Mia figlia vive e lavora da un anno a Vienna. E, per noi, è stato uno strappo ulteriore. Perchè, in realtà, lei è andata via da casa a 19 anni scarsi, per studiare a Milano. Per carità, sono, siamo felici che lei si faccia la sua strada, anzi, l'abbiamo incoraggiata e sostenuta nel suo abbandonare il nido, ma non posso fare finta che averla lontana non sia un dolore.
E mi fa rabbia, ma proprio tanta rabbia che tanti ragazzi, come mia figlia, debbano andarsene da questo Paese per avere una qualche speranza di un futuro dignitoso. Rabbia raddoppiata dal pensare che quelli che se ne vanno, in genere, sono quelli più bravi, più determinati, più intraprendenti, una ricchezza di risorse che non dovremmo permetterci di perdere. Anche tra i miei studenti ne vedo di preparati, di entusiasti, ma cosa posso dire loro? Andatevene, perchè in questo Paese la ricerca è morta?... E' il fallimento del mio ruolo, dell'istituzione nella quale lavoro, qualcosa che mi fa sentire spesso profondamente demotivata.
La settimana scorsa, però, mia figlia è tornata a casa per un week end lungo, grazie al fatto che il 26 ottobre, in Austria, è festa nazionale. Grande gioia, grande attesa e, ovviamente, voglia di coccolarmela, anche preparandole qualcosa di buono. Sapevo che le avrebbe fatto piacere mangiare qualcosa di leggero (la linea...), pesce/crostacei, che a Vienna, comprensibilmente, non sono esattamente il massimo e verdure. E così le ho preparato una vecchia ricetta de La Cucina Italiana, che ho fatto così tante volte che è diventata un must sempre apprezzatissimo, sia dalla mia famiglia (figlio stenofago a parte, ovviamente...) che dagli amici.
Involtini di gamberi e zucchine
Gamberi 1 kg.
Zucchine 1 kg.
Pan carrè 2 fette
Aglio 1/2 spicchio
Prezzemolo
Olio evo
Sale
Tagliare a fette sottili le zucchine (mi raccomando che siano quelle piccole) e grigliarle. Mettere in un cutter il pan carrè privato della crosta, un ciuffo di foglie di prezzemolo ed il mezzo spicchio di aglio, frullando il tutto. Sgusciare i gamberi ed avvolgerli nelle fette di zucchina, fermandole con uno stuzzicadenti. Passare gli involtini nella panure, in modo che si rivestano bene. Disporre gli involtini in una pirofila rivestita di carta forno, salarli, irrorarli con un filo d' olio ed infornare a 180 gradi, per non più di 10 minuti.
E' una ricetta deliziosa, semplice ed invitante!
RispondiEliminaLa cosa più triste di questo paese è il non capire quanto spreco c'è nel formare i giovani e poi mandarli all'estero a far fruttare l'investimento a favore di altri.
Non sarebbe meglio investire qui per non perdere risorse e poi raccoglierne i frutti?
Ma si sà, qui, pur di risparmiare non badiamo a spese e certo non fa piacere ad una mamma che i figli vadano via, ma non fa piacere neanche ad una figlia essere costretta andarsene. Parlo in prima persona :-(
Valeria, so bene che parli in prima persona e che comprendi benissimo lo strazio di questi strappi...E, poi, con la tua partenza, mi perdo pure il mio braccio destro!
RispondiEliminacome di comprendo, io ho due figlie oltroceano e anche se sulla stessa costa, molto lontane anche fra loro. E come te, quando tornano preparo loro la pietanza favorita, tra cui le seppioline (a volte anche non fresche) preparate come fai tu con i gamberi
RispondiEliminaanch'io è quasi un anno che sono andata via da casa per lavoro, ma ora che vivo sola sinceramente sto molto meglio (e ciò lo testimonia anche il mio foodblog), anche se devo sempre fare i conti col portafoglio perchè di fare la ricercatrice me lo dovrò proprio sognare...
RispondiEliminaMonica, benvenuta! Biologa anche tu! A conferma di quello che ho sempre sostenuto: pasticciare in laboratorio è come pasticciare in cucina...
RispondiEliminaChe stupenda ricetta ! Grazie!
RispondiEliminaBellissima questa ricetta e godibilissimo anche il post come al solito!
RispondiEliminaAuguri per il lavoro di tua figlia!Sfiziosissimo questo antipastino tipo finger food!
RispondiEliminaGrazie!!!
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