giovedì 26 luglio 2012

Ah, i cuochi in tv!

Lo scorso week end sono stata a Minori, un piccolo paesino della Costiera Amalfitana, proprio sotto Ravello, uno dei tanti gioielli che la natura ci ha regalato con così tanta profusione da renderci, non dico  insensibili, ma sicuramente poco capaci di apprezzare fino in fondo tanta bellezza. E' come se fossimo "saturati" dalle meraviglie che ci circondano, al punto da darle quasi per scontate. Per questo ho provato a guardare quei posti, immaginando di vederli per la prima volta ed ho lasciato che lo stupore si impadronisse di me. Ed ho pensato che davvero noi Italiani siamo un po' come dei ragazzini viziati, così abituati ad essere circondati da bellezze paesaggistiche e da capolavori dell'arte da finire col non tenerli nella giusta considerazione, quando il nostro impegno primario dovrebbe essere la cura e la salvaguardia di questo patrimonio. E queste son cose che la Cina non ci può copiare! Queste risorse ben gestite, insieme ad una "vera" cultura dell'accoglienza,  rappresenterebbero realmente una risorsa economica inesauribile.
Negli ultimi anni, Minori è diventata conosciuta anche perchè è la sede della pasticceria di Sal De Riso. Confesso di essere sempre stata un po' prevenuta nei confronti del personaggio: troppo esposto mediaticamente e col "vizietto" di elargire in tv ricette  non proprio impeccabili. Capisco che uno del mestiere debba salvaguardare i propri segreti professionali, ma non mi sembra comunque un comportamento onesto nei confronti dei telespettatori. In più, chi era stato a visitarlo nella sua pasticceria mi aveva raccontato di un' esperienza non proprio esaltante. Questa volta, ho provato di persona ed anche il mio giudizio è stata piuttosto negativo. Le delizie al limone non erano freschissime e, in più, mi hanno lasciata col sospetto che fossero stati impiegati aromi sintetici, anzichè la buccia dei profumatissimi limoni della Costiera. La torta ricotta e pere, fiore all' occhiello di De Riso, era troppo dolce. Perdonate l'immodestia, ma quella che faccio io è migliore. Tuttavia, proprio questa torta mi ha dato lo spunto per un altro gelato.


Gelato ricotta e pere



Per la dacquoise



Albumi                              30 g.

Zucchero a velo                 60 g.
Farina di nocciole              40 g.
Farina 00                           15 g.


Montare gli albumi a neve ben soda e aggiungervi lo zucchero. Aggiungere delicatamente alla meringa, prima la farina di nocciole e poi la farina 00, mescolando dal basso verso l'alto. Stendere il composto su un foglio di carta forno, formando, con l' aiuto di una spatola, uno strato alto mezzo cm. Infornare a 160 gradi, finchè comincia leggermente a colorirsi. Sfornare e, mentre è ancora tiepido, ritagliare, con l'aiuto di un coppapasta dei dischi di 5 cm di diametro.



Per il gelato



Latte                      300 ml.

Panna                    250 ml.
Zucchero               300 g.
Ricotta romana      200 g.
Vainiglia               1 bacca


Il procedimento, ancora una volta, lo trovate qui. Una volta raffreddata la crema inglese, aggiungervi la ricotta setacciata ed amalgamare bene il tutto.



Inoltre



Pere               2

Zucchero      200 g.
Acqua           150 ml.


Con l'acqua e lo zucchero, preparare uno sciroppo. Quando bolle, versarvi le pere sbucciate e tagliate a dadini. Cuocerle finchè lo sciroppo si addensa e le pere sono diventate traslucide.



Sbriciolare grossolanamente i ritagli di dacquoise e distribuire questa granella sul fondo delle coppe, aggiungere il gelato e guarnire con le pere sciroppate ed un dischetto di dacquoise.



Con questa ricetta partecipo all' MTC di luglio


4 commenti:

  1. Fermatelaaaaaaaaaaaaaaa!!!!! Anche le pere si fa!
    Pure con la ricotta!
    Ma come faccio a tenerti dietro? A te, si! Quella che non voleva aprire il blog...... per dire!
    Stupendo anche se ho perso il conto.
    Nora

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  2. E io che pensavo che dopo il Winner ti saresti fermata! Per fortuna non l'hai fatto!!!! :-D
    Un'altra meraviglia che esce dalle tue mani e... sai cosa ti dico? Che ci credo eccome, che la tua torta è più buona!!! :-D

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  3. Troppo incasinata la daquise (non mi è mai venuta.. :-) ma il gelato ricotta e pee è buonissimo e a me viene una porcheria. Proverò il tuo! grazie!

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  4. Gran bel post, Mariella. Di De Riso, sento spesso parlar male. Io ho i suoi libri e devo dirti che finora tutto quello che ho provato mi è venuto, anche se la curiosità di assaggiare "dal vivo"una di queste sue ricette ce l'ho. Ma chi lo ha fatto, mi ha sempre riportato riscontri negativi. Non solo sul fronte dei sapori, ma anche proprio della qualità delle materie prime. E lo stesso vale per altri cuochi e pasticceri, ultimamente più sedotti dalle lusinghe del mezzo televisivo che non da quelle di una professione così nobile come quella che svolgono. Aggiungere che è un vero peccato mi sembra superfluo, ma il rammarico c'è.
    Per il resto, concordo con Mapi: ci credo anch'io, che la tua versione sia migliore. Però, se una tantum facessi un po' come San Tommaso, non sarebbe mica una cattiva idea!
    Grande partecipazione- e un mare di grazie
    ale

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