Devo ammettere che, a casa mia, la zuppa di pesce non è un piatto che si cucini di frequente, perché mio marito, soprattutto a causa della pigrizia di cui ho parlato qui e qui, non la ama particolarmente. Per carità, mangiare la mangia, ma se gli cucino altro è più contento. Tuttavia, quando ho appreso che l'ambasciatrice per la giornata dedicata dal Calendario del Cibo Italiano proprio alla zuppa di pesce sarebbe stata la mia "sorellina" Cristina Galliti, non ho potuto farle mancare un mio contributo.
Come molti sapranno, la zuppa di pesce nasce come piatto povero, come un modo per utilizzare il pesce rimasto invenduto, pesce, quindi, solitamente di piccola pezzatura e molto ricco di spine, ma estremamente gustoso. E, come è avvenuto per tanti piatti della nostra tradizione, il dover fare di necessità virtù, ha dato vita ad una preparazione versatile, saporita e che, con l'aggiunta dei crostacei, ha perso anche l'etichetta di povera.
Il pesce da zuppa per eccellenza, a Napoli come altrove, è lo scorfano ed è attorno a lui che ho "costruito" la mia zuppa.
Zuppa di pesce
Scorfano 800 g
Polpo 600 g
Cozze 500 g
Lupini 500 g
Gamberetti 300 g
Calamaro 300 g
Pane raffermo 4 fette
Vino bianco 80 ml
Pomodorini 10
Passata di pomodoro 1 cucchiaio
Olio evo 50 ml
Aglio 1 spicchio
Prezzemolo
Peperoncino
Sale
Far aprire in un largo tegame cozze e lupini; sgusciarli, e tenerli da parte, ricoperti dell' acqua che avranno tirato fuori in cottura e debitamente filtrata attraverso un colino a maglie strette.
Eviscerare e privare del becco il polpo ed il calamaro.
Sgusciare i gamberetti (meno qualcuno che andrà lasciato intero, come decorazione), tenendo da parte teste e carapaci.
Sfilettare lo scorfano.
In un largo tegame, far imbiondire l'aglio nell'olio, insieme al peperoncino; aggiungere la testa e la lisca dello scorfano e le teste e i carapaci dei gamberi. Far andare a fuoco vivace per una quindicina di minuti, sfumando, di tanto in tanto, col vino. Trascorso questo tempo, eliminare teste, lisca e carapaci e mettere nel tegame i pomodorini tagliati a metà e privati dei semi e la passata. Dopo 6-7 minuti, aggiungere il calamaro tagliato ad anelli ed il polpo. Cuocere a fuoco dolce per 30 minuti, bagnando con un po' di acqua dei bivalvi. A questo punto, aggiungere i filetti di scorfano e proseguire la cottura per altri 7-8 minuti. In ultimo, aggiungere i gamberetti, le cozze e i lupini, compreso quel che resta della loro acqua, cuocendo ancora per 2-3 minuti.
Spolverizzare di prezzemolo tritato e servire con fette di pane tostato.
Un cibo da poveri ieri, da ricchi oggi :-)
RispondiEliminaGrazie per questa delizia!