Caro Michael,
non so più quante volte ho iniziato e cancellato questo post, divisa come sono tra un empito di cose da dire e la mia naturale riservatezza, che mi porta a non esternare facilmente quello che provo.
Tuttavia, non posso non essere qui, a ricordare una persona che avevo imparato a considerare un amico, una persona che, con la sua scienza, la sua ironia e la sua intelligenza, aveva saputo "bucare" il monitor del pc. Una persona che, oltre ad una grande testa, aveva anche un grande cuore, come dimostrato in più di un'occasione. E non dimentichiamo il cuoco sopraffino, che con tanta naturalezza e perizia si era agevolmente inserito nella comunità dell'MTC. Ecco...devo trattenermi dal cancellare anche queste righe, tanto mi sembrano fredde e distanti da quello che sento. E, allora, Mich, ti dico solo che mi mancherai tanto, è stato un privilegio conoscerti. E, per Eleonora e Micol un abbraccio stretto, sperando che tutto il nostro affetto le raggiunga e addolcisca almeno un po' il loro grande dolore.
E, siccome quello che in principio ci ha uniti è stata la cucina, abbimo deciso di ricordarti cucinando tutti assieme e abbiamo scelto di replicare quel pan dolce del sabato, che fu la sfida proposta da Eleonora, quando vinse il suo primo MTC. Lo abbiamo scelto perché quell'intreccio ci sembra simboleggiare le vie strane e imprevedibili attraverso cui le nostre vite si sono incrociate.
All'epoca della sfida, io che non avevo mai fatto una treccia in vita mia, m'ero lanciata a fare una stella a cinque punte ed Eleonora mi aveva fatto scherzosamente notare che non era la stella "giusta". Quella giusta sarebbe stata, ovviamente, la stella di David e, ai tempi, mi sarei presa a schiaffi per non averci pensato. Ho rimediato oggi, intrecciando una stella a sei punte, omaggio a quel Paese dove avevi scelto di vivere e che pure avevi lasciato, senza pensarci due volte, per seguire i tuoi affetti dall'altra parte del mondo.
PANE DOLCE DEL SABATO
Farina 00 500 g.
Farina Manitoba 250 g.
Zucchero 150 g.
Lievito di birra 30 g.
Acqua tiepida 140 ml.
Olio evo 190 ml.
Sale 15 g.
Uova medie 3
Tuorlo 1
Acqua 1 tbs.
Granella di zucchero
Per il procedimento, riporto quanto scritto da Eleonora
"Prima di tutto è importantissimo setacciare la farina.
Sciogliere il lievito nell'acqua tiepida insieme a un cucchiaino di zucchero e far riposare una decina di minuti fino a che si forma una schiuma. Mescolare la farina, il sale e lo zucchero , versarci il lievito e cominciare ad impastare, aggiungere poi l'olio e per ultime le uova, una ad una, incorporandole al tutto. Lavorare fino a che l'impasto si stacca perfettamente dalla ciotola, lasciandola pulita.
Lasciar lievitare per almeno due ore. "
Trascorso questo tempo, pesare l'impasto, staccarne 720 g. e dividerlo in 9 pezzi da 80 g l'uno. Formare, rotolandoli sulla spianatoia, 9 rotolini. Incrociare i cilindri, in modo da ottenere una stella a 18 capi.
Per fare una stella intrecciata a 6 punte, intrecciare i capi a 3 a 3, ottenendo la stella.
Battere il tuorlo con il cucchiaio d'acqua e spennellare la superficie della stella; spolverizzare con la granella di zucchero.
Far lievitare ancora 2 ore ed infornare a 180 gradi, per 30 minuti, coprendo con un foglio di alluminio a metà cottura.
Con l'impasto avanzato ho fatto una normale treccia a 3 capi, farcendo ogni capo con scorza d'arancia candita e gocce di cioccolato e decorando con semi di sesamo.
Non so da dove tirar fuori le parole. Ognuno di voi lo sta descrivendo secondo un'ottica personale e ognuno di voi sta descrivendo l'uomo meraviglioso che era, quello che ha saputo dare tanto di sé a tutti indistintamente, dall'altro lato di un monitor. È bello leggere ognuno di voi cosa ha "raccolto" di lui.
RispondiEliminaIl tuo abbraccio me lo prendo tutto, Mariella, uno degli abbracci più sinceri che ho sentito non solo oggi, ma da quel momento in cui tutto è iniziato.
Grazie.
E' una bellissima stella. piena di significati e sentimenti.
RispondiElimina:-*