sabato 25 maggio 2013

Io e la Puglia

Il mio primo incontro "in loco" con la cucina pugliese è avvenuto ad Ostuni, detta la "città bianca", a causa del colore dell'intonaco delle sue case e che, al tramonto, diventava rosa, per poi trascolorare nel violetto sempre più scuro, man mano che il buio avanzava. Eravamo lì soltanto per week end e non ci eravamo nemmeno documentati sui ristoranti locali, per cui ci infilammo, praticamente, nel primo posto che ci si parò davanti. Non so se fu per un colpo di fortuna o perché la qualità del cibo, da quelle parti, è così elevata, che dove caschi, caschi bene, fatto sta che cenammo divinamente. Di quella cena due piatti mi rimasero indelebilmente impressi: la tiella di riso, patate e cozze ed il purè di fave con la cicoria. Ovviamente, alla prima occasione, provai a replicare la tiella e, con l'incoscienza che mi contraddistingue in cucina, il tentativo non fu fatto nel segreto della mia cucina, lontano dai palati altrui, bensì in occasione di una cena per una ventina di persone...Solitamente, quando uso i miei ospiti come cavie, mi va abbastanza bene, ma non quella volta...La cottura era completamente sbagliata... Dopo un simile fiasco, non avevo più osato cimentarmi, tanto più che anche mia sorella, che è una gran cuoca, mi aveva raccontato di averci provato e di aver ottenuto un risultato altrettanto deludente. Insomma, sembrava proprio che la tiella non fosse nelle mie corde e, a malincuore, rinunciai ad ulteriori tentativi.
Quando ho appreso che la ricetta dell' MTC di questo mese era proprio la tiella, mi è parsa l'occasione giusta per provare a superare il mio impasse con questa preparazione, tanto più che la ricetta di Cristian è accuratissima e prometteva di "accompagnarmi" passo passo nella realizzazione.
Di solito, quando partecipo all' MTC, non seguo mai la ricetta nella versione proposta dal terzo giudice, ma tendo sempre a provare delle variazioni personali. Questa volta, però, almeno come prima volta, ho preferito seguire alla lettera la ricetta di Cristian, perché il ricordo della tiella tradizionale mi ha portata a voler ritrovare quel sapore. E però...però...una piccolissima variazione me la sono concessa...Nulla che abbia influito sul gusto, solo un tocco di colore: ho usato le patate viola.
Risultato? Potrei dire che mi è venuta perfetta e chi potrebbe mai smentirmi? Ma lo spirito del gioco è giocare onestamente, per cui  dirò che il sapore era eccezionale, con tutte le componenti perfettamente amalgamate, eppure riconoscibili, ma il riso era troppo cotto, ahimè. Il risultato era comunque infinitamente migliore rispetto a quel mio lontano tentativo, per cui penso che, lavorandoci su (meno liquido e cottura più breve), dovrei finalmente imbroccare la tecnica giusta.





Con questa ricetta partecipo all' MTC di maggio 2013

5 commenti:

  1. Bella tiella, Mariella, l'aspetto è decisamente invitante.... il tocco di colore dona!
    Grazie mille e buonissima serata
    Dani

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  2. amo molto Ostuni..è vicino a casa di mia nonna... grazie per la tua descrizione :))
    e bellissima la tua tiella!!!

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  3. Questo MTC riporta alla mente tanti ricordi e la passione per quel territorio meraviglioso che è la Puglia. Ostuni la città bianca....ho ancora in mente la distesa di olivi secolari su quella terra bruna, che dalla valle ti conducono fino alla cima della città...uno spettacolo.
    Anche io concordo con te che la parte più difficile è la cottura in questa ricetta. Quando saremo in grado di dosare con cura la quantità di liquido ed i tempi di cottura, allora potremo dire di esserci avvicinate un pochino. Bellissima interpretazione. Un abbraccio, Pat

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  4. Colore colore colore!! Io non ho mai avuto modo di provare le patate viola ma il tuo risultato mi piace. Il punto di cottura del riso, quello si aggiusta....
    A presto Mirella!
    Nora

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  5. Ciao Mariella! Sono contento che ad Ostuni ti sia trovata bene.
    Per quanto riguarda la tua taieddhra, dall'aspetto sembra essere molto invitante ma da quello che leggo il riso è risultato troppo cotto e questo forse dipende anche dagli altri ingredienti che hai utilizzato. Comunque credo che tu sia sulla strada giusta e sono convinto che arriverai a fare una taieddhra che ti darà la massima soddisfazione.
    Grazie mille!
    Cristian

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