mercoledì 25 febbraio 2015

Ibridizzazione

Come ho già raccontato, mi capita di smistare parte dei miei esperimenti in cucina in un ufficio da mio marito, dove c'è un folto gruppetto di giovani, ben lieti di farmi da cavie. Ormai, quello che era iniziato come un invio sporadico, è diventata una consolidata abitudine, per cui so che, il lunedì,  si aspettano sempre che arrivi qualcosa che addolcisca l'inizio della settimana. 
Domenica scorsa, ho pensato che fosse l'occasione per provare la Stupendissima, che Alessandra aveva recentemente ripubblicato. Ai tempi, sul forum che entrambe frequentavamo e dove ci eravamo conosciute, l'avevano fatta praticamente tutti. Mancavo io e questa lacuna andava colmata.
Rileggendo la ricetta, però, mi sono un po' spaventata per la quantità di burro, per cui ho finito col fare un cross link con la tarte al limone di Adriano, che, al posto del burro, utilizza la panna, che leggera non è, ma, almeno, contiene il 35% di grassi, rispetto all'82% del burro. Adriano esprime la quantità di uova  necessarie come peso e non come numero; 3 delle mie uova pesavano 225 g, per cui ho fatto le debite proporzioni (la calcolatrice resta uno strumento indispensabile in cucina) e questo spiega le dosi un po' "strane".

Stupendissima ibrida

Pasta frolla                          400 g

Per il ripieno

Uova                                  3
Zucchero                           156
Panna                                125
Succo di limone                63
Yogurt alla vaniglia         125 g
Farina di cocco                100 g 
Zeste di limone

Imburrare uno stampo per crostate dal fondo amovibile di 24 cm di diametro. Stendere la frolla e, con questa, rivestire lo stampo (la mia frolla è risultata un tantino troppo spessa, come si vede dalla foto: meglio stenderla un po' più sottile di quanto abbia fatto io), poggiarci sopra un foglio di carta forno, distribuirci sopra dei fagioli o del sale grosso ed infornare a 160 gradi, fino a quando i bordi iniziano a colorirsi (circa 10-12 minuti).
Mettere in una ciotola le uova, lo zucchero (io ho usato quello che tengo in un barattolo insieme alle bacche di vaniglia "usate"), la panna, lo yogurt, la farina di cocco e la buccia grattugiata di un limone. Mescolare rapidamente, senza montare, per evitare di incorporare aria. Da ultimo, unire il succo di limone filtrato.
Estrarre dal forno il guscio di frolla, eliminare la carta forno ed i fagioli, versare il ripieno ed infornare nuovamente, nella parte bassa del forno, a 170 gradi per  circa 30 minuti. Dal momento che, come ben sappiamo, i forni non sono tutti uguali, prestare molta attenzione alla cottura, perché l'interno deve rimanere un po' morbido, tenendo presente che, raffreddandosi, diventerà comunque più sodo.






3 commenti:

  1. Anch'io sostengo che siccome la panna ha meno grassi del burro, tanto vale sostituirla ogni volta che si può. E visto che qui mi dimostri che si può... Grande Mariella!!!

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  2. Ciao. Anch'io non riesco a resistere alla tentazione di modificare le ricette. È più forte di me. Solo che non sempre il risultato è quello voluto. La tua torta invece è perfetta. Come l'originale. A sto punto mi tocca provarle entrambe. Giusto per dovere di cronaca. Mica perché son golosa ;-)

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  3. Scusa, dove lavora tuo marito? Faccio domanda di assunzione ^_^
    Meravigliosissima......... da perderci le papille ^_^ Mi strapiace, brava!!

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