Ho espresso più volte la mia sconfinata ammirazione per la bravura di Pinella. Da quando la conosco, l'ho vista studiare e migliorare, fino a raggiungere livelli degni dei Maestri internazionali della pasticceria.
Il "problema" è che, quando vedo i suoi capolavori, mi vien voglia di replicarli, ma io non sono lei e quasi mai i miei risultati, ancorché buoni dal punto di vista del gusto, raggiungono la perfezione e l'eleganza delle sue presentazioni. Di positivo c'è che questa volontà di emulazione mi spinge a provarci, ad approfondire, a fare esperimenti e, quindi, un passettino alla volta, mi fa progredire. Insomma, Pinella è inarrivabile, ma mi serve da sprone.
Per questo MTC n. 47, dedicato al pan di Spagna, ho messo assieme il desiderio di riuscire ad ottenere una di quelle glasse lucidissime, che caratterizzano tanti dolci realizzati dalla mia amica ed il desiderio, di fare una mousse di fragole soffice e spumosa, anziché un po' gommosa, come quella della torta di Montersino. Ci sono riuscita? Bé, per quanto riguarda la glassa, credo di essere sulla buona strada, anche se, benché io l'abbia setacciata ben 5 volte, quando l'ho colata sulla torta, qualche bollicina d'aria che interrompeva la lucentezza a specchio c'era ancora. Quanto alla mousse, direi che fosse proprio come la volevo.
Come sempre accade, la prima ricetta per un MTC è quella che serve a scaldare i motori, per questo motivo, di tutte le ricette di pan di Spagna proposte da Caris, il nostro validissimo terzo giudice per la sfida di aprile, ho scelto di iniziare da quella di base: il pan di Spagna a freddo di Massari.
Il tocco croccante l'ho ottenuto con la dacquoise al pistacchio.
Torta fragole e pistacchio
Per il pan di Spagna
Uova intere 300 g
Zucchero 200 g
Farina 170 W 150 g
Fecola 50 g
Buccia di limone grattugiata
Sale 1 pizzico
Montare lungamente le uova con lo zucchero, la buccia di limone ed il sale, fino a che il composto "scrive". Aggiungere la farina setacciata due volte, mescolando delicatamente. Versare il composto in un anello d'acciaio di 24 cm, imburrato e leggermente infarinato. Infornare a 170-180 gradi per 20-25 minuti.
Per la mousse di fragole
Purea di fragole 500 g (1 kg fragole intere)
Zucchero 200 g
Panna fresca 400 g
Albumi 100 g
Gelatina in fogli 12 g
Uova intere 300 g
Zucchero 200 g
Farina 170 W 150 g
Fecola 50 g
Buccia di limone grattugiata
Sale 1 pizzico
Montare lungamente le uova con lo zucchero, la buccia di limone ed il sale, fino a che il composto "scrive". Aggiungere la farina setacciata due volte, mescolando delicatamente. Versare il composto in un anello d'acciaio di 24 cm, imburrato e leggermente infarinato. Infornare a 170-180 gradi per 20-25 minuti.
Per la mousse di fragole
Purea di fragole 500 g (1 kg fragole intere)
Zucchero 200 g
Panna fresca 400 g
Albumi 100 g
Gelatina in fogli 12 g
Mettere lo zucchero in un pentolino, bagnarlo con cucchiaio d'acqua e cuocerlo fino alla temperatura di 121 gradi. Nel frattempo, montare gli albumi (tenuti prima a temperatura ambiente per un paio d'ore) a neve soda. Quando lo sciroppo di zucchero avrà raggiunto la temperatura richiesta, aggiungerlo a filo agli albumi, continuando a montare con le fruste, fino a che la massa si sarà raffreddata.
Frullare la fragole (tenerne da parte qualcuna per la decorazione) e passarle al setaccio; pesare 500 g di purea così ottenuta. Mettere a mollo in acqua fredda la gelatina, scolarla e strizzarla; scioglierla in qualche cucchiaiata di purea di fragole scaldata in un pentolino e aggiungerla al resto della purea; mescolare con la meringa italiana e aggiungere il tutto alla panna semimontata.
Per la dacquoise ai pistacchi
Per la dacquoise ai pistacchi
Albume 100 g
Zucchero 130
Farina di pistacchi 95
Farina di riso 25
Granella di pistacchi 40 g (+ 60 per la decorazione finale)
Montare a neve soda gli albumi tenuti a t.a. per un paio d'ore. Aggiungere lo zucchero. Con una spatola, incorporare delicatamente le due farine. Mettere la meringa in un sac a poche e formare un cerchio su un foglio di carta forno, poggiato sulla leccarda del forno. Spolverizzare con i 40 g di granella di pistacchi ed infornare a 160 gradi, per 15 minuti. Una volta tolta la dacquoise dal forno, prima che si raffreddi, ritagliarne un cerchio di 22 cm.
Granella di pistacchi 40 g (+ 60 per la decorazione finale)
Montare a neve soda gli albumi tenuti a t.a. per un paio d'ore. Aggiungere lo zucchero. Con una spatola, incorporare delicatamente le due farine. Mettere la meringa in un sac a poche e formare un cerchio su un foglio di carta forno, poggiato sulla leccarda del forno. Spolverizzare con i 40 g di granella di pistacchi ed infornare a 160 gradi, per 15 minuti. Una volta tolta la dacquoise dal forno, prima che si raffreddi, ritagliarne un cerchio di 22 cm.
Per la glassa al cioccolato bianco
Panna fresca 240 g
Glucosio 240 g
Cioccolato bianco 360 g
Gelatina in fogli 8 g
Mettere i fogli di gelatina in ammollo in acqua fredda. Portare ad ebollizione la panna col glucosio e, fuori dal fuoco, aggiungere il cioccolato tritato e la gelatina ammollata e strizzata. Frullare col minipimer, cercando di non incorporare aria. Coprire con pellicola a contatto e lasciare in frigo per una notte. Al momento dell'utilizzo, scaldare la glassa al microonde, filtrarla e versarla sul dolce.
Per la glassa, due cose sono importanti:
- filtrarla al colino cinese, finché non ci sono più bolle d'aria
- versarla sulla torta, quando ha una temperatura di circa 35 gradi.
Bagna all'arancello
Liquore d'arancia 120 g
Zucchero 120 g
Acqua 120 g
Preparare lo sciroppo di acqua e zucchero e, quando sarà freddo, aggiungere il liquore.
Montaggio del dolce
Tagliare trasversalmente il pds a metà e, da una delle due metà, ritagliare un cerchio di 22 cm di diametro. Chiudere il fondo di un cerchio da 24 cm con della pellicola, sigillando accuratamente. Rivestire lateralmente il cerchio con strisce di acetato. Versare sul fondo uno strato di mousse alle fragole e mettere in freezer per qualche minuto (in questa fase, quanto avrei desiderato un abbattitore! perché è necessario contemperare l'esigenza di far rassodare il singolo strato, prima di aggiungerne un altro, col rischio che, se ci si dilunga, la gelatina nella mousse rimanente inizi a "tirare", prima di poter fare tutti gli strati). Levare dal freezer la torta, adagiare sulla mousse di fragole il pds da 22 cm, inzupparlo con la bagna, versarci sopra un altro strato di mousse e rimettere in freezer. Una volta che la mousse si è rassodata, mettere la centro della torta il disco di dacquoise, coprirlo con altra mousse e con il disco di pds da 24 cm, debitamente inzuppato con la bagna. Congelare.
Una volta che la torta si è congelata, capovolgerla su una gratella poggiata su un grande piatto . Scaldare leggermente col phon l'anello di acciaio, in modo da poterlo sfilare agevolmente; rimuovere le strisce di acetato. Versare sulla torta la glassa, iniziando dai bordi e poi spostandosi verso il centro. Prima che la glassa solidifichi, sollevare la torta e far aderire la restante granella di pistacchi al bordo inferiore. Tagliare a fiore una fragola e metterla al centro della torta.
Anche questa torta (tranne una monoporzione che avevo fatto per poterla assaggiare e valutare) ha preso la via dell'ufficio di mio marito, per cui la foto della fetta è stata fatta in tutta fretta al mattino presto. Tra la fretta ed il rimbambimento del risveglio, non mi sono accorta di non aver preso, con la paletta da dolci, lo strato della base, per cui, in questa fetta, si vede solo strato di pds più interno...Stordita è dire poco...
Ma quanto è bella...perfetta e direi che dalla fetta sprigiona tutta la sua bontà... MAriella che meraviglia.... complimenti Flavia e buona giornatata
RispondiEliminaNell'ufficio di tuo marito ci stanno prendendo troppo gusto..................ma che gran kiulo che hanno!!!!
RispondiEliminaPersonalmente....io mi commuoverei!;))
Dimmi subito dove lavora che mi trasferisco con tutta la famiglia sulla sua scrivania!
RispondiEliminaChe dire della torta, complessa e ben equilibrata, dovresti mandarne una fetta a Montersino, giusto x vedere che effetto che fa :-P
splendore mariella!
RispondiEliminanon c'è altro da dire, se non che questa torta è perfetta. e so che mi piacerebbe tantissimo
sei stata davvero bravissima
(Pinella è oltre, io non oso nemmeno pensare di emulare i suoi dolci...)
semplicemente stupenda! Complimenti per la pazienza e perfezione!
RispondiEliminaChe meraviglia! E se questo è solo per scaldare i motori, non oso immaginare il seguito...
RispondiEliminaE' una torta elegantissima e sa di morbido e scioglievole. Mi piace davvero molto.
RispondiEliminaA te, questo particolare piacerà da impazzire: al corso Massari diceva che per non far venire le bolle nella glassa, bisogna usare un minipiemer che gira in senso antiorario. Il perché della rotazione antioraria (mi chiedevo se in Brasile valesse il contrario:)) non ce l'ha detto ma è partita la caccia all'utensile miracoloso, ti puoi immaginare:)))
RispondiEliminaVeniamo al tuo dolce: Raffinato e delicato, sia nel gusto che nell'aspetto. Il candore esterno fa da specchio alla morbidezza dei sapori: pistacchio e fragole, con una bagna all'arancia, credo sia stato il successo della giornata dei colleghi del marito. La pasticceria è davvero nelle tue corde e credo che Pinella te lo possa solo confermare. Baci.
Ma che splendore!!! Quel cioccolato bianco liscio liscio che viene voglia di accarezzarlo prima di addentarlo! Complimetissimi!
RispondiEliminaL'ho vista di corsa su FaccialiBro. ed il neurone mi è andato in fissa. Darei non so cosa per un pezzettino, piccolo piccolo anche della tortina da assaggio..... Rifarla? Ma non scherziamo! Io non ci arrivo proprio a tali meraviglie! Insomma: una Signora torta per una Signora cuoca.
RispondiEliminaBrava Mariè!
Nora
Bel lavoro complimenti!!
RispondiEliminaMariella, vuoi ridere? Appena ho sentito i commenti sulla tua torta-ovviamente esaltanti- ho replicato:no, un attimo: questa è solo la prima. Mariella carbura, all'mtc.
RispondiEliminaOra arrivo, sbavo (ormai, è un riflesso pavloviano) e poi leggo l'incipit :-)
E ora son qui che mi impongo di dare a questa torta la dignità che merita e non farmi prendere dallafrenesia di andare a leggere che cosa hai pubblicato dopo:perché già così, siamo a dei livelli spaventosi. D' altronde, senza nulla togliere alla completezza della tua preparazione, in cucina, tu sei "pasticcera inside": chiamala vocazione, chiamalo talento,ma i dolci sono la sfera in cui sei più a tuo agio e ci regali sempre proposte di una raffinatezza e di una complessità fuori portata. Anche questa torta lo è, checché tu ne dica: e se mai ha una pecca, è quella di arrivare per prima :-)
bellissima da ammirare ma anche il gusto mi piace molto, la glassa te la copio :-D
RispondiEliminaIo invece ho già salvato la daquoise ai pistacchi. Mi sto facendo un ricettario parallelo dell'MTC perchè anch'io vorrei tanto saper fare quei dolci perfetti che vedo in altri blog, ma mi mancano e basi. Questa sfida mi sta insegnando tanto. Ogni torta che vedo mi fa venir voglia di provare a rifarla. Adesso non posso più dire che non amo tanto i dolci. Ma come si fa!!!!! La tua poi è perfetta. Fragole e pistacchio. Un matrimonio d'amore. Brava.
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