Credo che ormai lo sappiano anche le pietre che, da poco più di un mese, sono in pensione, ma io sto cominciando a realizzarlo solo ora. In effetti, agosto è stato un mese di vacanza come tanti altri, anche se, stavolta, mi son potuta concedere di rimanere in Sardegna anche la prima settimana di settembre. E' solo adesso che son rientrata che sto realmente prendendo coscienza del cambiamento epocale che è intervenuto nella mia vita. Tanto per cominciare, continuo a svegliarmi, al mattino, con l'idea che devo andare in Dipartimento... poi realizzo che non è così ed il cuore mi si allarga...
Tra i progetti fatti su come riempire le mie giornate c'era anche quello di dedicarmi un po' di più al mio amato blogghino e, invece, non so com'è, ma, da quando sono rientrata, stento a riprenderlo in mano. Un po' c'entra il fatto di essere tornata con propositi molto bellicosi riguardo al rimettermi un po' in forma e, quindi, cerco di stare più in palestra che in cucina.
Però, via, è il momento di ricominciare!
E, come d'abitudine, il primo post settembrino è dedicato alla festa di fine estate, quella per il compleanno del figlio più grande di mio nipote. Come sempre, ho fatto quasi tutto da sola, ma la cosa ormai non mi spaventa, anche se comincio ad essere un po' a corto d'idee ed urge trovarne di nuove, visto che, tra un paio di mesi, mi aspetta un altro Battesimo.
La cosa più complicata è stata, al solito, la torta. Ho detto a mia nipote che io avrei fatto tutte le basi, ma, per la decorazione, doveva pensarci lei, perché io non son capace. Avendo deciso di fare una torta a forma di campo di calcio, inizialmente, si era pensato di ricorrere alla "maledetta" pasta di zucchero verde per ricoprirla, poi, per fortuna, abbiamo optato per una finissima codetta verde, che ben simulava l'erba. La torta era un semplice pan di Spagna, bagnato con sciroppo all'arancia e farcita con crema chantilly all'italiana (crema pasticcera + panna montata) e fichi dell'albero che abbiamo in giardino. Il tutto ricoperto con una ganache al cioccolato. Benché non fosse nata sotto i migliori auspici, è stata apprezzatissima e ci son state persone che, ancora a distanza di giorni, mi ripetevano quanto fosse loro piaciuta.
Il menu
Arancini al limone
Arancini al pesto
Arancini al ragù napoletano
Frittatine di bucatini
Corona con melanzane a funghetto
Parigine
Tramezzini sushi
Muffins gorgonzola e noci
Torta
Si nota la crisi di idee, visto che si tratta di cose che ho fatto e rifatto più volte. La cosa simpatica è stata che abbiamo servito i fritti caldi caldi nei "coppetielli" (= coni) di carta.
Parigine
L'unica novità è stata rappresentata dalle parigine (da alcuni chiamate anche francesine), che sono un classico della rosticceria napoletana e che avevo visto sul blog della mia amica Elisabetta. Per semplicità, ho usato lo stesso impasto impasto impiegato per la corona con melanzane, che non differiva di molto da quello indicato dalla mia amica.
Si stende l'impasto sul fondo di una teglia, come se fosse una focaccia, Una volta che questo è lievitato, vi si distribuisce sopra del sugo di pomodorini freschi, fette di prosciutto cotto e mozzarella. Si copre il tutto con della pasta sfoglia, sigillando con cura, si spennella con tuorlo d'uovo e si inforna a 180 gradi per circa 15-20 minuti.
Il mio errore è stato quello di non stendere abbastanza sottile l'impasto sul fondo, per cui l'insieme è risultato troppo "panoso" e squilibrato nel rapporto tra impasto e ripieno. Da tener presente per una prossima volta.
Tra i progetti fatti su come riempire le mie giornate c'era anche quello di dedicarmi un po' di più al mio amato blogghino e, invece, non so com'è, ma, da quando sono rientrata, stento a riprenderlo in mano. Un po' c'entra il fatto di essere tornata con propositi molto bellicosi riguardo al rimettermi un po' in forma e, quindi, cerco di stare più in palestra che in cucina.
Però, via, è il momento di ricominciare!
E, come d'abitudine, il primo post settembrino è dedicato alla festa di fine estate, quella per il compleanno del figlio più grande di mio nipote. Come sempre, ho fatto quasi tutto da sola, ma la cosa ormai non mi spaventa, anche se comincio ad essere un po' a corto d'idee ed urge trovarne di nuove, visto che, tra un paio di mesi, mi aspetta un altro Battesimo.
La cosa più complicata è stata, al solito, la torta. Ho detto a mia nipote che io avrei fatto tutte le basi, ma, per la decorazione, doveva pensarci lei, perché io non son capace. Avendo deciso di fare una torta a forma di campo di calcio, inizialmente, si era pensato di ricorrere alla "maledetta" pasta di zucchero verde per ricoprirla, poi, per fortuna, abbiamo optato per una finissima codetta verde, che ben simulava l'erba. La torta era un semplice pan di Spagna, bagnato con sciroppo all'arancia e farcita con crema chantilly all'italiana (crema pasticcera + panna montata) e fichi dell'albero che abbiamo in giardino. Il tutto ricoperto con una ganache al cioccolato. Benché non fosse nata sotto i migliori auspici, è stata apprezzatissima e ci son state persone che, ancora a distanza di giorni, mi ripetevano quanto fosse loro piaciuta.
Il menu
Arancini al limone
Arancini al pesto
Arancini al ragù napoletano
Frittatine di bucatini
Corona con melanzane a funghetto
Parigine
Tramezzini sushi
Muffins gorgonzola e noci
Torta
Si nota la crisi di idee, visto che si tratta di cose che ho fatto e rifatto più volte. La cosa simpatica è stata che abbiamo servito i fritti caldi caldi nei "coppetielli" (= coni) di carta.
Parigine
L'unica novità è stata rappresentata dalle parigine (da alcuni chiamate anche francesine), che sono un classico della rosticceria napoletana e che avevo visto sul blog della mia amica Elisabetta. Per semplicità, ho usato lo stesso impasto impasto impiegato per la corona con melanzane, che non differiva di molto da quello indicato dalla mia amica.
Si stende l'impasto sul fondo di una teglia, come se fosse una focaccia, Una volta che questo è lievitato, vi si distribuisce sopra del sugo di pomodorini freschi, fette di prosciutto cotto e mozzarella. Si copre il tutto con della pasta sfoglia, sigillando con cura, si spennella con tuorlo d'uovo e si inforna a 180 gradi per circa 15-20 minuti.
Il mio errore è stato quello di non stendere abbastanza sottile l'impasto sul fondo, per cui l'insieme è risultato troppo "panoso" e squilibrato nel rapporto tra impasto e ripieno. Da tener presente per una prossima volta.
I muffins
Le parigine
L'anguria alla spina. Un'idea vista in rete e subito appuntata, in vista della festa. La polpa dell'anguria è stata frullata con della vodka e servita in questo simpatico modo.
La torta
Il festeggiato
Wow! Innanzitutto complimenti per l'energia che dimostri nel fare questi ricchi buffet!! La torta campo d calcio é bellissima ma l'anguria alla spina é una figata 😊
RispondiEliminaGoditi la tua nuova vita!!
Bello sapere che cominci a dedicarti un po' a te! Bello è vedere come riesci ad uscire con garbo e leggerezza da queste imprese epiche che sono i buffet. Poi le parigine te le copio di sicuro!!!!
RispondiEliminaA presto (questa volta davvero!)
Nora
Guardando tutto quello che hai preparato con maestria, cura e amore non possiamo che dirti in coro "Chapeau!" Sei stata veramente bravissima, complimenti! Baciotti e ronron Helga e Magali
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