venerdì 22 maggio 2015

Peperone amore mio

Queste prime settimane di maggio mi hanno vista fare la trottola: la Comunione di una nipotina a Milano, qualche giorno a Vienna da mia figlia, per cui temevo proprio di non riuscire a presentare un' altra ricetta per l'MTC n. 48.
Per fortuna, lo slittamento a giugno di un impegno che mi avrebbe tenuta in cucina per buona parte di questa settimana  mi ha improvvisamente "liberata". Ne sono stata ben felice, perché mi sarebbe dispiaciuto non dare adeguata soddisfazione a Paola, il nostro terzo giudice. 
L'ispirazione mi è venuta dai sapori della bagna cauda: peperoni, acciughe ed aglio. Avevo un unico timore: che i peperoni , con il loro gusto deciso, potessero avere il sopravvento, invece, sono riuscita a trovare un giusto equilibrio, che ha permesso a tutti gli ingredienti di amalgamarsi, pur rimanendo ben distinguibili.

Mezze maniche al pomodoro, peperoni ed aglio al forno

Mezze maniche di Gragnano                  220 g
Pomodorini                                             300 g
Peperone                                                 1
Olio evo                                                  2 cucchiai
Burro                                                       1 noce
Acciughe sottolio                                    4 filetti
Aglio                                                       3 spicchi
Sale

Immergere i pomodorini in acqua bollente per qualche minuto; scolarli, spellarli, privarli dei semi e tritarli grossolanamente. Cuocere il peperone nel forno, spellarlo, e privarlo dei semi. Prendere 3 spicchi d'aglio in camicia, avvolgerli nella carta stagnola ed infornarli insieme al peperone. Una volta cotti, sbucciare gli spicchi d'aglio e schiacciarli, in modo da ottenere una crema. Pesare 100 g di peperoni cotti e mondati e frullarli, insieme ad un cucchiaino di pasta d'aglio.
Mettere l'olio in una larga padella e stemperarvi i filetti d'acciuga a fuoco dolce. Aggiungere i pomodorini, il burro e la crema di peperoni e proseguire la cottura per una decina di minuti, a fuoco più vivace. Salare con moderazione, perché le acciughe sono già sapide. Lessare le mezze maniche in acqua bollente salata e scolarle molto al dente; versarle nella padella col sugo e completare la cottura, aggiungendo un mestolo dell'acqua di cottura della pasta.








8 commenti:

  1. Un bel piatto, con sapori forti e decisi! I peperoni mi piacciono molto abbinati alla pasta e di queste tue mezze maniche me ne mangerei un bel piattone!!!

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  2. Solo a vederla mi viene voglia di mangiarla, ora!!!
    E' sempre un piacere venire a trovarti... soprattutto quando scopro che abbiamo passioni in comune come il peperone! :)

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  3. Bellissima l'idea di "sfruttare" i sapori della bagna cauda e trasferirli in un piatto di pasta! Certo che sei instancabile. Ammiro la tua destrezza e la tua bravura nel preparare banchetti stupendi....Bravissima! E poi....pure i pomodori a forma di cuore!!!!! Ma daiiiii!!!!! Che meraviglia.

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  4. Un piatto da leccarsi i baffi e le dita ;sará anche sono sapori che amo particolarmente,ma me la mangerei in questo preciso momento con piacere immenso e goduria assicurata.
    Un abbraccio
    Vera

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  5. Se tolgo l'acciuga la mia vegan-figlia potrebbe impazzire per questo piatto, ovviamente ciò che tolgo lo tengo per me.......ti pare che io non ami le acciughe???
    E l'aglio'???? Ancora di più..........forse è per questo che sono destinata ad una felice ed intensa "solitudine"!!!!

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  6. La bagna cauda era la pietanza con cui mi spaventava mio zio quando andavo su a Torino. Mi prendevano in giro perché odiavo l'aglio e ne riconoscevo la puzza anche se ce n'era un pezzetto piccinissimo :) Un cane da tartufo.. o un vampiro :) Scherzi a parte, mi piace il connubio di due ricette così radicate nella tradizione delle due regioni, Piemonte e Campania. E qui c'è anche un sapiente mescolarsi di sapori che, presi da soli, sono molto forti. Complimentissimi e grazie ancora :)

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  7. La prima cosa che ci siamo portati qui a Singapore sono state le acciughe. toglietemi tutto,ma non quelle. L'attenzione con cui ho letto questo post è quindi proporzionata,ai gusti e al DNA, visto il quarto basso piemontese che mi ha portata a saltellare da una fugassa nel cappuccino a una bagna caoda comme il faut,con una testa d'aglio a commensale, sin da bambina. E ovviamente adesso il problema è trattenersi dal rifarlo: perchè il bilanciamento è perfetto- e l'aglio al forno è il tocco in più. Strepitosa.

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