lunedì 31 ottobre 2022

Frutta di stagione

 La stagionalità, ormai lo sappiamo, non esiste praticamente più e possiamo trovare melanzane, peperoni, zucchine e pomodori tutto l'anno. Sono pochi i prodotti ortofrutticoli che sono reperibili solo in periodi limitati: le ciliegie, le amarene, le papaccelle (qui, a Napoli, si tratta di una particolare specie di peperoni, molto dolci e ottimi da fare in padella), le more di gelso, i cachi, l'uva fragola, le melagrane, per citare quelli che mi vengono in mente. Questo loro esserci per un breve periodo me li rende preziosi e non manco di consumarli, quando sono disponibili. In questa stagione, adoro i cachi e, anche se non sono esattamente un frutto dietetico, li amo troppo per privarmene. Immaginate, quindi, quanto sia rimasta piacevolmente sorpresa, quando ho visto questi budini pubblicati su Facebook dalla mia amica Oriana Krsulj. Perché si tratta un dolcino facile, veloce, salutare e, tutto sommato, dietetico. Anche perché io, con due cachi, ho riempito 3 stampini, quindi, alla fine, si tratta di meno di un caco a porzione. Insomma, visto che avevo i due ingredienti necessari in casa, detto fatto. Sono davvero buoni e danno il piacere di mangiare un dolcino senza sensi di colpa. La "ricetta" è di una semplicità imbarazzante, al punto che quasi mi vergogno a pubblicarla, ma, come ho detto altre volte, il blog mi aiuta a non far cadere nel dimenticatoio le ricette che provo.




Budino di cachi (x 3)

Cachi  molli               2

Cacao amaro             6 cucchiaini

Con il minipimer, frullare la polpa dei cachi con il cacao, versare negli stampini e mettere per 3 ore in frigo. E questo è tutto. Più semplice di così...


giovedì 27 ottobre 2022

Le mie pappardelle ai funghi per il Club del 27

One è il libro in cui Jamie Oliver sciorina una serie di ricette, accomunate dal fatto di poter essere tutte preparate usando un solo recipiente, il che, in tempi di crisi energetica, non è male, perché permette di risparmiare spazio in lavastoviglie. Ma la cosa davvero importante è che queste ricette sono tutte molto interessanti. Anche quella che ho scelto io, che solo superficialmente ricorda le tagliatelle ai funghi che si possono trovare nelle nostre case o al ristorante. In pratica, l'aggiunta del timo, delle noci, del formaggio cremoso per la mantecatura, sino al sorprendente abbinamento con la rucola conferiscono al piatto una serie di sfumature di gusto che lo rendono diverso da ciò a cui siamo abituati. Mio marito ha detto che il piatto era così gustoso che i funghi Pleurotus non facevano rimpiangere per nulla i porcini. In conclusione, anche stavolta il Club del 27 ha fatto centro nella scelta del libro da esplorare. Jamie Oliver usa delle sfoglie fresche per lasagne e le taglia della larghezza delle pappardelle, perché, probabilmente, in Inghilterra, non sarà facile trovare delle pappardelle fresche, ma io, per fortuna, vivo in Italia e mi son potuta semplificare la vita, comprandole.

 Pappardelle ai funghi (x 1) 
 125 g                           Pappardelle fresche 
80 g                              Funghi Pleurotus o orecchioni 
1 spicchio                     Aglio 
10 g                              Parmigiano
 2 rametti                      Timo 
4                                  Noci 
1 cucchiaio colmo       Cottage cheese 
1 manciata                  Rucola 
1 cucchiaio                 Olio evo 
 Accendete il bollitore, se l'avete, altrimenti mettete una pentola d'acqua a bollire. Mettete sul fuoco una padella di 28 cm di diametro e, quando sarà ben calda, metteteci i funghi e cuoceteli così, a secco, fino a che saranno ben grigliati. A questo punto, aggiungete l'aglio tritato finemente, le foglioline di timo, l'olio e le noci grossolanamente tritate. Quando l'olio si sarà imbiondito,aggiungete la pasta e versateci sopra circa 300 ml di acqua bollente. Cuocete la pasta per circa 4 minuti, girandola spesso e aggiungendo ancora un po' d'acqua, se fosse necessario. Spolverizzate col Parmigiano, mantecate col formaggio e, da ultimo, unite la rucola. Volendo, condire con un filo d'olio a crudo.