martedì 16 dicembre 2014

DOLCI REGALI - perchè non c'è due senza tre



Ebbene si: anche quest'anno, giusto in tempo per Natale, arriva il terzo libro della collana dedicata all' MTC ! E, sembra impossibile, ma è ancora più bello degli altri! 
Perchè, questa volta, si è partiti dalla sfida dedicata al babà e, da lì, il libro spazia sui dolci lievitati di ogni genere, da quelli più "nobili", come il savarin o il gugelhupf, a quelli più "plebei", come graffe e maritozzi. A completare il tutto, due ricchissime sezioni, dedicate alle creme e alle salse di accompagnamento e a bagne, liquori e sciroppi.
E, come è già accaduto per i libri precedenti, questo è molto più di un semplice libro di ricette, è anche lo spaccato di un'epoca, quella che ha visto la pasticceria nascere come arte a sé stante ed i pasticceri assurgere ad un ruolo prestigioso nelle cucine nobiliari. 
Il titolo, "Dolci regali" si riferisce proprio alle origini aristocratiche di alcuni dei dolci presentati nel libro, ma, inevitabilmente, strizza l'occhio, dato il periodo natalizio, ai regali, intesi come strenne. E direi che questo libro possa davvero essere un'idea fantastica per un regalo che non sia il "solito" libro di cucina.
Come se non bastasse, anche stavolta, l'iniziativa è legata ad un intento benefico, che tutta la community dell'MTC è fiera di supportare.

"Acquistando una copia di Dolci Regali, contribuirai alla creazione di borse di studio per i ragazzi di Piazza dei Mestieri (link: http://www.piazzadeimestieri.it/), un progetto rivolto ai giovani oggetto della dispersione scolastica e che si propone di insegnare loro gli antichi mestieri di un tempo, in uno spazio che ricrea l'atmosfera di una vecchia piazza, con le botteghe di una volta- dal ciabattino, al sarto, al mastro birraio e, ovviamente, anche al cuoco. La Piazza dei Mestieri si ispira dichiaratamente a ricreare il clima delle piazze di una volta, dove persone, arti e mestieri si incontravano e, con un processo di osmosi culturale, si trasferivano vicendevolmente conoscenze e abilità: la centralità del progetto è ovviamente rivolta ai ragazzi che trovano in questa Piazza un punto di aggregazione che fonde i contenuti educativi con uno sguardo positivo e fiducioso nei confronti della  realtà, derivato proprio dall’apprendimento al lavoro, dal modo di usare il proprio tempo libero alla valorizzazione dei propri talenti anche attraverso l’introduzione all’arte, alla musica e al gusto."

E questo bellissimo disegno di Mai Esteve, che ha mirabilmente integrato con le sue creazioni, le splendide foto di Paolo Picciotto, lo dedico a mia figlia (se mi legge, mi ammazza...)


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