Non ci posso credere! Ho fatto i macarons! Io, proprio io!!
Si, perché, in passato, un paio di volte ci avevo provato, ma con esiti orribili. Mi sono quindi accostata a questa sfida n. 62 dell' MTC con la riluttanza di chi conosce i propri limiti. Perché hai voglia a dire "pensa positivo", ma io i mostri che avevo partorito nelle precedenti occasioni me li ricordavo fin troppo bene.
Per questo, mi sono ridotta praticamente all'ultimo momento, perché non prendevo il coraggio per lanciarmi. Così ho avuto tutto il tempo di deprimermi osservando i risultati altrui: se venivano bene, "figurati se a me verranno mai così belli", se venivano male "se non sono venuti a XX, che è così bravo/a, figurati se verranno a me". Insomma, da qualunque punto guardassi alla cosa, lo scoramento aumentava.
Però, non volevo saltare la sfida e, quindi, mi son messa lì, ho letto e riletto la lunga dissertazione di Ilaria sul tema, ho seguito la ricetta religiosamente (cosa, per me, non facilissima), senza discostarmi nemmeno di una virgola e miracolo! son venuti bene!! E si che mi sono ulteriormente complicata la vita decidendo di fare mezza dose, che è stata ulteriormente divisa per due, al fine di produrre macarons di due colori diversi, trovandomi, così, a dover gestire, nelle pesate, decimali imbarazzanti. Ma che importa? Ce l'ho fatta e la soddisfazione del risultato compensa tutta l'ansia e le rispostacce date al marito, ogni volta (praticamente ogni 15 minuti...) che si affacciava in cucina chiedendo: "come stanno venendo?"
Per le farciture, volevo qualcosa di non troppo dolce, perché, le volte che li avevo assaggiati (Hermé e Ladurè, mica pizza e fichi), li avevo trovati stucchevoli. Sono quindi partita dal cardamomo nero che Van Pelt mi aveva regalato al raduno, mi sono studiata gli abbinamenti giusti con questa spezia ed è venuto fuori un primo macaron cardamomo-arancia-mango ed un altro cocco (per agganciarsi al frutto esotico dell'altro)-cioccolato super fondente. E direi di aver centrato l'obiettivo, perché io, che non li avevo amati, quando li avevo provati a Parigi, ho apprezzato questi fatti da me.
Per la ricetta dei gusci, copio pari pari quanto scritto da Ilaria, mentre, per i fondamentali approfondimenti teorici (che son quelli che hanno fatto la differenza, ne sono certa), vi rimando al suo esauriente post.
Ricetta di Pierre Hermé (per circa 32-35 macaron)
150g zucchero al velo
150g farina di mandorle
110g albumi vecchi (almeno 3 giorni) – divisi in due ciotole da 55g l’una
Per lo sciroppo
150g zucchero semolato
50ml di acqua
TPT
Tostate leggermente la farina di mandorle in forno a 150° per circa 10minuti. Lasciate raffreddare completamente.
Passate al mixer la farina insieme allo zucchero al velo per ottenere una miscela aerea e impalpabile e passate successivamente al setaccio.
Incorporate i primi 55g di albume crudo al TPT servendovi di una spatola in silicone. E’ necessario amalgamare bene in modo da ottenere una pasta morbida, omogenea e densa.
Se volete aggiungere del colorante, versatelo sugli albumi e mescolate. Poi uniteli al TPT.
MERINGA ITALIANA
Versate lo zucchero semolato e l’acqua in un tegame dal fondo spesso. Inserite un termometro e cuocete a fuoco medio. Quando la temperatura arriva a 115° simultaneamente cominciate a montare i rimanenti 55g di albume ad alta velocità. Se, una volta che lo zucchero comincia a bollire, tendesse ad attaccarsi utilizzate un pennello bagnato in acqua fredda e passatelo sui lati (come per il caramello).
Quando il termometro raggiunge i 118° versate lo sciroppo a filo sulla meringa (non ancora completamente montata) avendo cura di farlo scivolare sul lato della ciotola. Continuate a montare per un altro minuto. Poi diminuite la velocità e montate ancora per circa 2-3 minuti o comunque fino a quando il composto risulterà bello gonfio, lucido e bianchissimo. E la temperatura sarà scesa a 40°C. solo a questo punto la meringa potrà essere aggiunta alla pasta di mandorle.
Volendo aggiungere del colore può essere fatto in questa fase ricordandosi di usare solo coloranti idrosolubili che non smontano gli albumi.
P.S. se, invece della planetaria (come ho fatto io, vista l'esigua quantità di albumi che ho utilizzato), usate le fruste elettriche, iniziate a montare quando lo sciroppo arriva a 112 gradi.
MACARONAGE
Incorporate inizialmente una piccola quantità di meringa alla pasta di mandorle e mescolate in modo da rendere l’impasto più fluido. Aggiungete la restante meringa usando una spatola in silicone, mescolando dal centro verso i lati esterni e raccogliendo continuamente l’impasto. Quando il composto comincia a diventare lucido fate la prova del MACARONNER, ovvero l’impasto è pronto quando sollevando la spatola ricadrà sulla ciotola formando un “nastro pesante” che ricade con una certa difficoltà.
Prendete il sac-a-poche con bocchetta liscia da 8-10mm, versate una quantità di composto riempendola fino a metà circa. Spremete bene il composto fino alla fine della tasca, questa operazione è molto importante (in generale, non solo per i macaron) perché eviterà la formazione di bolle d’aria. Chiudete con due o tre giri la tasca e fermatela con una molletta (o, come ho fatto io, con un laccetto per chiudere i sacchetti da freezer).
POCHAGE
Fissate con un pochino di impasto i 4 lati del foglio di carta da forno alla teglia. Tenendo la tasca verticale posizionatevi a circa 2cm sopra la teglia. Iniziate a formare dei bottoncini di impasto seguendo lo stampo in silicone oppure il vostro template. Spingete la pasta torcendo ogni volta la tasca di un quarto di giro. Continuate sulle altre teglie fino all’esaurimento dell’impasto. Picchiettate delicatamente con la mano il fondo delle teglie in modo da uniformare i macaron ed eliminare eventuali bolle d’aria.
CROUTAGE
Lasciate riposare i gusci a temperatura ambiente, da almeno 30 minuti a 2-3hs. Questa operazione è molto importante in quanto serve a creare una pellicola fine, secca e resistente sui gusci, e che diventa poi croccante in fase di cottura. L’umidità solleva il guscio senza screpolarlo e alla base si forma il collarino.
Poiché i tempi di croutage possono variare a seconda della temperatura esterna, per verificare che i gusci siano pronti per essere infornati, sfiorate delicatamente la superficie di un guscio; la pasta non deve incollarsi al dito.
COTTURA
Infornate a 180° per i primi 2-3 minuti fino a che si forma il collarino e il macaron si solleva leggermente. Dopodiché abbassate la temperatura a 140-150° e cuocete per ulteriori 10-12 minuti.
Le temperature e i tempi di cottura sono assolutamente indicativi e dipendono dal proprio forno.
Una volta cotti, togliete la teglia dal forno e fate scivolare il foglio dei macaron su un ripiano fino al completo raffreddamento. E’ importante NON LASCIARE il foglio sulla teglia altrimenti continuerà la cottura.
Staccate i macaron lentamente dal foglio di carta forno e con l’indice create un piccolo avvallamento che permetterà una farcitura più abbondante. Lasciate i gusci con la parte “piatta” rivolta verso l’alto.
I vostri macaron sono pronti per essere farciti. Oppure potete conservarli in frigorifero fino a 48hs o congelarli.
Macaron giallo farcito con gelatina di arance al cardamomo e mousse di mango.
La gelatina di arance l'ho preparata come descritto qui. L'unica differenza è stata che, nello sciroppo di zucchero, ho messo i semini di una bacca di cardamomo nero, grossolanamente pestati col batticarne. Al momento di versare lo sciroppo sulle arance, l'ho filtrato.
Ritagliare dalla gelatina, una volta che questa si sarà freddata, dei dischi di diametro pari a quello dei macarons.
La mousse al mango l'ho presa da qui.
Mousse al mango
Polpa di mango 90 g
Panna fresca 50 g
Zucchero di canna 7,5 g
Gelatina in fogli 1 g
Frullare la polpa di mango con lo zucchero. Prendere un po' di questo frullato e scaldarlo in un pentolino; aggiungere la gelatina ammollata in acqua fredda e ben strizzata e amalgamare il tutto al resto della polpa. Semimontare la panna ed aggiungervi la purea di mango.
Adagiare su metà dei macarons un disco di gelatina e, con una tasca da pasticceria, distribuirvi sopra la mousse al mango. Coprire con i restanti gusci e conservare coperti in frigo per 24 h.
Macarons marroni
Crema al cocco
Latte di cocco 100 g
Zucchero 20 g
Maizena 20 g
Mettere in un pentolino il latte di cocco, lo zucchero e stemperarvi con cura la maizena. Mettere su fuoco dolce e cuocere, sempre mescolando, fino a che la crema si sarà addensata.
Ganache extra fondente
Cioccolato fondente al 90% 100 g
Panna fresca 80 g
Tritare il cioccolato e scioglierlo a bagnomaria, oppure al microonde. Scaldare la panna e versarla in due riprese sul cioccolato, sempre mescolando. Far raffreddare in frigo.
Farcire i macarons con queste due creme.
OOOOOOOOOOOOOOOOOH Mariella vedere voi che non eravate tanto positivi sul risultato mi rende così orgolgliosa di voi, perchè bisogna farle le cose, e rifarle...se vengono a qualcuno devono venire anche a noi!!! E dillo che a tuo marito alla fine son anche piaciuti e hai reso orgoglioso anche lui
RispondiEliminaSono bellissimi Mariella!! L'accurata chiarezza di Ilaria ha fatto la differenza per molti credo... Chissà come sono buoni i tuoi, questi abbinamenti sono meravigliosi!! :D
RispondiEliminaFlavia, è la magia dell'MTC che ti fa osare cose che non ti saresti mai sognata di provare!
EliminaGrazie Sara per aver apprezzato l'impegno che ho messo nel redigere il post
EliminaMariella nonostante dolci non mi piacciano tanto debbo dire che li rifarei con queste tue farce! O mi mangerei le farce a cucchiaiate! Ciao cara bravissima!
RispondiEliminatriplo evviva, posso dirlo?
RispondiEliminaintanto per lo spirito da mtcina, che non molla mai.
poi per la riuscita, assolutamente perfetta
E poi perche' la palma della prima che osa provare il cardamomo nero col dolce non te la toglie nessuno. Fra l'altro, lo hai inserito in un abbinamento convincente, anche nel rimando al secondo macaron, quello con la ganache extra fondente, in un insieme raffinatissimo, che conferma la tua bravura stellare.
Sono esaltatissima, davvero!
ps adoro tuo marito, a-do-ro
Che cottura perfetta!
RispondiEliminaTi sono venuti divinamente!
E meno male che avevi timore che uscissero brutti.. mia madre direbbe "alla faccia del bicarbonato di sodio" (poi un giorno mi spiegherà anche che diavolo significa, ma questa è un'altra storia). Sono belli, e secondo me hai scelto dei sapori ben bilanciati e molto originali!
RispondiEliminaBrava, oltre che per il risultato, per esserti buttata nella mischia!
grandiosi! Hai scelto dei gusti molto convincenti, li assaggerei volentieri! Anche io spesso li ho trovati stucchevoli, ma ho capito che con il ciocco fondente ci vanno a nozze e mi sa anche con la gelatina di arance, vero? Bravissima, e poi ti sono venuti dei collarini da sballo!
RispondiEliminaMa che soddisfazione, vero, quando all'improvviso, in forno, compare magicamente quel collarino!!
RispondiEliminaE poi, anche tu, che hai avuto il coraggio di usare il cardamomo nero...
Complimenti, davvero!
E felice di averti conosciuta
PS. i tuoi florentines sono stati centellinati e gustati come prezioso fine pasto delle cene succesive al rientro da Napoli
Ma sono perfetti Mariella!! Forma, misura, colore e farce veramente intriganti!! Grande!
RispondiEliminaPs: anch'io ho dimezzato le dosi e vuto fare due colori, roba da speziali!!!
Mariella che gioia! Vedere quanto siano venuti bene i tuoi macaron, sapere (me lo avevi detto anche al raduno) che non eri certa di provare a rifarli, e invece eccoli qui. I macaron sono belli, gli abbinamenti funzionano alla grande e sono pure inconsueti. E hai usato il cardamomo nero con il dolce. Che altro? Grazie
RispondiEliminaCardamomo nero ! Non solo l'ansia dei vari "age" ma anche l'abinamento nuovo...adoro il colore giallo !
RispondiEliminaGrande come sempre! Bellissime idee gli abbinamenti e bella riuscita i tuoi macaron.
RispondiEliminaLi conobbi anni fa a Parigi quando con il fidanzato (oggi Martirio) mi innamorai di quella città e delle sue pasticcerie.
A Natale mi hanno regalato il tappetino per i macaron ed ho preso un testo sacro da studiare. Poi ci proverò anch'io, per vedere di nuovo il sorriso di mio figlio quando assaggiò il suo primo macaron (aveva 5 anni!).
Complimenti Mariella.
Tanti.
Nora
Davvero superlativi i tuoi macaron, gusci perfetti e farce raffinatissime.
RispondiEliminaComplimenti!
un caro saluto
Maria Teresa
Anch'io sono intrattabile quando cucino qualcosa che mi è difficile...capisco..comunque risultato splendido!!
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