lunedì 18 marzo 2013

Home made

Se guardo indietro a come è cambiato, negli anni, il mio modo di cucinare, ciò che salta all'occhio è un'attenzione sempre più marcata verso la qualità dei prodotti e la conseguente tendenza ad applicare ad un numero crescente di preparazioni il concetto di "fatto in casa". In principio, inevitabilmente, furono marmellate e conserve,  poi venne il pane, poi i biscotti, poi il dado da brodo, le paste ripiene ecc. ecc. Insomma, non solo a casa mia non è mai entrato un sugo pronto (e meno male, direi, visto quello che è saltato fuori nelle ultime settimane!), una pizza surgelata, un purè in busta o una confezione di Quattro Salti in Padella, ma anche cose che prima acquistavo abbastanza serenamente, come biscotti o pan carré, sono stati sostituiti via via dalla mia produzione casalinga.
Ovviamente, sono sempre stata molto attratta dalla possibilità di fare il formaggio in casa e, difatti, ho sempre in frigo del caglio, col quale, ogni volta che mi trovo con del latte e/o panna in scadenza, faccio delle caciottine, variamente aromatizzate: al pepe, alla rucola, al limone. Sia chiaro: in Italia abbiamo formaggi eccellenti, fatti con tutti i crismi, ma la mia diffidenza va a quei formaggi industriali, che, più che richiamare l'immagine di mucche che pascolano felici su verdi prati, fanno pensare ad additivi, addensanti ed emulsionanti non proprio naturali. Tra tutti, uno in particolare: quel formaggio cremoso, che porta il nome di una città americana e che si usa, ad esempio, per fare la cheese cake. Ecco, quel formaggio lì mi sa di "finto" e, da quando sono diventata una consumatrice più consapevole, proprio non mi riesce di usarlo. Grande, quindi, è stata la mia gioia, quando ho scoperto che era possibile prepararselo in casa!  Ho provato subito a farlo ed il risultato è stato strepitoso, una vera svolta. E, poi, chissà in quante ricette avrete trovato come ingrediente il "latticello" o "buttermilk": ecco, preparando questo formaggio cremoso, vi ritroverete anche come prezioso "sottoprodotto" il latticello.
La ricetta l' ho trovata qui e la riporto integralmente, con infiniti ringraziamenti all'autrice.



Ingredienti

1 litro di latte intero
1.4 litri di panna fresca (con almeno il 35% di grassi)
600 ml di kefir (yogurt, oppure latticello)
15 ml di succo di limone (1 cucchiaio)
5 ml di caglio * (1 cucchiaino)

Procedimento

1. Unire il latte e la panna in un’ampia pentola d’acciaio.
2. Cuocere a fuoco medio fino a che la mistura abbia raggiunto 21°C. Non lasciare che il latte arrivi ad ebollizione. Spegnere il fuoco.
3. Aggiungere il kefir, il succo di limone, il caglio e mescolare.
4. Coprire la pentola e lasciar riposare a temperature ambiente per tutta la notte.
5. Il mattino successivo (comunque dopo almeno 8 ore) la cagliata dovrebbe essere pronta.
6. Foderare una colapasta con un telo di garza per formaggi bagnato e ben strizzato e porlo su una pentola che possa raccogliere il siero che colera’.
7. Mescolare velocemente con una grossa frusta ( per rompere la cagliata)
8. Versare il composto nella colapasta preparata e lasciar colare il siero per un’ora circa.
9. Passato quel tempo, sollevare I lembi della tela di garza per formare una specie di sacchetto.
10. Annodare la stoffa per chiudere il sacchetto, poi lasciar passare uno stecco di legno nel nodo e poggiare lo stecco sui bordi della pentola, in modo che il sacchetto possa rimanere appeso nella pentola stessa. Coprire e mettere in frigo per una notte.
11. Trascorsa la notte il formaggio avrà perso tutto il liquido in eccesso e potrà essere usato subito o conservato in frigo in un barattolo a chiusura ermetica o avvolto nella pellicola per alimenti.


2 commenti:

  1. Questo formaggio lo compro sempre, ora so che devo comprare solo il caglio ;-)

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  2. Mi domando se qui in America, come "panna fresca", possa sostituirlo con il nominato heavy whipped cream. C'e' anche una crema messicana che ha un alto contenuto di grassi, e che, come l'heavy whipped cream ha un sapore neutrale, quindi da combinarlo sia con il dolce che con il salato. Alcune suggerenze? Antonella.

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