mercoledì 13 novembre 2013

La via di Damasco


Mia suocera era una donna di casa perfetta, al limite (ed oltre...) del maniacale per tutto ciò che riguardava ordine e pulizia. Era, però, assolutamente negata in cucina. Di più: di fondo, non le piaceva mangiare e giudicava la cucina un' attività che sottraeva tempo al suo scopo principale: pulire. 
Per sua fortuna, c'è sempre stato chi cucinasse al suo posto, ma, man mano che le rubizze popolane partenopee, venivano sostituite da esotiche colf, provenienti da mezzo mondo, il livello di ciò che si mangiava a casa loro iniziò a declinare sempre più. E, comunque, anche la migliore delle cuoche si scontrava con le direttive di mia suocera, che imponeva di cucinare al mattino presto, per poi riscaldare il tutto ad ora di pranzo... 
L'aneddotica familiare è ricca di "racconti dell'orrore", come quando mio suocero, un Natale, ebbe regalato un pollo ruspante, che fu messo in pentola con tutte le interiora, riempiendo la casa di miasmi, che impiegarono un paio di giorni a dissolversi. Io stessa ricordo nequizie come uno spaghetto alle vongole, fatto con passata (sic) di pomodoro (tanta!) e vongole Findus o degli involtini, preparati avvolgendo una fettina sottile di carne attorno ad una carota INTERA! e stracotti ( e già, altrimenti come avrebbe fatto la carota a cuocersi?...), fino a diventare coriacei. Per questo motivo, una volta sposata, preferivo di gran lunga invitarli da me, piuttosto che andare da loro. Avrei voluto farvi vedere lo sguardo grato che ogni volta mi rivolgeva mio suocero, quando si accomiatavano. Del resto, poverino, 67 anni di matrimonio, mangiando sempre in quel modo...
In breve, io non sono una di quelle mogli che han dovuto sentirsi ripetere dal marito, con toni nostalgici: "Eh, però, come lo faceva mia madre..." Anzi, io sono solita ironizzare, dicendo che lui mi ha incontrata sulla via di Damasco, per essere salvato da un'alimentazione a base di panini (preferiva quelli alle nefandezze che si perpetravano nella cucina di casa sua) ed iniziato ad un nuovo universo di sapori. Sia chiaro: ce ne ho messo di tempo ad educarlo, a vincere la sua istintiva diffidenza verso la sperimentazione (per lui era esotico anche un risotto al taleggio, per dire), ma, oggi, dovreste sentirlo come disquisisce di alveolature, texture e abbinamenti, manco fosse lui quello che studia, si documenta  e cucina! 
Per questo MTC, che, anziché avere come tema una ricetta specifica, è centrato su un ingrediente - la castagna - e sulla cucina povera, mi è venuta un'idea  che temevo avrebbe messo a dura prova la sua capacità di affrontare i miei esperimenti. Si perché, per lui, la castagna si identifica, sostanzialmente, con la caldarrosta o, al massimo, con un Mont blanc o con dei marron glacé, ma che potesse entrare in una preparazione salata è un'idea che non rientrava nei suoi orizzonti, pur così ampliati dall'incontro con la sottoscritta. E, invece, gli è piaciuta! Al punto di invitarmi a ripeterla, prima che anche questa ennesima ricetta finisca nell'archivio dimenticato dei "one shot". Devo dire che anche io son rimasta soddisfatta. Dei due gusti fondamentali della farina di castagne, il dolce ha trovato il giusto bilanciamento nell'amarognolo del radicchio ed il retrogusto affumicato della farina è stato esaltato dalla pancetta.

Gnocchetti di castagne al radicchio (x 2-3)

Patate                        500 g
Farina di castagne     140 g
Radicchio                 1/2 cespo
Pancetta affumicata   60 g
Aglio                         1 spicchio
Olio evo                    2 cucchiai

Lessare le patate con la buccia e, ancora calde, schiacciarle con lo schiacciapatate. Impastare le patate con la farina di castagne.



Formare dei cilindretti d'impasto e tagliarli a tocchetti.


Privare le foglie del radicchio della parte più dura della costola centrale, sciacquarlo, sgocciolarlo e tagliarlo a striscioline. In una larga padella, rosolare nell'olio l'aglio ed i dadini di pancetta. Versare gli gnocchetti in acqua salata a bollore e, quando vengono a galla, tirarli su con la schiumarola e saltarli in padella col radicchio.







22 commenti:

  1. devo assolutamente provarla!!!
    adoro l'abbinamento pancetta/radicchio!!! in genere ci faccio il risotto ma questi gnocchetti sono così invitanti!!

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  2. Sembrano squisiti!!! Molto intrigante l'abbinamento castagne-radicchi, poi con la pancetta devono essere una bomba!!! Fantastici, bravissima!!!

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  3. I racconti dell'orrore di tua suocera e della sua cucina mi hanno fatto sbellicare dalle risate!! e i tuoi gnocchetti sono bellissimi e molto invitanti! È già il secondo che vedo, e mi state mettendo una voglia di impastare che non ti dico! Ottimo anche l’abbinamento col radicchio e la pancetta, bravissima! baci

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  4. Buonissimi i tuoi gnocchetti, perfetto l'abbinamento e... doppiamente fortunato tuo marito!!!! :-D

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  5. Mariella, io sto ridendo.. mi immagino la scena di quella che è stata la casa, e la cucina in particolare, di tua suocera.
    io sono una che ha la mania della pulizia, ed una sera che mio marito ha provato a sfidarmi con un "se ce la fai, se è vero che non è un' ossessione come dici allora vieni a letto e pulisci domani mattina".
    io a letto ci sono andata.. poi però non riuscivo a chiudere occhio così ho aspettato che si addormentasse, mi sono alzata e sono andata a pulire.
    oh, ognuno ha i suoi difetti : )))
    i tuoi gnocchi di difetti non ne hanno per niente invece. mi piace il fatto che tu non abbia messo l' uovo negli gnocchi (non lo faccio neanche io) e poi l' abbinamento rustico con pancetta e radicchio. ineccepibile.
    Complimenti!! : )

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  6. A quanto sembra, di queste suocere ce ne sono tante in giro, ma per me cucinare in certi momenti, viene quasi a primo posto! Il tuo racconto mi fa venire in mente i ricordi di mio suocero: i piatti forti a casa sua erano brodo di dado e carne in scatola!!!
    Deliziosi i tuoi gnocchetti di castagne: li voglio provare anche io con il radicchio
    Ciao
    Isabel

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  7. mi piacciono moltissimo gli abbinamenti e il gusto del radicchio, buoni buoni!

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  8. eccomi qui è vero noi abbiamo le stesse idee spesso, ma per fortuna qualcosa di diverso ce sempre, bella la tua proposta con il radicchio....magari li faccio provare alla cavia, visto che ha gradito gli gnocchi alle castagne.
    Un abbraccio.

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  9. Naaaaaaa anche tu gnocchi!!!! Come la mia seconda proposta.
    Mi sa che mi converrà cercare una soluzione alternativa, altrimenti rischio di sembrare banale vicino ai tuoi.
    Sei un portento! Anch'io sono anni che educo il Martirio in tavola... ma i risultati non sempre ci sono.
    Brava
    Nora

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  10. mi sto ammazzando dalle risate.....penso a quel povero uomo di tuo suocero e chissa'perche'mi viene in mente la scena di Miseria e Nobilta'...quando il grande Toto' disse : in questa casa si mangia pane e veleno e lui esordisce ...dicendo...nooo solo veleno...oddio oddio...!!!
    Bellissima ricetta da proporre al mio american hubby che adora la pancetta affumicata...complimenti davvero
    Patrizia!

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  11. Ti prego.... scrivi un libro sui tuoi suoceri, ahahahahhahah, e che dire di questi gnocchi??? che li proverò !! baci, Flavia

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  12. wow chissà che buoni!

    adoro i tuoi suoceri Sallo!!! ahahhah

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  13. non ce la posso fare :-)
    però, oltre alla faccia di tuo suocero, avrei tanto voluto veder la tua, sulla vongola findus o sulla suola servita a mo' di involtino...
    A me toccano i "mia mamma lo fa meglio", con addentellati fino alla settima generazione: ma sono sicura che con un piatto come questi gnocchetti lo metterei a tacere, il marito, e non soo perchè avrebbe la bocca piena. Non stento a credere che ci saranno bis e ter e quater o come diavolo si dice ;-), perchè questo è un piatto gustoso, completo e di straordinario equilibrio,con quel radicchio che è davvero la marcia in più di tutto il resto. al solito, esecuzione perfetta. Ma è in ssecondo piano, rispetto alla grandiosità dell'idea. Bravissima!

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  14. L'involtino alla carota mi sembra una grande idea...per ammazzare qualcuno! ;)
    Non so se invidiarti o meno, intanto a me tocca la suocera con il menù fisso, ma almeno ottimo, in compenso ti invidio per questa strepitosa idea e abbinamento, oltre che per l'esecuzione perfetta di questi gnocchetti che a me, lo so, non riusciranno mai!

    baci

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  15. hahahahaha tuo suocero e tuo marito ti porteranno in palmo di mano!!!
    belli i tuoi gnocchi e soprattutto serviti sulla foglia di radicchio, deliziosa!
    Sono già i secondi gnocchi che vedo fatti solo di patate e farina, stanno insieme? niente uovo o altro? ma forse sono io che sono imbranata e non esperta di gnocchi :-)
    brava come sempre
    Ciao
    CrisG
    ps: immagino già i premi della Gennaro, tipo il gruppo delle "gnocche" ;-)

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  16. mi hai fatto scompisciar dal ridere Mariella, con questa suocera maniaca della pulizia.... anche la mia non scherza perchè per esempio "i panni bianchi come li lava lei non li lava nessuno"..... che dici, gli porto tutto a lavare? anche quelli scuri? io non mi faccio mica problemi di gelosia!!! ma le suocere sono così, spero di non diventarlo anch'io. gli gnocchetti con la farina di castagne? io li mangerei, in capo a un tignoso, ma ho paura che per i miei sarebbero tropo sperimentali..... grande ricetta però! piacere di conoscerti
    Sandra

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  17. Anche io ho avuto una esperienza simile alla tua, mia suocera ha una casa perfetta, ma odia la cucina! Per lei dovrebbe esistere solo per bellezza! Questa ricetta è deliziosa, ti faccio i miei complimenti, ciao
    M.g.

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  18. Quanto mi hai fatto ridere!!!! Tuo marito è stato toccato dalla fortuna al cono erti sulla Via di Damasco..!!! Il mio innvece è cresciuto a base di cozze e basta, la vetdura mica sapeva cosa era (almeno così dice...), il tuo però ha raggione, dei gnocchi così buoni si devono ripetere!!!
    Esplendida recetta e abbinamenti. Sono amante dei gnocchi, si vede?
    Besos

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  19. Ahahahahahahah....povere suocere!! La mia non era del tutto una schiappa, ma non era nemmeno una gran cuoca. Quando ho conosciuto mio marito, che all'epoca, per fortuna, aveva solo 20 anni, non voleva nemmeno sentire l'odore di pesce o formaggio e pasteggiava a Coca Cola o al massimo birra. Ora e' la miglior forchetta che io conosca, fa onore ad ogni mio piatto ed e' il mio compagno di avventure gastronomiche preferito! ...e quando andiamo a fare la spesa lo lascio al reparto enologia e lo recupero solo prima di avviarmi alle casse, un po' come quando lasciavo la figlia al baby club dell'IKEA...ahahahahahah Splenidi questi gnocchi e una presentazione raffinatissima! Io sul radicchio lascio sempre una lacrimuccia di desiderio....

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  20. Mariella mi son cappottata dalle risate, certo che di orrori culinari tali non li ho visti manco nella mia patria, la Svizzera!!!
    Mi immagino la gratitudine del suocero.
    Il tuo abbinamento di ingredienti mi piace molto, e gli gnocchetti devon proprio essere scioglievolissimi!
    Complimenti :)
    In bocca al lupo per l'MTC
    Lou

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  21. eh, eh divertente il post e mooolto interessanti gli gnocchetti, Mariella

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  22. povero suocero!!! le donne con la fobia della pulizia mi fanno tanta tristezza...
    per fortuna che tuo marito ha incontrato te, davvero sulla via di damasco, o sarebbe meglio dire sulla via di posillipo?
    bellissimi questi gnocchi, e perfetto anche l'abbinamento con le castagne. per fortuna che li hai linkati nel tuo post di oggi, altrimenti me li sarei persi!

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