Sembra destino che, anche quando parto con le migliori intenzioni di seguire una ricetta tal quale, io mi trovi costretta a cambiare qualcosa, a causa di imprecisioni o incongruenze nella ricetta stessa.
E' successo anche con questa crostata, trovata su un vecchio numero di Sale & Pepe, perché, mentre, tra gli ingredienti, sono indicati 200 g di mandorle tritate, nella spiegazione della ricetta si parla di 50 g... Perplessa, ho optato per una salomonica via di mezzo: 100 g. A quel punto, già che c'ero, ho cambiato anche qualcos' altro... Poiché il ripieno mi sembrava troppo dolce, non ho aggiunto il miele, come richiesto, e, anzi, ho cercato di smorzare l'eccessiva dolcezza con del cioccolato fondente. Inoltre, ho aumentato sia la quantità che la varietà degli aromi previsti, cosa necessaria, altrimenti il ripieno rischiava di essere dolce e basta. Così "rinforzata" sul piano dell'aromatizzazione, questa crostata mi ha ricordato un po' una baklavà, me senza la stucchevolezza di quel dolce così diffuso tra Grecia e Turchia. Davvero buona!
Crostata mandorle e pistacchi
E' successo anche con questa crostata, trovata su un vecchio numero di Sale & Pepe, perché, mentre, tra gli ingredienti, sono indicati 200 g di mandorle tritate, nella spiegazione della ricetta si parla di 50 g... Perplessa, ho optato per una salomonica via di mezzo: 100 g. A quel punto, già che c'ero, ho cambiato anche qualcos' altro... Poiché il ripieno mi sembrava troppo dolce, non ho aggiunto il miele, come richiesto, e, anzi, ho cercato di smorzare l'eccessiva dolcezza con del cioccolato fondente. Inoltre, ho aumentato sia la quantità che la varietà degli aromi previsti, cosa necessaria, altrimenti il ripieno rischiava di essere dolce e basta. Così "rinforzata" sul piano dell'aromatizzazione, questa crostata mi ha ricordato un po' una baklavà, me senza la stucchevolezza di quel dolce così diffuso tra Grecia e Turchia. Davvero buona!
Crostata mandorle e pistacchi
Per la pasta frolla
Farina 00 200 g
Burro 100 g
Zucchero 80 g
Tuorli 2
Sale 1 pizzico
Buccia di limone
Impastare il burro con la farina, il sale e lo zucchero, ottenendo delle grosse briciole; aggiungere i tuorli e la buccia di limone grattugiata ed impastare velocemente. Lasciar riposare almeno mezz'ora, prima di usarla.
Per il ripieno
Zucchero 250 g
Mandorle intere 20
Granella di mandorle 100 g
Granella di pistacchi 60 g
Burro 100 g
Latte 150 ml
Cioccolato fondente 70% 60 g
Pan grattato 1 cucchiaio
Arancia 1
Cannella 2 cucchiaini
Acqua di fior d'arancio 1/2 fialetta
Estratto di vaniglia 2 cucchiaini
Liquore all'arancia 30 ml
Tuorlo 1
Preparare uno sciroppo con lo zucchero e 150 ml d'acqua. Portare ad ebollizione, poi, abbassare la fiamma e proseguire la cottura per circa 15 minuti, finché lo zucchero inizia a prendere colore. Levare lo sciroppo dal fuoco ed aggiungervi la granella di mandorle, 50 g di granella di pistacchi, il latte, il cioccolato tritato, la buccia grattugiata dell' arancia, la cannella, l'estratto di vaniglia (io ho usato quello fatto da me), l'acqua di fior d'arancio ed il liquore. Mescolare bene, rimettere sul fuoco e,sempre mescolando, cuocere per altri 15 minuti, fino a che non si addensa. Lasciare raffreddare, mescolando di tanto in tanto.
Stendere 2/3 della pasta frolla, formando un disco e foderare con essa una teglia di 22 cm; bucherellare il fondo con i rebbi di una forchetta, spolverizzare col pan grattato e versarci il ripieno. Coprire con la restante pasta frolla, avendo cura di saldare bene i bordi. A me è avanzata un po' di pasta e l'ho usata per fare un decoro a stelline. Spennellare la superficie del dolce col tuorlo, praticare un foro al centro, per far uscire il vapore e decorare con la granella di pistacchi e le mandorle intere. Infornare a 180 gradi per 35-40 minuti.
L'avevo intravista ieri e mi aveva colpito ma la mia schiena aveva *colpito* di più. Oggi, rileggendo la ricetta direi che MI CONVINCE!
RispondiEliminaQuesta me la gioco alla prossima riunione con i compagni di scuola....
Complimenti!
Baci
Nora