le versioni salate. E' giusto però provare, brava!

    RispondiElimina
  5. Mariella che bella presentazione che hai fatto! Mi ha fatto tanto piacere conoscerti, un bascio

    RispondiElimina
  6. Invece io ho vinto uno dei miei più radicati tabù e devo dire che mi è piaciuto, sicuramente grazie alle seducenti spezie!!

    RispondiElimina
  7. Anche a me ispirano questi sapori.. ma chissà.. non resta che provarlo...!

    RispondiElimina
  8. ciao cara mi trovi d'accordo...anche io non amo i dolci col riso ma sono sempre pronta a sperimentare. ben fatto e grazie di esser passata

    RispondiElimina
  9. Io sono una di quelle che lo adorano e sicuramente lo rifarò :)

    RispondiElimina
  10. perfettamente d'accordo con te Mariella. Nemmeno io amo i dolci col riso cotto nel latte, ma il senso e lo spirito MTC è questo, mettersi alla prova per imparare e sperimentare. Ed è quello che mi gratifica di più in assoluto, condividere con voi tutto questo. Un abbraccio

    RispondiElimina
  11. Anch'io, come te, ho voluto lanciarmi in un esperimento. Continuerò a non amare i dolci di riso e latte, ma sono felice di averci provato!

    RispondiElimina
  12. Per far bene una cosa che non ci piace ci vuole bravura e di fatto tu l'hai!

    RispondiElimina
  13. Hai fatto bene a provarci! Io stavolta giocavo in casa, amando i dolci a base di riso avevo l'imbarazzo della scelta! Questo dai profumi indiani mi invita parecchio e il tuo sembra fatto molto bene! Un abbraccio

    RispondiElimina
  14. Ottima preparazione! Credo anche io che il senso sia quello di sperimentare ricette per noi nuove, che magari altre persone fanno sempre...

    RispondiElimina
  15. dobbiamo sempre sperimentare, alla vista è molto carino e così speziato potrebbe piacermi anche al gusto.
    Personalmente non ho scelto riso latte perchè non ne vado pazza!

    RispondiElimina
  16. Sperimentare è giusto, a volte può non piacere e secondo me ci sta, diciamo che con questo hai convalidato l'idea che il riso nel "dolce" non ti garba.

    RispondiElimina