Ancora una volta i Cuochi Q.B. si sono riuniti per cucinare tutti assieme. E, ancora una volta, siamo tornati a Murlo. Il solo ritrovarmi immersa nella bellezza dei panorami della campagna senese ha avuto su di me un effetto rasserenante, anche se l'adrenalina è scorsa a fiumi, durante la preparazione della cena.
Questo è stato il menu che abbiamo preparato
Praticamente un semaforo
Cocktail di pomodoro
Né carne né pesce
Lasagna vegetariana
Porcellum maggioritario
Arista di maiale alle pesche
Latte in piedi nel bosco
Creme Caramel con coulis di more
Nella concitazione del servizio (avevamo 80 persone a tavola), l'unica foto che son riuscita a fare è stata quella al tavolo dove abbiamo impiattato gli antipasti, giusto prima che si scatenasse l'inferno.
Oltre al budino di peperoni, io mi sono occupata del maiale, validamente aiutata dal "Signore delle carni" e, cioè, il mio amico Richard . Essendo una cena di beneficenza, abbiamo scelto di usare l'arista, allo scopo di contenere i costi, ma io, a casa, preferisco usare il filetto.
Maiale alle pesche gialle
Filetto di maiale 1 k
Pesche gialle 3-4
Olio evo 250 ml
Burro 25 g
Dado Bimby 1 cucchiaio
Vino bianco 1/2 bicchiere
Sale
Rosmarino
In una teglia che possa andare in forno, rosolare bene bene il filetto nell'olio, avendo cura che si rosoli da tutte le parti. Sfumare con metà del vino, nel quale si sarà diluito il dado Bimby, aggiungere un rametto di rosmarino ed una o due pesche, sbucciate e tagliate a dadini. Infornare a 200 gradi. Se si ha il termometro, cuocere fino a che la temperatura al cuore raggiunge i 65 gradi. Avvolgere la carne nell'alluminio e lasciarla riposare. Intanto, deglassare il fondo di cottura, mettendo il tegame sul fuoco e aggiungendo il resto del vino. Levare il rosmarino e frullare il fondo di cottura, pesche comprese. Affettare sottilmente la carne e servirla accompagnandola con il fondo frullato e con una dadolata di pesche, fatte saltare brevemente in padella con burro e rosmarino.
Foto di Fabio Cappelli
che bravi che meraviglia! anche a noi "amici di pentola" torinesi capita di cucinare insieme per cene di beneficenza o per battesimi/matromoni/compleanni/ di qualcuno di noi, ed è vera una festa per tutti
RispondiEliminache meraviglia!
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