venerdì 5 ottobre 2012

Ancora melanzane


Questa volta, per una buona causa. Raccolgo, infatti, l'invito di Virginia a partecipare alla campagna Io non mangio da solo, lanciata dall' organizzazione di volontariato internazionale ProgettoMondo MLAL. Virginia ha magistralmente sintetizzato gli scopo dell' organizzazione e di questa campagna con queste parole: " Si tratta di una Organizzazione di volontariato internazionale nata nel 1966 per coordinare l’impegno dei tanti laici che in quel periodo decidevano di fare un’esperienza di volontariato in Sud America. Poi è diventata una Ong e di cooperazione allo sviluppo e in 45 anni di ininterrotto impegno ha realizzato più di 400 programmi di sviluppo, indirizzati a rendere i popoli di Africa e America Latina autori della propria crescita, nel rispetto dell’indipendenza delle proprie comunità. 
Assicurare un’alimentazione adeguata al neonato e alla sua mamma, promuovere la distribuzione di almeno un pasto al giorno nelle scuole, sostenere programmi di sicurezza alimentare, di accesso all’acqua potabile e di gestione delle risorse naturali, sono gli obiettivi della campagna "IO NON MANGIO DA SOLO" 


E' stato, quindi, rivolto un invito ai food bloggers, chiedendo loro di donare una ricetta che avesse come ingrediente principale il pane. Queste ricette verranno raccolte e andranno a formare un calendario ed un libro, la cui vendita servirà a finanziare la campagna.
Il pane...il nutrimento per eccellenza, la base dell'alimentazione, il "minimo sindacale" che dovrebbe essere garantito a tutti, ma che, purtroppo, non lo è per tanti. Il pane, con la sua sacralità nel Cristianesimo, così come in altre religioni ed in piccoli gesti quotidiani, come quello di mia nonna, che, se , per caso, le cadeva un pezzo di pane a terra, lo raccoglieva e lo baciava. E non lo gettava certo via... Perchè, una volta, anche se può sembrare inconcepibile, nella nostra società sprecona, non si gettava mai via il cibo e, men che mai, il pane. E, infatti, le ricette col pane, sono, essenzialmente, ricette di recupero, un modo per utilizzare il pane eventualmente avanzato e per usare un ingrediente povero, ma versatile. Preparazioni povere, quindi, ma, non per questo, meno saporite, anzi, erano espressione di una creatività che si arrangiava con quel che c' era, ma con risultati eccezionali.
La ricetta che ho scelto è una ricetta della tradizione napoletana, ma nella versione della mia mamma, che differisce un po' dalle altre per il modo in cui viene trattato il pane, prima di aggiungerlo alle melanzane.

MELANZANE " A SCARPONE "

Melanzane                                3
Mollica di pane                         250 g.
Olio per friggere
Olive di Gaeta                          50 g.
Capperini                                 1 tbs.
Aglio                                        1/2 spicchio
Salsa di pomodoro                    4 tbs.

Levare il picciolo alle melanzane; tagliarne due a metà e, con un coltellino, scavarle, formando delle barchette. Tagliare la polpa asportata e la terza melanzana a cubetti. Friggere le barchette ed i dadini di melanzane in una larga padella con abbondante olio caldo. Scolare su carta assorbente. Ammollare la mollica di pane in acqua e strizzarla bene. Levare quasi tutto l'olio dalla padella, lasciandone un paio di cucchiai. Rosolare leggermente l'aglio tritato, evitando di farlo imbiondire, aggiungere la mollica di pane, girando continuamente, finchè si sarà asciugata ed avrà formato una specie di crosticina. Mescolare la mollica con i dadini di melanzane, le olive snocciolate e i capperini. Riempire le barchette con questo ripieno e napparle con la salsa di pomodoro. Infornare a 180 gradi per 15-20 min. Servire fredde.





2 commenti:

  1. Mari, il fatto che tu ci abbia regalato una ricetta della tua mamma ci onora ancora di più. Grazie mille!

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  2. Ottime!!Ricordo di averle mangiate fatte da te,a un raduno culinario.

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