mercoledì 4 febbraio 2015

Per gioco

Come tanti, anche io gioco a burraco, ma non mi considero una di quelle "assatanate". Per lo più, gioco online, ma amo soprattutto le partitelle tra amici che facciamo in Sardegna, dove c'è spazio per la battuta, il commento, magari anche l'arrabbiatura per un errore del compagno, dove, insomma, c'è un'interazione. Non mi piacciono, invece, i tornei, dove giochi con estranei che prendono la cosa terribilmente sul serio (dimenticando che è un gioco...), dove guai se ti scappa mezza parola, dove ti guardando con commiserazione se non sai mescolare le carte come un prestidigitatore... E non mi piacciono questi professionisti del gioco, che sembrano non avere altri interessi nella vita. Tuttavia, ogni tanto, mi lascio convincere da mia sorella a partecipare, di solito per fare da partner alla sua consuocera. Cerco, allora, di rendere la cosa un po' più divertente osservando la "fauna" umana che popola questi tornei e le improbabili mises delle signore (e, talvolta, anche degli uomini...).
Quindi, se, come me, preferite giocare in casa con gli amici e, tra una partita e l'altra, volete offrire un tè con qualche dolcetto, queste cartucce sono perfette. La ricetta è della mia amica Elisabetta Cuomo. E ho detto tutto...
Ho fatto solo due piccole variazioni: ho usato delle mandorle amare ridotte in farina, al posto dell'aroma di mandorla amara e, invece della buccia di limone, ho usato l'aroma panettone, che avevo preparato con l'idea di fare il panettone, che poi non ho fatto. La ricetta dell'aroma panettone l'avevo presa qui.

Cartucce (x 50)

Farina di mandorle                  200 g
Farina 00                                 100 g
Fecola di patate                       50 g
Zucchero                                 200 g
Burro morbido                        160 g
Burro fuso                               20 g
Uova medie                             4
Ammoniaca per dolci              1 pizzico
Sale                                         1 pizzico
Mandorle amare                      2
Aroma panettone                     2 cucchiai   

Sbattere due uova, aggiungervi la farina di mandorle (comprese quelle amare) e l'aroma panettone. Lasciare a temperatura ambiente per un'ora. Con le fruste elettriche, lavorare il burro con lo zucchero e l'ammoniaca; unire, un po' alla volta, il composto di uova e mandorle, alternandolo con le altre due uova sbattute. Unire  il burro fuso e la farina + la fecola setacciate. Far riposare un'ora, sempre a t.a. Foderare gli appositi cannelli con le apposite cartine. Mettere l'impasto in un sac a poche, dotato di bocchetta liscia di diametro appena inferiore a quello dei cannelli e riempire i cannelli. Infornare a 170 gradi per 10 min, poi abbassare la temperatura a 160 e proseguire la cottura per altri 8-10 minuti. Aspettare che raffreddino per estrarle dai cannelli. Tamponarli con carta da cucina, per togliere l'unto in eccesso.
Come si evince dalla foto, la cosa più difficile è mettere la quantità giusta di impasto nel cannello. Le cartine fuoriescono un po' dal cannello, ma l'impasto dovrà fermarsi al bordo del cannello stesso, perchè, in cottura, lieviterà. Dal momento che credo non sia semplice, lontano da Napoli, reperire i cannelli, è possibile   distribuire l'impasto all'interno di pirottini di carta e cuocerli così. Certo non avranno più la forma di cartucce, ma saranno ugualmente buoni!       






5 commenti:

  1. Cioè .... Io ho tutto per poterle fare e si anche io macinerei una o due mandorle amare, cioè di solito è così che faccio per i dolci dove ci sono mandorle, e ho anche la fortuna di averne sempre un sacchetto a disposizione! ..... Devo solo controllare per l'ammoniaca e ....direi che le faccio! Per il burraco, mi piace molto, ma solo tra amici ogni tanto! Buona giornata cara Mariella

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  2. Flavia, con le mandorle che ci sono dalle tue parti, verranno fantastiche!

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  3. Ciao Mariella, adoro le cartucce e le ho anche provate solo che ho combinato un disastro non avendo i cannelli...qui a bolzano dove vivo non sanno neanche cosa sono!

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  4. mi piace ma sono a napoli lontano dalla sardegna che amo tanto

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