venerdì 24 aprile 2015

And the winner is...

Oggi scrivo sull'onda delle intense emozioni vissute ieri, alla finale del contest organizzato dalla ditta Tre Spade. Ebbene si: sono stata una delle 5 vincitrici (per inciso, 3 campane su 5...), con il mio Vesuvio! Ma andiamo con ordine...
Io partecipo ai contest perché è una cosa che mi diverte, perché li trovo stimolanti, ma lo faccio con spirito assolutamente decoubertiniano: insomma, per quanto m'impegni nell'ideazione e nella realizzazione della ricetta, non mi aspetto mai seriamente di poter vincere. Per questo, quando mi è arrivato l'sms che mi comunicava di essere tra i vincitori, a momenti cadevo dalla sedia! E sapete una cosa? L'importante è partecipare, ma vincere è una figata!
Per me, ma credo anche per le altre, una parte non piccola del premio è stata rappresentata dal fatto che la finale si è svolta presso l'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo: una bellissima struttura, immersa in una campagna che infonde serenità.




E, poi, l'incontro con le altre finaliste: Teresa, Rosa, Miria ed Ileana. Già nei giorni precedenti, ci eravamo tenute in contatto per coordinarci ed era stato bello vedere come non ci fosse, tra noi, competizione, ma, anzi, un grande sostegno reciproco ed incoraggiamento per quelle di noi che, fino all'ultimo, hanno rischiato di non poter venire. Alla fine, per fortuna, c'eravamo tutte: un gruppetto allegro, che si è immediatamente affiatato, come se ci conoscessimo da sempre. Come ho detto ad un certo punto, per sottolineare lo spirito leggero e giocoso che ci animava, mi sembrava di stare in gita scolastica.
Con questi presupposti, mi son trovata ad affrontare la gara con grande serenità.
C'erano tante persone in quella cucina, oltre a noi, ma, senza far torto a nessuno, ce n'è una, in particolare, che vorrei ringraziare: Carol, la "resident chef" della scuola di cucina, che si è fatta in quattro per star dietro alle nostre continue richieste, spaesate com'eravamo a muoverci in una cucina che non era la nostra e con attrezzature, tipo il piano ad induzione, che non ci erano familiari.
Ed uno specialissimo ringraziamento va al Presidente della Tre Spade, un Signore di una signorilità ed un garbo incommensurabili!
Il piatto che ha vinto il primo premio è stato quello di Miria, ma credo che il lavoro della giuria non sia stato facile, perché ogni piatto avrebbe meritato.
Io mi sono aggiudicata il quarto premio ma il solo fatto di essere lì ed i tanti complimenti ricevuti per il mio piatto sono stati la gratificazione più grossa. E l'immagine del Presidente che si finiva i miei bucatini direttamente dalla padella la conserverò come una medaglia...




Terminata la gara, ci è stata offerta una visita guidata alla Banca del vino, ospitata nelle cantine dell'antica azienda agricola, che Slow Food ha ristrutturato per creare l' Università di Pollenzo. In questa banca, 300 produttori italiani di vino, ogni anno, depositano parte della loro produzione, affinché venga custodita, creando così un vasto panorama della produzione enologica del nostro Paese.




Alla visita, ha fatto seguito una degustazione di vini (Barbaresco e Amarone, entrambi del 2003), Passito (Erbaluce di Caluso) e due grappe di moscato, in abbinamento a vari tipi di cioccolato, prodotti da un artigiano di Cherasco. Io che, per quanto riguarda la cultura enologica, sono di un'ignoranza abissale, ho molto apprezzato tutto quello che ci è stato spiegato. Perché, come ci siam dette più volte tra noi; è importante che queste situazioni rappresentino anche un'occasione di crescita.
E son tornata a casa più ricca: di esperienze, di risate e di nuove amiche...

3 commenti:

  1. Mariella sono venuta a prendermi il link del Vesuvio mentre scrivo il mio post e mi hai riportato a Pollenzo.
    Conserverò nei miei ricordi ogni singolo sorriso, ogni singola risata e parola e emozione di quei giorni.
    E' stato un piacere enorme stare con voi.
    Ileana

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  2. Ciao Mariella :) Non conoscevo il tuo blog, ma sono arrivata a te tramite il post di Ileana sui vincitori del contest Tre Spade. Che dire? Complimentisissimi per questa ricetta fantastica! Ingredienti semplici riproposti in maniera creativa, bello e buono che si uniscono! Tra l'altro è un piatto che mi rappresenta tanto essendo io della zona vesuviana. A presto,
    AngelaS

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