lunedì 8 luglio 2013

Una droga che non fa male

Che l' MTC fosse un droga cominciavamo a sospettarlo un po' tutti, ma, adesso che abbiamo scoperto che dà dipendenza, ne siamo certi. Già, perché, visto che ci tocca aspettare ben due mesi prima che la gara riprenda, il gruppo più pazzo di Facebook ha deciso di sfruttare questo lasso di tempo per sperimentare quelle ricette delle passate edizioni dell' MTC, che, per un motivo od un altro, non si è avuto modo di esplorare. Per me, che ho iniziato a partecipare con regolarità da poco più di un anno, ha significato avere a disposizione un nutrito gruppo di sfide passate alle quali attingere. Ho rischiato, però, di fare la fine dell' asino di Buridano, non riuscendo a decidere da dove iniziare. Per uscire dall'impasse, ho adottato un criterio cronologico e, scartato l'uovo fritto, che, per quanto mi sforzassi, proprio non riusciva ad accendermi la fantasia, sono passata alla sfida n. 2: la tortilla di patate. 
Il risultato è stata una triangolazione tra una ricetta tradizionale spagnola (la tortilla), una francese (la quiche) ed un tocco indiano, dato dal mio amatissimo curry.

Tortilla quiche (x 4 monoporzioni)

Per la brisè

Farina                150 g
Burro                 75 g
Acqua                30 ml
Sale
Impastare velocemente, avvolgere nella pellicola e mettere in frigo per mezz'ora.

Per il ripieno

Patate medie      5
Cipolla media    1
Curry                 1-2 cucchiaini 
Olio evo             2 cucchiai
Uovo                  1 
Albume              1
Panna                 70 g 
Sale

Tagliare sottile la cipolla e farla rosolare nell'olio; aggiungere le patate a dadini, spolverizzare con il curry e completare la cottura. Salare. Sbattere l'uovo e l'albume, insieme alla panna e aggiungervi le verdure, ormai fredde.
Stendere la brisè e, con questa, rivestire gli stampini. Bucherellare il fondo con una forchetta e distribuire il composto di uova, panna e verdure negli stampini. Infornare a 170 gradi per circa mezz'ora.











4 commenti:

  1. Cavolo tu ti sei anche impegnata rielabotando la ricetta!!!! Allora la rifaccio e ci metto più impegno...ma a me ne mancano una marea...non so se sono abbastanza dipendente...bacio cri

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  2. Brava Mariella
    Hai avuto un'ottima idea a seguire l'ordine cronologico. Vedrai che ti troverai davanti ad un crescendo di qualità, difficoltà ed interesse.
    Aspetto di vedere quale sarà la tua prossima.
    Ti abbraccio

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  3. bonaaaaaaaaaa!! se non fosse che sono a dieta, mi catapulterei a farla!

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  4. quella della tortilla è stata la sfida che amo di più. Era la prima, la più contenuta dal punto di vista numerico, la più lieve, perché a nessuno sarebbe mai venuto in mente lo sviluppo che avrebbe preso questo gioco. Mi han detto che è così anche per le droghe, in effetti ;-)
    e confermo quello che dice gianni: un crescendo di qualità, di difficoltà ed interesse, subito dopo. Ma tornare sui primi passi, ripercorrendoli con la disinvoltura del senno del poi, è un ulteriore arricchimento per la sfida: e questa tortilla, è una figata galattica ;-)

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